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Frattura nel Comitato Dinamo: si dimettono la presidente Capanni e il suo vice Bruni

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Chiara Capanni

C'è un piccolo terremoto in Dinamo, il Comitato sorto per perorare l'apertura del punto nascita. A dimettersi sono la presidente Chiara Capanni e il vicepresidente Roberto Bruni. Lo fanno con un post, indirizzato all'altro Comitato, il primo sorto in ordine di tempo, Salviamo Le Cicogne. Scrivono gli (ex) vertici di Dinamo: "Nelle ultime settimane si è avviata una polemica interna al Comitato Dinamo e, nel prenderne atto, la presidente Chiara Capanni e il vice presidente Roberto Bruni hanno rimesso il proprio mandato questa mattina. Convinti che occorre non demordere nell’impegno per la riapertura del punto nascita, gli stessi appoggeranno il Comitato Salviamo le Cicogne con il quale in questi mesi c’è stata piena sintonia operativa e massima condivisione d’intenti".

"Siamo dispiaciuti di quanto uscito sulla pagina delle Cicogne, - commentano di rimando da Dinamo - riguardante le dimissioni  del presidente e del vice presidente del comitato Dinamo. Questo non comporta lo scioglimento del comitato, ma solamente il cambio del direttivo che, come da statuto, si sarebbe confermato o sostituito entro fine anno. Siamo dispiaciuti, ma non stupiti. Le accuse, molto gravi, infondate e soprattutto lesive alla causa, che doveva essere comune, ci lasciano sì l'amaro in bocca, ma non ci abbattono".

"Dinamo, sin dalla sua costituzione, viene attaccato e delegittimato da chi crede di avere il monopolio della lotta per la riapertura del punto nascita, ma ci siamo abituati e questi attacchi non fanno che rafforzarci. Il Comitato Dinamo è  e sarà sempre apartitico, l'unico totalmente apartitico, che solo mercoledì scorso ha diramato un comunicato dove si chiariva che i membri del comitato non sarebbero entrati nei giochi elettorali del 2019 (come da statuto). Talmente apartitico, che molto raramente siamo stati invitati a tavoli di lavoro da parte delle forze politiche, così come il nostro portavoce non è mai stato informato di incontri avvenuti sia a livello locale che regionale, se non a posteriori, e dei quali mancano verbali sui contenuti discussi per conoscenza di tutti i membri del comitato. Dinamo ha da subito aderito al Cisadep (che è  l'unione di tutti i comitati pro punto nascita nazionali) ed è l'unico dell'Appennino Reggiano, perché una battaglia nazionale la si può vincere solo con l'unione di tutti i comitati nati per la difesa dei punti nascita. Continueremo il nostro percorso con iniziative sul territorio: iniziative di informazione e partecipazione, obbiettivi che ci eravamo dati in fase costitutiva, lasciando le polemiche politiche ad altri. A breve renderemo pubblico il prossimo incontro, dove verrà costituito il nuovo direttivo, dove ognuno potrà partecipare e rendersi partecipe attivamente nel comitato".

Quindi, oltre al riferimento alla politica ecco un ulteriore attacco all'altro comitato, per quanto non citato per esteso: "Pensavamo doveroso fare chiarezza, a differenza di altri comitati, che nel corso degli anni hanno perso membri, sostituiti persone ed incarichi senza mai renderlo noto al pubblico, così come le modalità con i quali intendono portare avanti certe cause. Invitiamo pertanto tutti i comitati ad essere trasparenti come lo siamo noi".

Aplomb dal Comitato Salviamo Le Cigogne di Montagna: "Prendiamo atto della discussione avvenuta in Dinamo. L'incontro della scorsa sera aveva fatto emergere tensioni interne a nostro avviso poco comprensibili alla luce del lavoro svolto in modo congiunto che ha avuto il merito di riportare al centro dell'attenzione politica il tema della riapertura del punto nascita. Avevamo individuato ingerenze esterne e strumentalizzazioni che mal si combinano con l'autonomia e l'indipendenza che deve avere un comitato civico".
"Se l'esito odierno sono le vostre dimissioni - scrivono le Cicogne con riferimento ai vertici dimessi - e la fuoriuscita da Dinamo, evidentemente avvertivamo il vero e non ci sbagliavamo nel ritenere la situazione una minaccia per la tenuta del lavoro comune.
Sappiate che siete comunque i benvenuti nella nostra squadra di lavoro e che nutriamo massima stima per voi, che avete dimostrato in tutti questi mesi febbrili grande onestà e correttezza".

 

3 COMMENTS

  1. Come recitava la massima latina? Divide et impera.
    Se si vuole ottenere un risultato positivo, per tutta la montagna, non lo si fa dividendosi o pubblicando commenti e contro commenti giustificativi, che comunque la gente non comprende, non essendo all’interno di questi comitati.
    Così facendo fate il gioco di chi ha chiuso il punto nascite e di chi sta tentando con una goffa operazione di maquillage di ridurre ulteriormente i servizi sanitari e depotenziare il nostro ospedale (vedi servizi, visite, ambulatori, specialistica, esami già spostati su Reggio Emilia).
    Al contrario, è serrando le fila e ricompattandosi che si porta a casa l’obbiettivo prefisso.

    MB

    • Firma - MB
  2. Al sentir parlare di “apartitico”, par di capire che i “dissapori” siano sorti riguardo al se e al come “posizionarsi” nei confronti della politica, e qualora fosse effettivamente così mi sembrerebbe tutto sommato un fatto abbastanza normale e spiegabile – o quantomeno non imprevedibile – mano a mano che si avvicinano le elezioni del prossimo anno, dovendosi considerare che spettano alla politica le scelte e decisioni sulla organizzazione sanitaria.

    P.B. 05.12.2018