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Paolo: 40 in banca con cravatte Disney, perché i soldi non fanno la felicità

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Vetto saluta il bancario Paolo Pedrazzoli, che va in pensione dopo 40 anni di carriera, 37 dei quali passati proprio nel capoluogo. “Una situazione un po’ strana per un bancario, di solito ci si sposta su varie sedi, ma prima i problemi di salute di mia moglie, poi altre questioni familiari mi hanno posto davanti alla scelta: la carriera o la famiglia? Ho optato per quest’ultima e alla fine non me ne sono pentito. Così sono diventato l’ ormai storico cassiere della Banca di Vetto: prima Banco S. Geminiano e S. Prospero poi Popolare di Verona ed ora Bpm, la Banca ha cambiato tanti nomi ma mai il cassiere. Mi è piaciuto stare in cassa. Amo molto il contatto diretto con le persone. Fin dall’adolescenza ho aiutato mio padre Lamberto nel suo negozio di elettrodomestici di Castelnovo ne’ Monti e mi è rimasto lo spirito del bottegaio di paese.”

Infatti chi si presentava in cassa non trovava un impiegato freddo e distaccato ma un volto ormai noto con cui, nell’attesa dello svolgimento delle operazioni, scambiare opinioni su funghi, salumi, tartufi, un po’ come nelle botteghe di un tempo.

“Il legame con la maggior parte dei clienti è diventato molto forte nel corso degli anni. Qui sono sempre stati abituati ad avere presenze costanti in banca, a cominciare dal direttore Pierino Ruffini, a Lorenzo Bertolini, ormai scomparsi da tempo, ma che ricordo volentieri. Sono arrivato negli anni ’80, con un’economia florida ed ho visto l’arrivo della crisi economica degli ultimi anni. Tanta gente aveva bisogno, oltre al servizio bancario di essere ascoltata e capita, anche se a volte non potevo fare nulla per loro. Ecco, credo che l’ascolto e la partecipazione a gioie e dolori di chi abbiamo di fronte sia un valore aggiunto importante in tutti i settori, non solo in questo.”

Un grande valore alla relazionalità, quindi, ma c’è un’altra caratteristica inusuale per un bancario: nel corso degli anni  lo hanno accompagnato pantalone blu o nero, camicia classica o a righe per rispetto del ruolo e del cliente, ma sempre e solo con cravatte Disney con Paperino, Topolino, Pluto, i 101 Dalmata o Nemo, proprio per sdrammatizzare.  “I soldi aiutano, ma da soli non fanno la felicità”, afferma Paolo.

Ed ora? “Ringrazio e saluto tutti. La Banca è in ottime mani, le mie colleghe sono bravissime oltre che belle e simpatiche. E con gli amici avrò tutto il tempo per approfondire le questioni gastronomiche lasciate in sospeso!” (C.R.)

7 COMMENTS

  1. Grazie Paolo, goditi la pensione! Hai rappresentato tanto per Vetto come bancario e come persona, sei stato un punto di riferimento importante, professionale e sempre a disposizione dell’utenza. Nel tempo sei diventato tuo malgrado un piccolo pezzo di storia di questo paese, come lo erano stati i tuoi colleghi Pierino Ruffini e Lorenzo Bertolini, ora purtroppo scomparsi. La dimostrazione che se uno opera bene e riesce a stare in mezzo alla gente lascia sempre traccia di sé. Un esempio per tutti!

    Renzino Fiori

    • Firma - renzino fiori
  2. Ciao caro Paolo, ho letto su Redacon la tua storia e desidero salutarti e farti i complimenti per la scelta che hai fatto anni fa. Ti ricordi di me? Tuo padre è sempre stato un nostro cliente e tu spesse volte sei venuto a prendere il gelato da noi. Quanti ricordi ho dei vostri padri e di voi ragazzi! Mi ha fatto piacere leggere di te. Sono in provincia di Modena da 40 anni ma niente di quello che ho vissuto al bar Magnani è stato dimenticato. Io passo il mese di agosto a Castelnovo e spero di vederti. Un caro saluto,

    Luigi Magnani

    • Firma - luigimagnani
    • Grazie Luigi per il ricordo. Anch io ti rammento perfettamente quando estraevi il tuo buonissimo gelato alla crema con la pala e io mi precipitavo a comperare un cono. Arrivederci ad agosto, molto volentieri !

      Paolo P.

      • Firma - Paolo P.