Home Homepage Sulle critiche della Lega nord circa l’attività ginecologica e pediatrica al “S....

Sulle critiche della Lega nord circa l’attività ginecologica e pediatrica al “S. Anna” interviene la direzione AUSL. AGGIORNAMENTO – La reazione del PD della montagna

10
16

Riceviamo dall'Ufficio Stampa dell'AUSL reggiana e pubblichiamo.

-----

Fausto Nicolini

La direzione sanitaria e di presidio ospedaliero dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia ritiene doveroso fornire informazioni e chiarimenti in seguito alle dichiarazione del segretario della Lega nord Gianluca Vinci sulla presunta interruzione dell’attività ginecologica all’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti.

Questi sono  i fatti:

  • l’unica funzione cessata è quella del parto, che non è più presente dal quarto trimestre del 2017. Nei primi 8 mesi del 2017 il punto nascita aveva effettuato 50 parti, con una proiezione sull’anno inferiore ai 100, a fronte di un numero di parti di donne residenti nel distretto montano che supera le 200 unità. I 50, in proiezione 75 parti/anno, corrispondono ad una occupazione media di mezzo posto letto al giorno. Nonostante la cessazione del punto nascita non sono stati ridotti né il numero dei posti letto né gli organici ostetrici;
  • non corrisponde al vero la chiusura del reparto e della funzione di ginecologia. Le degenze sono attive e non vi sono state riduzioni nell’attività di chirurgia ginecologica in quanto a sedute. Da febbraio è operativo  un incremento dell’attività con sedute prolungate fino alle ore 16,30, per la chirurgia ginecologica maggiore;
  • la guardia ginecologica è stata sospesa contestualmente alla chiusura del punto nascita, in accordo con il personale ostetrico-ginecologico, in quanto inutile, non essendoci più la necessità di fare parti cesarei in urgenza. Rimane una pronta disponibilità ginecologica che viene attivata ogniqualvolta un intervento fatto al mattino richieda la presenza/vicinanza del ginecologo. La guardia ostetrica è invece attiva sulle 24 ore;
  • l’istruzione operativa sulle modalità organizzative delle attività ostetriche del Distretto di Castelnovo ne' Monti, condivisa con il personale sanitario e nota alla centrale operativa del 118, prevede una serie di nuove attività e il potenziamento di quelle consultoriali già presenti: le attività di supporto e sostegno alla gravidanza, il registro delle gravidanze che raccoglie, per le donne in gravidanza domiciliate nel distretto montano seguite dal Consultorio, il nome, l’indirizzo esatto e i numeri di telefono per consentire un intervento tempestivo da parte del 118 in caso di necessità, un numero telefonico dedicato a cui risponde un’ostetrica H24, i corsi di preparazione al parto, l’ambulatorio della gravidanza a termine, l’attività di puerperio a domicilio,  la presa in carico precoce da parte del pediatra di libera scelta, oltre a tutti i dettagli organizzativi per la gestione delle donne con gravidanza a termine. La foresteria messa a disposizione con costi a carico dell’Azienda Usl a Reggio Emilia vicino all’Ospedale Santa Maria Nuova è stata utilizzata da una coppia nei giorni scorsi;
  • le 82 donne del distretto montano, prese in carico dai servizi, che hanno partorito dal 15 ottobre 2017 al 15 febbraio 2018, hanno scelto come sede del parto Reggio Emilia (58), Scandiano (12), Sassuolo (7), Montecchio (5);
  • per quanto attiene l'ambito pediatrico l'attività di degenza ordinaria e ambulatoriale prosegue senza alcuna criticità grazie all'integrazione tra la pediatria del Sant’Anna e quella dell'Ospedale di Reggio Emilia;
  • rispetto al programma di potenziamento dell’Ospedale Sant’Anna, con un investimento di 1 milione/anno per l’incremento di personale (6 medici e 10 infermieri), sono stati già attivati: una struttura operativa semplice dipartimentale di urologia con l’incremento di un medico specialista, l’attività di chirurgia senologica oncologica con la stessa équipe multidisciplinare che opera a Reggio Emilia, l’auto infermieristica H12, avviata nel gennaio 2018, operativa H24 dal prossimo aprile. Nei prossimi mesi il programma di potenziamento proseguirà con l’attivazione dell’attività otorinolaringoiatrica con particolare riferimento all’audiologia e la chirurgia protesica dell’orecchio per il trattamento della sordità la riorganizzazione dell’attività chirurgica, il potenziamento della cardiologia e del punto di primo intervento (pronto soccorso). Rispetto a quest’ultimo la Regione Emilia-Romagna ha formalizzato il finanziamento per la riqualificazione e ampliamento per 2 milioni di euro, ai quali verrà aggiunto 1 milione di euro da risorse proprie aziendali,  per complessivi 3 milioni di euro, che si aggiungono al finanziamento annuale corrente per il personale.

