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Ciao presidente Rapaggi. Gli Alpini della montagna lo hanno salutato

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"Ciao Papà", così lo ha salutato la figlia Sara. E c'erano, naturalmente, un sacco di alpini della montagna alle esequie di oggi pomeriggio, nella cappella dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, per l'ultimo saluto a Pietro Rapaggi, presidente onorario della sezione reggiana Alpini. Era, appunto, il generale degli alpini, dato che per diversi anni era stato presidente della storica associazione reggiana, e quindi della Protezione civile, "andato avanti" a 82 anni.

il generale Rapaggi, a sinistra

Come non ricordare la sua presenza alle tante adunate nei paesi dell'Appennino? E a cantare le esequie c'era il Coro Cai "Canossa", con tanti picchetti e gonfaloni.

Emblema dell'Alpinità, il 9 ottobre 1963, era in servizio a Belluno come tenente della Brigata ‘Cadore’ e fu tra i primi prestare i soccorsi a Longarone e nei luoghi del disastro causato dalla diga del Vajont. Raccontò quanto successo nella rivista l'Alpino.

Il suo nome, in Appennino, in anni recenti fu quindi legato alla presidenza della sezione reggiana dell’Ana, l’Associazione nazionale degli alpini. E fu tra i promotori della straordinaria Adunata nazionale degli alpini del maggio 1997. Era l'anno del bicentenario della nascita del Tricolore e Reggio fu pacificamente invasa da oltre 500 mila persone, da tutta Italia e anche dall'estero.

«Proprio per le sue capacita, senso dell'appartenenza e granitica fede alpina, era stato nominato presidente onorario dell'associazione», ricorda Ivo Castellani, vice presidente vicario della sezione Ana di Reggio.

Pietro Rapaggi, che abitava in città, è stato tumulato nel cimitero di San Prospero Strinati, lascia la moglie Silvia e le figlie Sara e Giulia.

1 COMMENT

  1. Le mie più sentite condoglianze alla moglie Silvia e alle figlie Sara e Giulia e consentitemi un forte abbraccio Alpino. Impegni istituzionali mi hanno impedito di esserVi al fianco in questo momento di dolore per la perdita di un Marito e un Padre “Alpino”. Il Gen. Pietro Rapaggi ci ha lasciati; anche gli Alpini vanno avanti in un percorso che tutti noi saremo chiamati a fare, ma del Gen. Rapaggi ci resta molto, ci restano i suoi insegnamenti, i suoi valori, i suoi ricordi, la sua tenacia, la sua grande Alpinità; valori che ha sempre portato con orgoglio e tenacia.
    Il suo esempio sarà per tutti noi Alpini un sentiero da seguire e i veri Alpini, quelli che hanno l’Alpinità nel cuore, non solo nel cappello Alpino, lo seguiranno; siate orgogliosi di aver avuto un Marito e un Padre come il Generale Pietro Rapaggi; tutti noi siamo orgogliosi di averlo avuto come Presidente e come amico; se gli Alpini sono “Grandi” è per merito di Alpini come Lui.

    (Lingo Franzini, Sindaco di Palanzano)

    • Firma - Sindaco di Palanzano