Home Cronaca Anche Claudio Bucci interviene sul tema “punto nascita al S. Anna”

Anche Claudio Bucci interviene sul tema “punto nascita al S. Anna”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ho letto le ragioni addotte dall’assessore Venturi relative alla chiusura del punto nascita di Castelnovo ne’ Monti, ma resto dell’idea che non è la “tecnocrazia” che deve decidere, ma la democrazia, cioè gli eletti dal popolo.

Qualora non vi siano condizioni di sicurezza è compito dei decisori politici creare tali condizioni.

E’ per questo che ritengo la decisione presa un madornale errore politico da parte della Regione Emilia-Romagna e degli uomini e donne del Pd impegnati in quell’istituzione nella quale sono decisivi.

Dico errore politico essendo la politica chiamata ad operare nell’interesse generale e del massimo bene comune possibile, mentre in questo caso non ha tenuto conto né dell’interesse generale della montagna né del bene comune possibile per i suoi abitanti.

Per di più credo si sia trattato anche di miopia politica, poiché indebolire ulteriormente le zone disagiate socialmente ed economicamente, se si guardano in prospettiva le dinamiche, indebolisce gravemente l’intero territorio regionale.

Infatti mi pare sia appunto miope pensare al futuro di una regione (che ha una cospicua porzione di territorio in montagna) con un pezzo ampio di sé gradualmente abbandonato come dimostrano tutti gli indicatori sociali ed economici a partire dal calo demografico e dall’indice di vecchiaia, in modo molto accentuato nelle zone del crinale appenninico.

Il 22 gennaio 2016 in chiusura della conferenza regionale sulla montagna, proprio in teatro a Castelnovo ne’ Monti, ho applaudito le parole del presidente della Regione Bonaccini che cito testualmente : "…occorre ribaltare la logica troppo spesso perseguita di Appennino come 'area marginale'. La montagna può e deve diventare fattore di traino per lo sviluppo della nostra Regione…”; e ancora : “…assicurare l’adeguata erogazione ai cittadini dell’Appennino di servizi alla persona attraverso i presidi sociali e sanitari per l’abitabilità della montagna, secondo un principio di parità dei diritti alla salute e alla socialità dei cittadini montani con i cittadini dei territori più forti e maggiormente accessibili…”.

Se il primo provvedimento visibile e concreto è la chiusura del punto nascita, al di là del merito, è una palese smentita dei principii enunciati.

Poiché sono abituato a firmarmi con nome e cognome, e possibilmente confrontarmi con chi fa altrettanto, ed essendo nota, credo, la mia militanza politica nel Partito democratico, mi si chiederà conto di questa. Ebbene, senza paraocchi, e nel rispetto di ogni idea politica, sono molto convinto che siano le politiche generali per l’Italia dirimenti, anche rispetto ad importantissime scelte locali, e constato che nelle elezioni politiche non sono attratto né da partiti antieuropei a cultura xenofoba ed a tratti esplicitamente razzista né da partiti che avendo governato per 11 anni l’Italia l'hanno lasciata nel 2011 sull’orlo della bancarotta e né da un movimento guidato da una opaca azienda privata (antitesi della democrazia) e da un noto comico che ha detto “Le decisioni le prendo a seconda di come mi alzo al mattino".

(Claudio Bucci)

 

6 COMMENTS

  1. Caro Claudio, ri-confermo quanto già scritto a Pietro Ferrari. Questa volta il nostro partito, a livello regionale, ha profondamente sbagliato. E’ sbagliata la decisione di chiudere il punto nascite, ed è ancora di più sbagliata la modalità con cui tale scelta è stata presa. Ero, fino a una settimana fa, segretario del Circolo Pd di Toano e ti posso garantire che come partito, a livello locale, stiamo facendo una pessima figura, per colpa di decisioni prese a Bologna. Anche io, personalmente, non sono attratto dagli altri partiti, ma se te la devo dire tutta in questo momento sono davvero poco “innamorato” anche del Partito democratico, perlomeno di quello regionale. Non meravigliamoci, poi, se si perdono consensi, perchè temo che questo succederà ai prossimi appuntamenti elettorali. Cordialmente.

    (Michele Lombardi)

    • Firma - michelelombardi
  2. Sig. Bucci, l’ultimo paragrafo c’entra poco col resto. Pare quasi voler essere, alla fin fine, una sorta di giustificazione del misfatto perpetrato e che ha descritto in precedenza. Comunque andiamo alla sostanza: li critica ma continua ad essere fedele alla linea. Non sia mai.

    (Giovanni V.)

    • Firma - Giovanni V.
  3. Riflessione degna del miglior “doroteismo”: dare l’impressione di essere diversi, di cambiare per poi non cambiare nulla. Per chi non conoscesse questa corrente della “fu” Democrazia Cristiana, il riferimento è a un metodo: quello della conservazione immobile delle cose attraverso l’abile innovazione del linguaggio. W le cicogne e il loro dinamismo!

    (M.G.)

    • Firma - M.G.
  4. Posso essere abbastanza d’accordo sul fatto che “siano le politiche generali per l’Italia dirimenti, anche rispetto ad importantissime scelte locali”, ma francamente non vedo cosa c’entrino col Punto Nascita dell’Ospedale montano le personali simpatie politiche, nella fattispecie il non essere “attratto né da partiti antieuropei a cultura xenofoba ed a tratti esplicitamente razzista né da partiti che avendo governato per 11 anni l’Italia l’hanno lasciata nel 2011 sull’orlo della bancarotta”.

    Posso naturalmente sbagliarmi, ma mi sembrerebbe piuttosto un pronunciamento di segno elettorale o quasi, in vista della prossima e ormai vicina chiamata alle urne, in ordine alla quale si potrà semmai discutere e dibattere anche su queste pagine online, se a tempo debito ce ne sarà l’occasione e Redazione permettendo, e quando ci si confronta a me paiono essere più importanti e centrali le idee rispetto al firmarsi con nome e cognome di chi le espone (almeno questa è la mia opinione).

    P.B. 21.12.2018