Home Cronaca I Care Appennino: i primi marchi consegnati durante la terza assemblea consultiva

I Care Appennino: i primi marchi consegnati durante la terza assemblea consultiva

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Si è svolta ieri, 19 febbraio 2019, la terza assemblea consultiva della Riserva della Biosfera Mab Unesco Appennino tosco-emiliano, a Fivizzano (Massa Carrara) nella sala del consiglio comunale.

Dopo l’introduzione ai lavori e stato dell’arte della Riserva da parte del direttore del Parco Giuseppe Vignali, sono stati consegnati i brand I Care Appennino ai progetti:

  • La scuola per l’Appennino (Bper).
  • Boschi e cambiamento climatico (Enel).
  • Turismo rurale e responsabile (Sigeric).
  • Mercato della terra dell’Appennino reggiano (Comunità Slow Food Appennino reggiano).
  • Filiera corta e solidale (La Montagnana).
  • Recupero edilizio per la sicurezza e l’efficienza energetica (Associazione obbiettivo Casa).
  • La prendiamo di petto (Associazione “Il ritrovo di Roberta” e Assistenza pubblica Cav).

Il coordinatore della Riserva della Biosfera, Fausto Giovanelli, ha illustrato la proposta per l’Action plan e il questionario di consultazione, seguito dalla presentazione di alcuni dei progetti:

  • Via del Volto Santo.
  • Apicoltori in rete.
  • Scuola del paesaggio del Parmigiano Reggiano.
  • Biosfera gastronomica.
  • Uomini e foreste.

I lavori della 3ª Assemblea sono iniziati la mattina con i gruppi di confronto a cui hanno partecipato complessivamente circa 150 persone.
Gli argomenti: raccolta funghi; produzione di farina di castagne; escursionismo e guide turistiche; foreste e cambiamenti climatici; miele e progetto Mel; vie storiche.
Obiettivo dei confronti è quello di rafforzare le reti di collaborazione tra operatori, comunità e realtà socioeconomiche nell’Area Mab.
A tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario che darà una fotografia della Riserva della Biosfera e della percezione che ne hanno le persone che la vivono e la animano.
Nel pomeriggio si è svolta l’assemblea a cui hanno partecipato oltre 200 persone tra cui i sindaci della Riserva, le assessore Paola Gazzolo dell’Emilia Romagna e Federica Fratoni della Regione Toscana.
Ha tenuto a essere presente anche il responsabile Mab Unesco Europa Jonathan Baker.

Nell’ambito della terza Assemblea consultiva Riserva della Biosfera Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano, Enel Green Power ha ricevuto il brand I Care Appennino per i progetti di sostenibilità che l’azienda, in collaborazione con il Parco, sta portando avanti nei luoghi in cui insistono gli impianti idroelettrici per la produzione di energia da fonte rinnovabile.

Enel Green Power e Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, infatti, stanno collaborando sui temi connessi alla sostenibilità nella Riserva della Biosfera con particolare riferimento alle centrali idroelettriche del Gruppo Enel, che costituiscono una risorsa non solo dal punto di vista dell’energia rinnovabile ma anche della valorizzazione culturale e turistica nei territori del Parco, tra le province di Massa, Lucca, Parma, Reggio Emilia e Modena.

Un ulteriore passo in questa direzione ha come oggetto la difesa del patrimonio boschivo della Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino: il progetto “Primi interventi pilota per l’adattamento della foresta del Lagastrello al cambiamento climatico”, co-finanziato da Enel, ha un forte valore sociale e culturale e per questo ha ricevuto il brand I Care Appennino (Io mi prendo cura dell’Appennino), adottato dalla Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino tosco-emiliano.

A consegnare il riconoscimento a Enel Green Power, rappresentata dagli ingegneri Massimo Sessego, Marco Delsanto e Laura Pellegrinotti, sono stati il direttore del Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano Giuseppe Vignali e il sindaco di Comano Cesare Leri.

“La modesta resistenza delle foreste al cambiamento climatico rappresenta il principale fattore di minaccia per la conservazione delle foreste dell’Appennino – ha spiegato Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale - per questo abbiamo la necessità di intervenire, con tempestività ed efficacia, per rendere gli ecosistemi forestali della Riserva adattabili e resistenti al cambiamento climatico”.

Si tratta di un progetto pilota, a carattere sperimentale, che si inquadra nell’ambito di una strategia gestionale delle foreste appenniniche di più ampio respiro, che non solo mira ad aumentarne la resistenza nei confronti dei potenziali effetti negativi del cambiamento climatico attraverso interventi per l’adattamento delle compagini forestali alle future condizioni climatiche dell’area del Mediterraneo, ma che si propone di accrescere la consapevolezza diffusa del “valore” delle foreste tra i cittadini della Riserva Uomo e Biosfera.

Il progetto si inserisce in un’azione più ampia, coordinata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, per la promozione della multifunzionalità e della gestione sostenibile delle foreste attraverso un percorso condiviso tra le istituzioni, il mondo scientifico, le associazioni di categoria e le aziende, le realtà della formazione e della cultura in un contesto che ha la sua anima nel “Centro uomini e foreste d’Appennino”.