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Riccardo e Aurelia, due lauree, Ligonchio addio per l’Argentina

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Riccardo Bigoi è un ligonchiese doc. Appassionato lettore di Redacon, cui puntualmente fa giungere i suoi commenti, da due anni non abitata più in Italia. Con la famiglia si è trasferito in Argentina. Laureato in chimica è conosciuto per essere stato agente di commercio, tra Parma, Suzzara e Campogalliano.

“Sono emigrato a Cordoba per una scelta di tranquillità famigliare e una insoddisfazione generale – racconta a Redacon - . Mi sono trasferito con mia moglie Aurelia, argentina di Cordoba conosciuta ad una festa in piazza a Ligonchio, e mio figlio Santiago prima a Nono, nelle montagne di Cordoba, a gestire l'Hôtel di mio suocero, insieme a lui ed a mia moglie, siamo partiti a fine settembre del 2017”.

Tua moglie perché era in Italia?

“Lei dapprima lavorava prima come cameriera, quindi come operaia: era venuta per lavorare qui, provando a vedere se potesse trovare nel suo ramo di laurea, ingegneria chimica. Una volta sposati ci siamo trasferiti a vivere a Cadelbosco Sopra dove lei dava lezioni private di materie scientifiche. Poi la scelta di andare in Argentina, dai suoi di lei”.

Chi hai lasciato qui?

“Mia madre che vive a Ligonchio, mio zio e mia zia pure. Mio fratello a Montecavolo e mia sorella a Sassuolo con le rispettive famiglie. Mio nipote è a Londra. Non siamo ancora tornati in Italia, con ogni probabilità lo faremo fra qualche mese”.

Eppure continui a leggere Redacon e a commentare…

“Perché non smetto di essere un ‘figlio di Ligonchio" quindi mi interessa ciò che succede nel mio Appennino”.

Quali sono le differenze maggiori che noti tra i due Paesi?

“Molte similitudini e altrettante differenze: in Italia è tutto più ordinato, pulito, organizzato, molto più freddo ed impersonale. Qui a Cordoba, dove viviamo ora (io agente di vendita per una grande concessionaria della Mercedes-Benz e Aurelia come professoressa in una scuola bilingue italo-argentina e insegnante privata) la gente è più calda e informale e noi italiani siamo accolti a braccia aperte. Qui si premia maggiormente il merito delle persone ed è un paese giovane e con grandi potenzialità. I problemi principali sono l'inflazione (dovuta alla doppia moneta, ovvero ricevi lo stipendio in pesos mentre il valore di casa, auto e dei beni in generale sono calcolati in dollari ), l'insicurezza in alcune zone della città (Cordoba d’altronde ha 2 milioni di abitanti)”.

E le differenze tra le due montagne?

“Posso dire che qui il turismo è un volano incredibile: vengono da tutta l'Argentina e dall'estero, grazie anche ad una ottima viabilità e a prezzi concorrenziali. La nostra montagna è molto più bella, più verde, qui il clima è più secco, siamo al 31° parallelo sud”.

Vostro figlio come si trova lì?

“Meravigliosamente. Frequenta la prima elementare in una scuola privata cattolica”.

Tornerà a vivere in Italia?

“Mai dire mai. Ora come ora non è nei programmi però il futuro non è ancora scritto...”

La sua Ligonchio come la vede?

“Purtroppo in estinzione al 100%”. (G.A.)

 

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