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Poesia di una amica a un mese dalla scomparsa di Ivan Fioroni

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Ivan Fioroni

È passato un mese.

Noi siamo qua come sempre, nella nostra vita di sempre, ogni cosa al suo posto tranne una te.
Tu dove sei?

A volte ti immagino vagare per l’immenso, a volte ti vedo seduto vicino e a volte mi trovo parlare da sola con te.

Ormai sei ovunque, anche se non ci sei.
Sei sulla stella che brilla più delle altre.

La vita va avanti, ce lo hai insegnato tu, va avanti perché deve andare avanti, perché nulla si ferma a questo mondo se non il cuore.

La vita va e noi la seguiamo.

Il mio più grande rammarico?

Avrei voluto più tempo per te cucciolo, vederti vicino alla tua famiglia e per averti vicino a rallegrare le mie giornate.

Briciole, frammenti, niente, quello che ti è stato concesso.

Chissà perché è andata così, perché?

Spero che ora tu sia sereno, spero che tu abbia smesso di soffrire, sogno e ti immagino che cammini per il cielo e con quella risatina da furbetto leggi queste righe e mi stringi ancora la mano.

Non scordarti di noi, ma se proprio devi scordarti di qualcuno allora scordati di me, ma non dei tuoi tesori e dei tuoi genitori, loro sono il tuo sangue, il tuo nome, la tua vita che ora va avanti mentre tu riposi in pace con grande fatica.

Ciao cucciolo, amico mio ci vediamo in un’altra vita, in questa non abbiamo potuto donarci di più.

Ti voglio bene! Perdonami se ora piango.

A presto.

Ti voglio bene e te ne vorrò sempre.

(Michela Bognar)