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La lista civica progetto per Castelnovo ne Monti presenta una mozione consigliare sul tema della comunità educante

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Riceviamo e pubblichiamo.
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La lista civica progetto per Castelnovo ne Monti, come aveva già annunciato, presenta una mozione consigliare per il prossimo consiglio comunale, sul tema della comunità educante, e che venga riconvocata per far fronte ai temi che la nostra comunità in questi mesi ha dovuto prendere atto.
Temi che non possiamo più sottovalutare o definire semplici ragazzata, ma che dimostrano un peggioramento del vivere nella nostra Comunità.
Inoltre, chiede alla Amministrazione di aderire alla raccolta firme per una iniziativa di legge popolare che l'Anci, associazione nazionale dei comuni, ha messo in campo per la reintroduzione della educazione cittadina nelle scuole, dove oltre alle attività scolastiche già in essere si mobiliti, per affrontare temi sulla costituzione, sul principio di eguaglianza, di educazione ambientale e alla legalità.
(Robertino Ugolotti, Daniele Valentini)

1 COMMENT

  1. E’ sicuramente benvenuto tutto ciò che può educare o rieducare i nostri comportamenti, e al riguardo può senz’altro tornare utile anche una mozione consiliare in proposito, quantomeno come momento di sensibilizzazione al problema, e altrettanto dicasi per l’iniziativa di legge popolare qui tratteggiata, ma occorre essere comunque realisti, in modo da non rimanere poi “scottati” e delusi (e sentirsi irrimediabilmente sconfitti).

    Un tempo, che io ricordi, non c’era l’insegnamento della educazione cittadina, ma non mancava tuttavia il senso civico, o perlomeno il timore e la vergogna di venir “colti in fallo”, il che induceva a comportamenti quanto più possibile “virtuosi” (noi adolescenti e ragazzi, ad esempio, ci preoccupavamo del buon funzionamento delle luci notturne, nella nostra bicicletta, per non essere ripresi e semmai multati).

    Quel modello, visto nell’insieme, poteva avere tratti per così dire “autoritari”, ma penso che abbia sostanzialmente corrisposto, abituandoci a crescere senza essere conquistati più di tanto dalle “trasgressioni”, pur se non sono ovviamente mancate le eccezioni, ma in misura tale da non creare allarme sociale, e far dire, alla stregua di oggi, che ci sono troppi atti vandalici e oltraggio a immagini sacre, come titola un altro articolo di Redacon.

    Adesso c’è chi vorrebbe idealmente tornare a quel modello, il che mi sembra francamente improponibile, e impossibile, vuoi perché indietro non si torna, e quel che di buono abbiamo dovremmo abituarci a tenerlo stretto, vuoi perché anche il quadro normativo è probabilmente cambiato (credo soltanto, alla luce dei fatti, che se vogliamo “revisionare” i nostri comportamenti non possiamo contare solo su spontaneismo e autoreferenzialità).

    P.B. 27.07.2018

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