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Formati gratuitamente più di 900 ragazzi e bambini per salvare la vita in caso di arresto cardiaco improvviso

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Formazione Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto

Nei giorni scorsi i volontari della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto hanno avuto modo di incontrare e formare gratuitamente circa 900 bambini e ragazzi, delle classi quinte elementari e delle scuole medie, con i quali hanno portato avanti una azione di grandissima importanza, nell'ambito del progetto internazionale Kids save lives.

Un progetto che ha l'obiettivo di insegnare a questi giovanissimi studenti che anche loro possono apprendere i rudimenti di base per praticare le prime manovre di soccorso in caso di arresto cardio circolatorio, e, come dice il titolo del progetto, contribuire a salvare vite. “Gli incontri e i brevi corsi che abbiamo svolto nelle scuole – spiega il Presidente della Croce Verde, Iacopo Fiorentini – sono stati molto coinvolgenti, anche per i nostri volontari. I ragazzi, messi a confronto con un tema così importante e che potrebbe apparire fortemente “adulto”, hanno dimostrato una grande attenzione e sensibilità.

Formazione Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto

Kids save lives è un progetto di livello internazionale, viene portato avanti in molti Paesi nel mondo e ha contribuito già oggi a salvare molte vite: basta conoscere poche, essenziali manovre per essere in grado di salvare una vita. Nel corso degli incontri abbiamo illustrato le manovre di rianimazione di base, come si attiva l'ambulanza, quanto sia importante riuscire a dare messaggi e informazioni precise ai soccorritori. Inoltre devo dire che spesso i bambini si sono fatti “ambasciatori” dell'importanza di conoscere le basi della rianimazione presso le loro famiglie, magari spingendo genitori o parenti più grandi a frequentare i corsi per diventare volontari.

Questa attività ha a nostro parere una grande importanza per la sicurezza della comunità: una sola vita salvata sarebbe infinitamente più importante dello sforzo organizzativo ed economico per questi corsi. Voglio infine ricordare che abbiamo un'altra formidabile arma per contrastare gli episodi cardiaci improvvisi: sul territorio grazie al progetto Codice Blu ci sono ormai più di 20 defibrillatori DAE semi automatici, che possono essere attivati dalle circa 800 persone formate sul loro utilizzo”.

La morte cardiaca improvvisa in assenza della Rianimazione CardioPolmonare (RCP) è la terza causa di morte nei Paesi industrializzati e un problema di salute mondiale assai sottostimato. Molte di queste vite potrebbero essere salvate, se sempre più soccorritori occasionali (cosiddetti “laici”) intervenissero iniziando con immediatezza le manovre di rianimazione. L’intervento dei professionisti del soccorso – medici e infermieri e soccorritori esperti – necessita mediamente di 8-12 minuti per raggiungere il paziente in arresto cardiaco.

La RCP è una tecnica semplice da imparare. Anche i bambini e i giovani possono eseguirla con successo. Molti Paesi hanno avviato diverse iniziative sul tema. I ragazzi in età scolastica e i soccorritori “laici” sono importantissimi per contrastare questi fenomeni. La dichiarazione "Kids save lives" sottolinea l'importanza dell'insegnamento di RCP ai ragazzi in età scolastica in tutto il mondo. L'introduzione di soltanto due ore di lezione di RCP all'anno, indirizzate ai ragazzi dai 12 anni compiuti, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità aumenterebbe il tasso di sopravvivenza all'arresto cardiaco improvviso con ripercussioni significative alla salute globale. Il messaggio è molto chiaro: “E’ facile portare con successo a termine la RCP, ognuno di noi ce la può fare. Non puoi fare nulla di male – l’unica cosa sbagliata è non fare nulla”.
Due ore di addestramento all’anno sono già sufficienti. Tutti i gruppi che compongono la società in questo modo possono essere raggiunti. Gli scolari condividono le loro conoscenze in materia di RCP con amici e familiari agendo da moltiplicatori della RCP.