Commenta il direttore generale: “Non spetta a questa azienda entrare nell'agone politico ma come tecnici e gestori ribadiamo che non c'è alcun programma di depotenziamento del S. Anna. Abbiamo sentito da più parti affermare che il S. Anna è un ottimo ospedale, forse il più dotato tra quelli di area montana in quanto a funzioni e servizi e come tale va difeso. Ne siamo convinti anche noi e siamo in attesa che qualcuno ci indichi in Italia un ospedale con analoghe caratteristiche territoriali  che disponga e offra gli stessi servizi e prestazioni, in particolare in ambito chirurgico dove l’offerta contempla ben 8 discipline. Vorremmo sommessamente far presente, senza alcuna intenzione di polemizzare, che se questo ospedale è così, se negli ultimi 15-20 anni è stato riqualificato in ambito architettonico, impiantistico e tecnologico con importanti investimenti e arricchito di funzioni specialistiche che non si trovano in altri ospedali di montagna, ebbene qualcuno queste cose le ha pensate, programmate e fatte. Gli stessi che proseguiranno con azioni concrete per l'ulteriore potenziamento previsto dal programma S. Anna Plus finanziato dalla Regione con ingenti risorse”.

* * *

Aggiornamento

La reazione del Pd della montagna

Abbiamo appreso con stupore e delusione della cessazione, nel reparto di ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna, della reperibilità notturna e festiva dello specialista ginecologo. Lo abbiamo appreso a cose fatte e senza avere avuto la possibilità di un confronto aperto sul tema con amministratori e comunità. Crediamo sia fondamentale informare la comunità ed in particolare le donne in gravidanza sulla organizzazione del percorso nascita. Ma perché la comunicazione possa essere davvero utile ci deve essere modo di condividere intenzioni di modifiche e progettualità. Qualunque scelta unilaterale da parte dell’AUSL mortifica il lavoro e l’impegno delle parti che partecipano ai lavori e mina il clima di collaborazione con gli amministratori e la fiducia della comunità. Fiducia che in questa fase va preservata, proprio per informare la montagna dell'alto livello di prestazioni fornite e del potenziamento in corso dell'ospedale Sant'Anna.

Chiediamo che venga ripristinata la reperibilità notturna e festiva dello specialista ginecologo, che vengano presentati e discussi i contenuti tecnici della proposta di modifica, che venga monitorato l'andamento del Percorso Nascita e rendicontato a sei mesi, un anno.

I prossimi mesi saranno decisivi per dimostrare alla comunità la sicurezza e qualità del Percorso Nascite e dei risultati di potenziamento dell'Ospedale. Tutto questo non deve venire percepito come una decisione unilaterale. Confidiamo nella volontà di AUSL RE di ricomporre velocemente una situazione che rischia di deteriorare il rapporto di fiducia fra sanità e popolazione della montagna.

(Guido Tirelli, coordinatore zona montana PD)

 

16 COMMENTS

  1. Caro dott. Nicolini, quelle che lei ci vuole raccontare sono solo storie.
    Ol suo capo Bonacini si fà vanto su vari social di essere stato premiato come Regione, dallo stato, per il pareggio di bilancio sulla sanità. ( fra i tanti che lo applaudono anche il presidente della Croce Verde di Castelnovo, questo per dare l’idea della falsità che regna in giro).
    Bene sarebbe da dire, ma è stato fatto sulle spalle della gente e soprattutto della gente di montagna. Naturalmente cittadini di serie non B ma Z.
    Naturalmente i principi costituzionali sul diritto alla salute ecc. ecc. li lasciamo ai padri costituenti

    (mb)

    • Firma - mb
  2. Quando si rinnoveranno gli organi politici regionali vediamo di evitare che persone inadatto siano depositare delle decisioni. Nel frattempo vediamo di fare capire ai signori del PD che il 5 marzo si torna a casa. Tutti Renzi, Boschi, Delrio, Calenda, Martina, Padoan, Lorenzin, ecc. ecc.

