Home Cronaca Nasce il nuovo acquedotto rurale di Cortogno “Fontana del bosco”

Nasce il nuovo acquedotto rurale di Cortogno “Fontana del bosco”

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Mercoledì 6 dicembre, davanti alla presenza di un notaio in Castelnovo ne’ Monti, si è costituito il Consorzio acquedotto rurale di Cortogno “Fontana del bosco” con le firme di: Angelo Ferrari, Alessandro Torri Giorgi, Antonio Canovi, Davide Costoli, Lucia Cavalca, Marco Petrillo, Caserio Domenichini e Giuseppe Stallone. Presidente è stato eletto Davide Costoli.
Cortogno nel comune di Casina, il suo acquedotto ce l’ha da oltre mezzo secolo, voluto e gestito in economia dai coltivatori diretti. Negli ultimi anni la gestione era passata nelle mani del “sindaco” del paese, Santino Camorani, purtroppo scomparso in un incidente nel 2016.

La comunità di Cortogno si è trovata di fronte ad interrogativi impellenti: “Saremo in grado di continuare la gestione in economia dell’acquedotto? E in quale forma, più evoluta, potremo continuare a farlo?”.
Le domande erano pertinenti, essendo operanti nel territorio di Reggio Emilia multi-utility in grado di garantire servizi integrati alla casa, naturalmente al prezzo di mercato.
La risposta è arrivata da una serie di consultazioni assai partecipate, sia da residenti che da non residenti. : “Si fa il Consorzio, come già accade in altre comunità rurali dell’Appennino, perché in questo modo ci si rende parte attiva della comunità locale“.
Cortogno, al pari di molti altri borghi montani, è oggi una comunità composta da poche famiglie residenti che in estate raddoppia grazie all’arrivo dei villeggianti legati a questa terra. Certo è che anche d’estate non si raggiungono le cinquanta famiglie.
Il Consorzio ci è parsa la risposta adeguata a questa condizione, di borgo che prova a “resistere” allo spopolamento montano mettendo in campo nuove occasioni di aggregazione (come fa meritevolmente la Proloco guidata da Delio Grasselli) ed ora, con l’Acquedotto rurale, puntando decisamente alla rigenerazione della sua governance.
Con l’acquedotto, infatti, viene centrato l’obiettivo di fornire acqua alle famiglie a costi per tutti moderati, riuscendo inoltre ad intervenire in modo personalizzato presso i nuclei più fragili (notoriamente gli anziani soli), ma anche garantendo a costi sostenibili le attività agricole, vecchie o, sperabilmente, nuove.
La composizione dei consiglieri del novello consorzio dice qualcosa, a nostro avviso, su quale sia la strada per rivitalizzare oggi la montagna. Tra i sette consiglieri che compongono il direttivo del consorzio vi sono cinque residenti e due non residenti. Ma se guardiamo alle provenienze, soltanto due sono nativi di Cortogno (tra i quali un contadino), più un terzo che proviene da altra località sempre dell’Appennino reggiano.
La composizione del consiglio riproduce, peraltro, quella degli abitanti attuali: è ormai la maggioranza, a scegliere di mettere radici nei borghi dell’Appennino, provenendo anche da altre regioni d’Italia o persino da altri paesi del mondo.
La bellezza del paesaggio e la qualità ambientale spingono a superare le pur evidenti difficoltà sotto il profilo dell’occupazione. “Fontana del bosco” nasce da questa voglia di Appennino, per fare insieme e fare bene, tra persone che stanno imparando a riconoscersi come comunità, senza pregiudizi di sorta.

Alessandro, Antonio, Davide – Cortogno di Casina, 20 dicembre 2017