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All’Istituto Mandela la scuola fuori dalla scuola va a teatro

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L'Istituto Mandela di Castelnovo ne' Monti ha proposto ieri mattina al teatro Bismantova il consueto appuntamento annuale dal titolo "La scuola fuori dalla scuola". La manifestazione presenta la rassegna dei progetti extrascolastici che coinvolgono tutte le classi e che variano a seconda degli indirizzi dell'Istituto.

Dalle gite di istruzione al consueto viaggio della memoria, in collaborazione con Istoreco, svoltosi quest'anno a Cracovia, con visita ad Auschwitz. Numerose attività hanno dialogato con il territorio: partecipazioni a fiere gastronomiche e del bestiame, progetto Erasmus + con scambi culturali tra studenti, Creabili, Lavaggio delle auto, progetti che coinvolgevano bambini e anziani, visite in capitali Europee, anche alla ricerca di cittadini castelnovesi da intervistare.

Quest'anno anche l'esperienza in Etiopia con il Gaom di Castelnovo. Gli alunni si esprimono sul palco soddisfatti, con gli occhi che brillano per i ricordi ancora vividi. Uno tra tutti, il commento toccante di un ragazzo di una 5ª: " quando vai a fare il viaggio della memoria pensi anche a divertirti tutti insieme, pensi alle discoteche. Invece poi quando ti svegli in quelle camere, e sai cosa vai a vedere quella mattina stai anche male. Ti viene una cosa nello stomaco, e se non stai male non va bene, perché dobbiamo starci male, per non dimenticare".

Entusiasti e pieni di gratitudine gli studenti che hanno condiviso il viaggio in Etiopia e le immagini non hanno bisogno di parole.

Infine i filmati delle attività sono stati accompagnati da intermezzi musicali dove gruppi di alunni che sanno suonare e cantare si sono esibiti assieme ad alcuni docenti coinvolgendo tutta la platea.

Soddisfatta la dirigente scolastica Monica Giovanelli: "Questa è una giornata dell'anno che amo particolarmente, condividere tutti insieme cosa abbiamo realizzato. Voglio dedicare questa mattinata a quegli alunni che non sono venuti, che stanno rinunciando a finire il percorso scolastico, forse non siamo riusciti a fare squadra, a tenerli con noi. È un peccato. Al nostro corso serale di cucina dell'Alberghiero aperto al pubblico ho incontrato Giacomina, una nostra compaesana di 94 anni, mi ha detto che tutti i giorni vuole imparare qualcosa. Ecco io ci auguro di restare sempre Giacomina, e quando c'è una musica che non conosciamo invece di restare fermi, uniamoci a chi balla e portiamo il nostro contributo."

 

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