    (Um)

    • Firma - Um
    • Quindi lei è sicuro che un governo di destra o di qualche nuovo movimento stellato investa fondi sulla sanità pubblica? Da dove proviene questa sicurezza? Sarà invece proprio il contrario con una sferzata evidente verso la sanità privata, per chi se lo potrà permettere, ovvio. Quanto alle persone che secondo Lei dovrebbero “andare a casa”, aspettiamo con ansia i sostituti e le loro proposte, che non siano però come finora solo criticare l’operato altrui.

      (IC)

      • Firma - IC
  3. Ma signor Tirelli le ha preso un sussulto pre-elettorale o pensa davvero di convincere qualcuno della vostra buona fede? Avete fatto tutto in casa P.D. e lei fa finta di non sapere nulla? Cade dalle nuvole? Ma questo fantomatico “Coordinamento di zona montana del P.D.” conta qualcosa o serve solo per portare all’ammasso i nostri sparuti voti. Nella (nostra) disgrazia cercate almeno di mantenere un contegno, non siamo fessi! #iostoconlecicogne

    (F.D.)

    • Firma - F.D.
  4. Gentile dottor Tirelli, un vecchio proverbio tedesco dice: “Non c’è niente di più vecchio di un giornale di ieri”. Per quattro anni abbiamo assistito a questa tristissima interpretazione dei ruoli: interpretazioni dei ruoli, perchè penso che nessun politico e/o amministratore possa raggiungere un grado di superficialità/ingenuità così alto. Il 4 marzo si vota. Speriamo.

    (mv)

    • Firma - mv
  5. Mi pare di sognare… tagliano i servizi e si autoincensano… ora le ho proprio “viste tutte”.

    (Rossella Ognibene, candidata uninominale Camera dei deputati per il Movimento 5 stelle)

    • Firma - Rossella ognibene candidata uninominale camera dei deputati per il movimento 5 stelle
      • L’accordo Stato-Regioni sulla riorganizzazione dei punti nascita è del 2010 ed è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale nel 2011. Con ciò non voglio difendere l’operato di nessuna fazione politica ma portare un’informazione più completa. Le leggi vanno interpretate in un complesso di più ampio respiro che tenga conto anche della loro origine.

        (IC)

        • Firma - IC
        • Infatti, c’è chi lo definisce il PUDE (Partito Unico dell’Euro). È il partito trasversale che sostiene privatizzazioni, taglio della spesa pubblica ‘improduttiva’, razionalizzazioni, ottimizzazioni, tutto in funzione degli interessi dell’Europa. Cercate, nei programmi elettorali, chi non elogia le ‘coperture’, chi non inorridisce per il debitopubblicobrutto, chi non invoca ‘Più Europa!’. Beh, se lo trovate, forse c’è speranza di rimettere in discussione quell’accordo.

          (Commento firmato)

          • Firma - Commento firmato
  6. Il Pd si è schierato in modo molto chiaro. Chiediamo che venga ripristinata la reperibilità h24 dello specialista ginecologo e chiediamo che questo avvenga subito. Crediamo che l’Ausl abbia commesso un grave errore agendo in modo unilaterale, con il rischio di incrinare il rapporto di fiducia fra istituzioni sanitarie e comunità.

    (Dario Bottazzi, segretario Pd Carpineti)

    • Firma - Dario Bottazzi - Segr. PD Carpineti
  7. Volendo portare “un’informazione più completa”, come pare essere nelle intenzioni di “IC”, mi permetto di aggiungere che andrebbe allora evidenziato anche un aspetto a mio avviso non secondario, ossia il fatto che, a quanto mi è dato sapere, non si è trattato di una decisione del Governo dell’epoca, qualunque esso fosse, bensì di un accordo Stato-Regioni, nel senso che, vista l’intesa raggiunta, pare essersi espressa favorevolmente anche la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome (allora guidata se non erro dall’Emilia Romagna), e del resto l’organizzazione sanitaria compete alle Regioni (vedasi la nostra legge regionale n. 26/1998, con le modifiche apportate dalla n. 27/2013, riguardo alle “Norme per il parto nelle strutture ospedaliere, nelle case di maternità e a domicilio”).

    P.B. 26.02.2018

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  8. Se non fosse drammatico il problema ci sarebbe da ridere: la presa in giro nei confronti delle future mamme montanare ha raggiunto livelli grotteschi. Ricordarlo il 4 marzo oppure vuol dire che i duchi seduti i regione e provincia possono bis trattare a loro piacimento il nostro appennino ed i suoi abitanti.

    (Riccardo Bigoi)

    • Firma - Riccardo Bigoi