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L’Appennino che suonava. Tra le foto di Riccardo Varini e il docufilm di Alessandro Scillitani

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Domenica 9 giugno al castello di Sarzano due eventi per raccontare il nostro Appennino: l’inaugurazione della mostra fotografica di Riccardo Varini e la proiezione del film documentario di Alessandro Scillitani.

Momento conclusivo del cammino lento di tre giorni alla scoperta delle terre matildicheL’Appennino che suonava è un’incursione d’autore nei luoghi dell’Appennino reggiano abitati e animati dai suonatori popolari fino agli anni Settanta del Novecento.

Tra paesaggi, case e osterie, attraverso le musiche antiche e il racconto dei testimoni, emerge il ritratto di un tempo in cui suonare e danzare erano il centro della vita di comunità.

A recarne traccia, domenica 9 giugno alle ore 17.00, il documentario di Alessandro Scillitani, L’Appennino che suonava, e le foto scattate da Riccardo Varini durante le riprese del film.

Alcune note sul progetto

Dichiara il regista: “La gioia e la festa sono al centro di questo film. Certo, è inevitabilmente ricco di documenti, di foto d’epoca, di materiale d’archivio”. Un lavoro, infatti, che tiene conto delle ricerche etnomusicologiche di Bruno Grulli alla fine degli anni Settanta.

Non un viaggio all’insegna della nostalgia, però. Piuttosto, un percorso che testimonia, fa rivivere e restituisce al presente – con uno sguardo di speranza verso il futuro – un modo di essere comunità che mette al centro le relazioni e le persone.
Un invito alla consapevolezza dei paesaggi che abitiamo e della loro e della nostra storia.

“Mi pare quasi di vederli, quei suonatori, contagiano anche i nostri tempi”, precisa Scillitani. “L’abbandono di un certo modo di stare insieme, e di vivere, non ha a che fare con la natura dell’uomo”.

La colonna sonora è costituita dalle musiche registrate all’epoca della ricerca dai portatori originali o riproposte ai nostri giorni dai musicisti che reinterpretano quei brani: Emanuele Reverberi, Paolo Simonazzi e Filippo Chieli.

Gli scatti di Riccardo Varini, anche consulente artistico per il film, immortalano volti, suonatori e danzatori all’opera, ambienti interni nonché luoghi e paesaggi del nostro Appennino.

“Sono quasi riprese pittoriche”, commenta Varini. Un’intimità colta a partire dalla solitudine e dall’assenza. In una tensione all’essenziale, che restituisce allo sguardo un tempo largo e lento.

Per l'occasione è promossa una breve escursione gratuita con ritrovo ore 13:00 c/o Falco Pellegrino: percorso Cai lungo Tassobbio con visita al Mulino in Pietra. La camminata di domenica 9 giugno presso la Chiesa di Sarzano è l’Anteprima del Cammino 1 “L'Appennino che Resiste”. Grazie al pulmino del Comune di Casina, raggiungeremo nuovamente Sarzano in tempo utile per mostra e proiezione delle ore 17:00. Info Elisa Viani 3396534850.

 

Note biografiche dei protagonisti

Alessandro Scillitani è autore di documentari, musicista e cantante. Delle sue opere cura sceneggiatura, regia, montaggio e musiche. Dal 2011 collabora con il noto scrittore e giornalista Paolo Rumiz, con il quale ha realizzato numerosi film.
Con i suoi lavori ha partecipato a numerosi festival ed eventi di rilievo. È direttore artistico del Reggio Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi.

Riccardo Varini nasce a Reggio Emilia nel 1957. Allievo di Luigi Ghirri, si dedica alla fotografia adottando sin dagli esordi un linguaggio che si ispira all’estetica dei pittori chiaristi e alla scuola di Guidi e Morandi. Le sue opere e pubblicazioni sono archiviate al CSAC dell’Università di Parma, alla Fototeca Panizzi di Reggio Emilia, al Maxxi di Roma, nelle biblioteche civiche di Modena e Matera, nonché presso numerosi collezionisti privati in Italia e all’estero.

Orari e informazioni

La mostra fotografica sarà visitabile dal 9 al 23 giugno 2019, durante il fine settimana, secondo i seguenti orari:

il sabato dalle 15.00 alle 19.00;
la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

A questo indirizzo è disponibile il trailer del film. In fondo a questa pagina alcune foto della mostra.

In allegato, la locandina e l’invito.

Promotori, collaboratori e sostenitori

È un’iniziativa del Comune di Casina e della Riserva della Biosfera Appennino tosco-emiliano.
In collaborazione con i partner della Scuola del Paesaggio del Parmigiano Reggiano di Montagna e l’associazione culturale EffettoNotte e con il sostegno del Consorzio del Parmigiano Reggiano, di Iren e della Regione Emilia-Romagna.