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Il Parco dei Cento Laghi: 10 anni di progetti sul Monte Caio

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Quasi dieci anni sono passati da quel novembre 2009 in cui l'area sommitale del Monte Caio, nei versanti dei comuni di Corniglio e Tizzano Val Parma (PR), entrò a far parte del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio conosciuto come Parco dei Cento Laghi, istituito nel 1995.

Fu una scelta, quella delle amministrazioni comunali, compiuta dopo un approfondito confronto con la comunità locale, e segnata dalla coraggiosa volontà di valorizzare la vocazione turistico-ambientale del comprensorio, anche attraverso uno strumento, il Parco appunto, che in una certa parte dell'opinione pubblica suscitava (allora come ora) paure e timori.

Prima e dopo infopoint Schia

Ma dieci anni sono sufficienti per giudicare quella scelta? Dipende dalla prospettiva dalla quale si giudica. Dalla prospettiva "micro", individuale e propria di ogni singolo cittadino, sono sicuramente sufficienti per fare i conti con le emozioni che quella scelta, allora, suscitò. A dieci anni di distanza ognuno può facilmente valutare se le proprie paure, aspettative, dubbi e speranze fossero allora esagerati, immotivati o, più semplicemente, eccessivi.

Da una prospettiva "macro", che guarda alla dimensione collettiva e di lungo periodo, dieci anni sono invece molto pochi ed è possibile valutare, di quella scelta, solo l'impostazione e la tendenza, non certo il risultato finale. L'adesione al Parco rappresenta il tentativo di imboccare la strada di un migliore equilibrio tra utilizzo delle risorse e la loro conservazione, che guarda alla natura come a un bene comune. Una strada capace di investire in cultura, competenze, diffusione di conoscenze, con lo sguardo alle generazioni future.

Infine c'è una prospettiva più statica, forse meno affascinante, ma più concreta; è quella che parla di numeri, progetti e risorse investite sul territorio per interventi (materiali e immateriali) di tutela, riqualificazione e promozione. In questo caso il giudizio perde buona parte della sua soggettività e diventa quasi una conta, un inventario.

Pannello insetti della faggeta Schia

In questi dieci anni il comprensorio del Monte Caio, Schia e le zone limitrofe più a valle hanno beneficiato, grazie all'attività dell'Ente di Gestione del Parco, tanto di interventi strutturali localizzati (facilmente "contabilizzabili"), quanto di azioni diffuse e immateriali che, per loro natura, mal si prestano a essere "monetizzate". Tra queste ultime citiamo, a esempio, i progetti didattici di educazione ambientale a favore delle scuole del comprensorio, il turismo scolastico, la vigilanza ambientale, la promozione turistica e il marketing territoriale, la ricerca e i monitoraggi scientifici su habitat e specie, il coinvolgimento in reti di partenariato europeo, la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche e locali.

Sul fronte degli interventi "puntuali" è stata realizzata una rete sentieristica ed escursionistica di decine di km, con posa di cartellonistica direzionale, didattico-turistica e sistemazione delle aree di sosta attrezzate per pic-nic (70.000 €).

Campeggio prima e dopo

Sono stati eseguiti interventi strutturali di manutenzione straordinaria, riqualificazione energetica-ambientale e valorizzazione dell'ostello-ristorante a Schia di proprietà del Comune (250.000 €).

Sempre a Schia è stato demolito un fatiscente ex albergo per lasciare spazio a nuove aree di fruizione pubblica ed è in corso la completa riqualificazione degli impianti polisportivi (550.000 €).

Si tenga presente, per capire la reale dimensione dell'impegno complessivo dei Parchi del Ducato sul proprio territorio, che il Monte Caio rappresenta solo una parte (circa il 10%) del Parco dei Cento Laghi e che, il Parco stesso è solo una delle dieci Aree Naturali Protette (Parchi e Riserve Regionali) su cui l'Ente ha competenza.

(Marco Rossi)

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