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Ligonchio: apertura “magistrale” della settimana di eventi per i cento anni della Centrale

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Professor Stefano Mancuso

La lectio magistralis di Stefano Mancuso, professore all’Università di Firenze e scienziato di fama mondiale, ha aperto in maniera, è il caso di dirlo, magistrale sabato scorso 3 agosto la settimana di eventi, organizzata dal 3 all’11 agosto da Comune di Ventasso, Enel e Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in collaborazione con diverse realtà territoriali, per celebrare i cento anni della costruzione della centrale idroelettrica di Ligonchio.

La lezione si è aperta con l’illustrazione di dati importanti: le piante rappresentano oltre l’85% della biomassa del nostro pianeta. Una percentuale che è la misura unica e indiscutibile del loro successo. Di tutto quello che è vivo sulla terra, gli animali rappresentano (in peso) un insignificante 0,3%. Com’è possibile che esseri viventi così insignificanti e apparentemente inermi, senza alcuna sensibilità, memoria, capacità cognitiva, in balia dell’ambiente e dei predatori, siano in grado di raggiungere una tale straordinaria e incontrastata diffusione? Sembrerebbe lecito sospettare che abbiamo sottovalutato le reali capacità delle piante e questo sospetto è alla base di tutti gli studi di Stefano Mancuso.

Centrale di Ligonchio

Non è il Pianeta Terra che rischia l’estinzione, per colpa del riscaldamento globale (riduttivo parlare di cambiamento climatico, ha sottolineato Mancuso) ma è la specie umana. Le piante infatti esistono da molto più tempo di noi, hanno maggiore capacità di adattamento e ci sopravvivranno. La natura può tranquillamente vivere senza di noi. Per questo dovremmo iniziare ad “ascoltare” le piante.
Il professor Mancuso ha accompagnato le sue argomentazioni con aneddoti ed esempi conquistando il pubblico (c’erano quasi 400 persone nello spazio allestito nella centrale di Ligonchio) e alla fine della lezione sono state rivolte domande, alle quali sono state date risposte esaurienti.

Robert Gligorov

Nel pomeriggio di domenica è stata inaugurata la mostra fotografica “Spiritus Mundi” di Robert Gligorov, mostra itinerante perché dislocata lungo le strade di Ligonchio e in particolare sopra i muri di alcune case
L’artista, macedone di nascita ma in Italia dal 1980, è pittore, fotografo, performer, musicista e disegnatore di fumetti: “queste cose sono la totalità della mia anima – ha detto – tutto mi incuriosisce e la mia arte riflette questa molteplicità”. “Nello specifico di Ligonchio - ha aggiunto - , le realizzazioni sono state pensate anche per ridare vita ad un paese che conosce purtroppo il problema dello spopolamento, mi auguro che, al di là della mostra, possa aprirsi la strada per altre iniziative analoghe”. L’incontro con Gligorov, che è avvenuto nello spazio antistante la sede del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, ha permesso di far emergere la sensibilità raffinata dell’artista e la sua grande capacità di affabulazione.