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Viano: il deposito dello spaccio? I cassonetti dell’immondizia

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In città i parcheggi e le pensiline delle fermate degli autobus di Piazzale Europa, Piazzale Marconi e il centralissimo Parco del Popolo usati come “depositi” di droga a cielo aperto mentre nei piccoli centri sono i cassonetti dell’immondizia ad essere utilizzati come deposito dello spaccio .

I pusher non vogliono correre il rischio di essere fermati con la droga in tasca o nelle mutande, tuttavia si sono organizzati per controllare a distanza i vari “nascondigli”, disseminati un po’ ovunque, dove indirizzano i vari clienti a prelevare la dose acquistata.

Questo il quadro emerso nel corso dei controlli antidroga eseguiti nel comprensorio ceramico dai carabinieri della Tenenza di Scandiano.

Nel mirino le zone più sensibili del comprensorio ceramico non escludendo le zone periferiche dei centri abitati. I risultati non sono mancati considerando che complessivamente i carabinieri scandianesi hanno sequestrato una trentina di grammi di droga abbandonata nelle vicinanze di cassonetti dell’immondizia ubicati alla periferia del centro abitato di Viano, comune della fascia appenninica reggiana.

Quest’ultima circostanza riporta alle recenti ipotesi investigativa emerse da una parallela attività investigativa condotta proprio dai carabinieri nel capoluogo reggiano secondo cui dalle più “note” aree urbane, lo spaccio si sta “trasferendo” ai parcheggi e ai capolinea degli autobus, ritenute più “sicure” dagli stessi pusher grazie allo stratagemma adottato per non finire in manette: non vogliono correre il rischio di essere fermati con la droga in tasca o nelle mutande per questo si stanno organizzando per controllare a distanza i vari “nascondigli”, disseminati un po’ ovunque, dove indirizzano i vari clienti a prelevare la dose acquistata. Ora quindi anche i cassonetti dell’immondizia vengono utilizzati come rivela l’esito dell’attività dei carabinieri di Scandiano che proprio vicino ai cassonetti hanno sequestrato una trentina di grammi di marijuana.

I servizi di appostamento e osservazione eseguiti non hanno permesso di identificare i pusher che i carabinieri auspicano di identificare a seguito delle indagini immediatamente avviate.