Nonostante il tracollo elettorale il PD reggiano porta in parlamento quattro eletti: tre sono alla Camera e cioè Graziano Delrio, Antonella Incerti e Andrea Rossi e uno al Senato: Vanna Iori.
Antonella Incerti era candidata nel collegio comprendente anche la montagna reggiana.
Un’altra canzone: “Quaranta quattro gatti in fila per sei con il “resto” di due: uno è Rossi e l’altro è Franceschini”. Sì, la frana è partita. Calma e gesso. Se in un’altra stanza c’è chi ascolta la Vanoni ( ho anch’io quel 33 giri in vinile e a volte lo ascolto, dott. Guidetti), oggi, pensando alla mia montagna, preferisco Arigliano: “la cosa è sicura è solo questione di tempo”.
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Che nessuno abbia nulla da dire, in bene od in male, dopo aver visto tanta partecipazione e dopo una campagna elettorale con temi così forti e con ricadute così dirette sulla nostra vita, mi sembra incredibile e preoccupante.
(un elettore preoccupato)
Forse, gentile elettore preoccupato, c’è solo un ritardo in tanta preoccupazione. La democrazia, intesa come tale, pretenderebbe la distribuzione uniforme del carico. Quando la politica, pensando solo a se stessa ed in modo del tutto irresponsabile spinge ad un carico concentrato sulla “sezione” più debole, la struttura si spezza. E’ successo solo questo.
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Senza tanti “se” e “ma” è meglio dire semplicemente: quando si chiudono punti nascita e servizi pubblici in varie realtà locali (la questione ovviamente non riguarda solo Castelnovo ne’ Monti ma tante realtà in Italia), quando tanti giovani si vedono rubato il futuro perché assunti in modo precario e mal pagato, quando si distruggono enti che funzionavano come le Province a servizio della montagna in nome di una riforma mai compiuta, è ovvio che la gente a un certo punto dica basta e partiti come il PD subiscano una battuta d’arresto.
Va compreso lo stato d’animo delle persone.
Massimo
(massimo romei)