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Il Coro Bismantova celebra i 100 anni della prima guerra mondiale al monumento ai caduti di Castelnovo ne’ Monti su monte Bagnolo

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 Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale il Coro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti in collaborazione con il  Gruppo ANA di C.Monti-Felina-Villaberza  promuove per domenica 17 giugno  una iniziativa commemorativa presso il Monumento ai Caduti di Monte Bagnolo.

La giornata, che avrà inizio con l’alzabandiera , previsto per le ore 10, proseguirà con la celebrazione della S.Messa (ore 11,00) accompagnata dai canti di Coro Bismantova e Piccolosistina.

A seguire il Sindaco di Castelnovo ne' Monti Enrico Bini ed un dirigente ANA porteranno il loro saluto.

L’iniziativa, sostenuta anche   dalla  sezione castelnovese della Associazione del Fante  oltre che dal comune di Castelnovo ne' Monti, è una occasione per riscoprire il nostro Monumento ai Caduti  eretto nel lontano 1927 per onorare la memoria dei caduti   castelnovesi della Prima Guerra Mondiale.

A seguire, per chi lo vorrà, sarà possibile pranzare al sacco e  trascorrere una giornata insieme in pineta .

Note storiche sul  monumento ai Caduti di Castelnovo ne' Monti

All'indomani della grande guerra sorse a Castelnovo, come in tanti altri Comuni italiani, il proposito di costruire un monumento per onorare la memoria dei Caduti nell'immane conflitto. Si costituì un comitato di volonterosi che iniziò a raccogliere le offerte per la sua realizzazione. A presiederlo fu il maestro Giuseppe Benassi, ideatore dell'iniziativa ed ispiratore del progetto. Come luogo per la collocazione del monumento il Comitato scelse ed acquistò l'altura di monte Bagnolo, arida, brulla e spoglia di vegetazione, e decise di utilizzare, per la realizzazione, un materiale della nostra montagna: blocchi di arenaria estratti dalle cave di Vetto.

La costruzione venne affidata alla ditta Vescovi ed i lavori furano costantemente seguiti dal podestà del tempo, geom. Celio Rabotti. L'obelisco, alto tredici metri, portava sulla sommità, dentro un tripode di bronzo, una lampada votiva che, nei giorni sacri alla patria, avrebbe dovuto risplendere di una luce tricolore. Al monumento si accedeva, come avviene anche ora, da un ampio viale posto fra l'attuale piazzale Matteotti e Bagnolo. Esso si interrompeva ai piedi del monumento e recava ai lati, in doppia fila, centoqurantotto piante sempreverdi, dedicate ai Caduti del nostro Comune.

Un altro viale fu scavato, più in basso, a cingere il colle tutt'intorno e da lì, fin quasi alla sommità, ogni spazio venne riempito con altre conifere novelle. L'oasi di verde e di fresco così creata fu denominata “Parco della Rimembranza”. I lavori si conclusero ai primi di settembre del 1927 e la domenica 2 ottobre il nuovo monumento venne solennemente inaugurato alla presenza del principe ereditario Umberto di Savoia. Fu giorno di grande festa che durò dalle otto del mattino fino a tarda sera e fu ravvivata dalla banda musicale castenovese diretta da Ugo Manfredi.

 

 

2 COMMENTS

  1. A leggere il programma si preannuncerebbe una bella iniziativa, peccato che il monumento sia stato lasciato andare nel più assoluto degrado. Lastre che si staccano, erba alta fino alle ginocchia (tagliata in occasione di qualche celebrazione, perchè allora sì, bisogna pur occuparsene) è più il monumento all’oblio che alla memoria di quanti, come il mio prozio Gaetano che, tenente di appena vent’anni, donò la vita alla Patria, scrivendo a casa che era felice di farlo, consapevole che sarebbe morto per l’assenza di cure da parte del nemico. E’ con profonda indignazione che assisto allo scempio della memoria dei nostri caduti e con dolore transito vicino al monumento per rammentare che il sacrificio resta vivo nell’animo dei parenti ma non in chi dovrebbe perpetuarlo, anche nei segni tangibili di una dignitosa manutenzione.

    (Cristina Casoli)

  2. Gentile sig.ra Casoli, credo sia opportuno rispondere al suo commento. Nella pineta di Monte Bagnolo negli ultimi 2 anni questa amministrazione sta investendo cifre molto importanti. Lo scorso anno abbiamo fatto un intervento straordinario sulle alberature della pineta che ha visto un progetto di circa 45.000 euro per togliere alberi secchi e pericolosi e fare una selezione necessaria alla vita degli alberi, molto schiacciati tra di loro e piuttosto vecchiotti. Oltre a questo importante intervento sono stati piantati nuovi alberi con i bambini della primaria. Quest’anno l’inverno, ricco di neve e ghiaccio, ha creato disastri ovunque dal punto di vista manutentivo, anche sulla nostra pineta. In aprile abbiamo fatto un grande intervento di pulizia di rami secchi e rotti e a fine mese abbiamo fatto una pulizia di verde (erba) al monumento e in tutte le aree intorno sottostanti. A maggio gli operai hanno cambiato tutta la recinzione sull’anello, sfalciato le aree un po’ più nascoste, pulito tutto l’anello e i canaletti di scolo con i richiedenti asilo, aggiustato i muretti con i sassi rotti e staccati. Abbiamo provato anche a risollevare le 2 panchine al monumento che sono sprofondate, purtroppo senza esservi riusciti. Il Comune ha stipulato una convenzione di manutenzione della pineta con l’associazione sportiva “Stone trail team” che si occupa di tagliare l’erba (come a fine aprile), pulire rami secchi, tenere in ordine e aprire e pulire i wc pubblici della pineta. Oltre a tutto ciò a fine mese iniziano i lavori di ristrutturazione dell’area gioco e creazione di un’area fitness per i numerosi frequentatori che vi praticano sport. Inoltre la pineta è “adottata” dai bambini della primaria e materna Peep e pienamente vissuta dai bambini e dagli insegnanti. Tutto questo per farle capire quanto abbiamo a cuore quella pineta e quanto sia vissuta dai cittadini e da noi.
    Detto questo, da ottobre ad oggi i giorni di bel tempo purtroppo si contano sulle dita di una mano e con il verde, un po’ ovunque, con queste piogge incessanti, stiamo tribolando molto. Di questa manifestazione di domenica 17 io stessa sono venuta al corrente 2 giorni fa e da subito ho chiesto all’ufficio (e ai ragazzi che lo curano) di occuparsi del verde e dell’erba. Noi abbiamo un forte legame con quel luogo e ciò che significa, trovo veramente spropositato parlare di scempio alla memoria verso i nostri caduti e trovo poco rispettoso nei confronti di chi, in maniera volontaria, ha accettato di occuparsi della cura e della manutenzione di un luogo molto amato e che rappresenta per tutti noi la memoria e la storia dei nostri cari caduti per la guerra e l’orrore che ne deriva. Amiamo quel luogo e quello che significa e stiamo facendo molto per renderlo curato e fruibile. Concludo dicendo che le aree verdi sono molte, stiamo cercando quotidianamente di rendere ogni luogo bello e curato e proprio per questo motivo abbiamo assunto un operaio proprio per il verde e le manutenzioni ordinarie per 3 mesi, per avere un aiuto e rendere il paese accogliente. Cercando di migliorarci quotidianamente. Resto a disposizione per domande o chiarimenti. Grazie.

    (Chiara Borghi, assessore all’ambiente)