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Ricorso punto nascite, Dinamo: “Sindaco, siamo stupiti che ci chieda di farci carisco delle spese legali”

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Riceviamo e pubblichiamo.
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Il comitato Di.Na.Mo. (Diritto di nascere in montagna) accoglie con entusiasmo la proposta, lanciata dai parlamentari del M5S,  il “Patto della Cicogna” per la riapertura immediata dei punti nascite nelle aree disagiate e di montagna. Pensiamo che sia una proposta di buon senso che possa dare al nostro territorio delle risposte reali dopo tante parole e promesse che hanno solo generato una situazione di insicurezza e disagio per le donne che devono partorire, privando i loro figli del diritto di nascere in montagna.
Siamo altresì stupiti della reazione del sindaco di Castelnovo Monti sul fatto che dovremmo essere noi cittadini a fare fronte alle spese legali per una eventuale richiesta di riapertura del punto nascita di Castelnovo ne’ Monti. Uno dei nostri legali (che ci seguono a titolo gratuito) aveva già provato a spiegare al sindaco che i cittadini non sono legittimati ad impugnare una serie di atti amministrativi, mentre è proprio il Comune che potrebbe ricorrere al Tar se pensa che la decisione presa dalla regione sia ingiusta.
Vogliamo ricordare che il nostro ospedale non è più una struttura indipendente ma dal giugno 2017 per via di una delibera di giunta della regione Emilia Romagna è stato accorpato al S. Maria di Reggio Emilia e quindi la decisione di chiusura presa sulla base del numero minimo di sicurezza (indicato in 500 parti / anno) non ha motivo di esistere. Infatti il personale medico che dovrebbe operare a Castelnovo ne’ Monti è lo stesso dipendente dal S. Maria di Reggio Emilia e quindi con esperienza sufficiente (più di 500 parti /anno) per garantire la sicurezza delle partorienti come da direttiva nazionale.
In ogni caso siamo veramente felici che il sindaco abbia accolto con favore il Patto della Cicogna e speriamo che faccia pressione ai parlamentari del partito che rappresenta (o che lo sostiene) così come sulla giunta regionale con atti ufficiali affinché rivedano l’errore fatto e provvedano subito alla riapertura del punto nascite di Castelnovo ne’ Monti.
Infine speriamo che tutte le rappresentanze politiche del nostro comune trovino la "quadra" e chiedano con atto ufficiale ed unitario le dimissioni dell'assessore alla sanità Venturi che si è rivelato inadeguato al ruolo ricoperto con le decisioni prese per il nostro territorio visti i recenti episodi ai danni delle future mamme della montagna. Adesso basta moine, chi ha sbagliato paghi e chi ci governa faccia la sua parte.
 
Comitato Di.Na.Mo

6 COMMENTS

  1. oltre al diritto di nascere in montagna (sacrosanto) e di cura (visto le ultime notizie sulla “salute donna”) sui servizi ricordiamo alle amministrazioni che c’è anche quello di viverci, con il relativi servizi che i comuni dovrebbero dare alle famiglie per viverci….vedi asili nido….con liste d’attesa, posti non assegnati, costi spropositati

    (luca)

    • Firma - luca
  2. A Porretta il ricorso al TAR non mi sembra che sia stato un successo. Ci sono stati problemi e non hanno vinto. Perchè i comuni dovrebbero investire tempo e soldi per un ricorso? Se Dinamo vuole fare ricorso lo faccia, nessuno lo impedisce.

    (CB)

    • Firma - CB
  3. Comitato DI.NA.MO visto che le spese legali non saranno pagate con il denaro del Sindaco ma da tutti noi contribuenti di Castelnovo mi chiedo:
    1) Credo che prima sia necessario un incontro pubblico con tutti gli attori coinvolti per spiegarci gli scopi ma soprattutto le possibilita’ di successo di questa azione legale e valutarne preventivamente le spesa a carico della collettivita’.
    2) Perché dovrebbe pagare solo Castelnovo e non anche tutti gli altri comuni della montagna che sono stati danneggiati ancor di piu’ ?
    3) Il vostro legale potrebbe proporsi di assistere gratuitamente il Comune o i Comuni in questa azione legale ?!

    (Alessandro)

    • Firma - Alessandro
    • In risposta al Sig. Alessandro vorrei dire che leggendo l’articolo si capisce chiaramente il motivo per cui non possa fare ricorso il comitato, trattandosi di atti amministrativi e quindi di competenza (come suggerisce il termine stesso) delle amministrazioni e non dei comitati. Leggo inoltre che nel caso specifico dell’ospedale di Castelnuovo ne’ Monti sia stato accorpato a quello di Reggio Emilia e quindi situazione diversa dagli altri casi citati.
      Riguardo al legale, vorrei infine aggiungere che la richiesta di proporsi a titolo gratuito per il comune mi sembra alquanto assurda e sarebbe come chiedere al sindaco e tutta la sua giunta di fare lo stesso per non gravare sui conti dei cittadini.
      Cordialmente, Flavio

      (Flavio)

      • Firma - Flavio
  4. I cittadini pagano le tasse per ricevere servizi. Perchè dovrebbero pagare anche i legali se i servizi gli sono stati tolti ingiustamente? I soldi pubblici sono già soldi dei cittadini e vanno usati per quello che serve. Polemica fuori da ogni logica.

    (MZ)

    • Firma - MZ