Home Cronaca I candidati PD Pagliari e Incerti:“Sosterremo il potenziamento dell’ospedale S. Anna”

I candidati PD Pagliari e Incerti:“Sosterremo il potenziamento dell’ospedale S. Anna”

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Il programma del Partito Democratico per la montagna reggiana mette al centro la salute, con il potenziamento ulteriore dell’ospedale S. Anna di Castelnovo Monti, il percorso nascita e pediatria, un Centro di prevenzione che preveda un coordinamento tra i servizi sociali, sanitari, educativi. “Abbiamo intenzione di impegnarci per sostenere attivamente queste proposte”, commentano Antonella Incerti e Giorgio Pagliari, candidati rispettivamente alla Camera dei Deputati e al Senato per il Partito Democratico.

Sono importanti i risultati già raggiunti: il servizio sanitario è più ampio, di qualità e offre numerose specializzazioni. Sono state scelte politiche precise dei governi di centro-sinistra, basate sull'obiettivo di dare agli abitanti della montagna una sanità d’eccellenza. Incerti e Pagliari si sono impegnati anche per l’ottenimento della deroga alla chiusura del Centro Nascite, che però il Ministero non ha concesso. I due parlamentari hanno però preso l’impegno di far rivedere in sede ministeriale i parametri sui punti nascita. Ma gli investimenti per ampliare organici e servizi, a partire da quelli pre e post parto, continueranno ad esser rafforzati: saranno 3,8 i milioni di euro che la Regione destinerà al potenziamento del S. Anna nel biennio 2018- 2019.

I candidati Incerti e Pagliati faranno proprio il programma del Partito Democratico per la montagna reggiana, che si articola in otto punti: salute, scuola, agricoltura, turismo, viabilità; imprese e innovazione, commercio territorio. “L'Appennino Reggiano – dichiarano Incerti e Tirelli – ha accettato la sfida di una modernità che tenga insieme tradizione e innovazione, valori ambientali e tecnologie, orgoglio identitario e visione internazionale. Negli ultimi anni, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Governo Nazionale a guida PD hanno destinato risorse finanziarie rilevanti perché crediamo tutti nelle potenzialità e nel futuro di questo territorio che merita investimenti, misure contro il dissesto e un forte impegno per migliorare infrastrutture e servizi”.

 

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  1. Qui leggiamo di due parlamentari che “hanno però preso l’impegno di far rivedere in sede ministeriale i parametri sui punti nascita” e, da quanto almeno riesco a capire e dedurre da tali loro parole, ciò starebbe a significare che la politica può far rivedere una decisione che fino ad ora era stata presentata come opzione supportata e avvalorata da motivi e ragioni di natura tecnica (se non ho frainteso quanto al riguardo abbiamo sentito dirci in tutti questi mesi).

    Ma a questo punto, se cioè la politica può far cambiare i parametri assunti su base tecnica, viene allora spontaneo chiedersi come mai non lo abbia fatto prima, ossia fino ad ora, evitando così tutte le tensioni e le polemiche cui abbiamo assistito in materia, e che sono ancora in corso, visto che è il medesimo partito a guidare non da oggi sia il governo nazionale che quello regionale (vale a dire i due “snodi” dove si si fanno le scelte della organizzazione sanitaria).

    P.B. 03.03.2018

    (P.B.)

    • Firma - P.B.