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“Hamlet Solo” di Lenz Fondazione in scena per i Teatri della Salute Mentale

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A quarant’anni dalla Legge Basaglia, ricordiamo che per generazioni la malattia mentale, o ritenuta tale, è stata motivo di reclusione di molti montanari in manicomi cittadini. A tale proposito, segnaliamo questo significativo evento presso il Teatro della Rocca di Novellara.

«In questo spettacolo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale.

In un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice sensibile con sindrome di Down Barbara Voghera implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, i Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell’unico duello eroico possibile, quello dell’attore con se stesso».

Maria Federica Maestri e Francesco Pititto introducono Hamlet Solo di Lenz Fondazione, spettacolo che sarà presentato giovedì 17 gennaio alle ore 21 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nell’ambito del progetto I Teatri della Salute Mentale, protocollo di intesa sottoscritto dagli Assessorati regionali Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità e Politiche per la Salute:

«Nell’anno in cui ricorrono i quaranta anni della Legge Basaglia, un vero e proprio cartellone trasversale intende promuovere le Compagnie teatrali operanti nei diversi Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna».

«Summa di una lunga e profonda esperienza artistica con gli attori sensibili iniziata quasi venti anni fa», suggeriscono i Direttori Artistici di Lenz Fondazione, «le molteplici riscritture sceniche dell’Hamlet sono diventate un luogo poetico fondamentale nella nostra ricerca teatrale. Dopo gli allestimenti alla Rocca dei Rossi di San Secondo, alla Reggia di Colorno e al Teatro Farnese di Parma, il testo di Shakespeare prende un’ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell’opera in una sintesi di potente densità emozionale».

Riflette il critico teatrale fiorentino Matteo Brighenti: «Barbara Voghera insieme a Lenz si è lasciata indietro l’impossibilità ed è andata incontro all’enigma del rappresentare, rappresentandosi in tutta la sua ‘sensibilità’. Scelta e condizione che le hanno permesso di accedere, con una presenza di violenta intensità e grazia scomposta, a una realtà espansa, che si trova oltre ogni cosa da noi conosciuta. Esattamente come Amleto».

A testimonianza del riconoscimento internazionale della ricerca sull’attore sensibile di Lenz, si segnala che le stesure dell’Hamlet sono inserite nel sito del Mit Global Shakespeares:

MIT – Massachusetts Institute of Technology 

http://globalshakespeares.mit.edu/blog/2014/12/09/aneta-mancewicz-publishes-new-book-on-european-shakespeare-performance/

(Fonte: La Libertà)