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Ventasso: i saluti del sindaco Antonio Manari agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Ludovico Ariosto” per l’inizio dell’anno scolastico

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Alla ripresa  dell'anno scolastico non possono mancare i saluti del Sindaco Antonio Manari agli insegnanti tutti dell'istituto comprensivo "Ludovico Ariosto"; queste le sue parole:

Cari Insegnanti, Maestre e Maestri, Professoresse e Professori, all'inizio di un nuovo anno scolastico, l’amministrazione Comunale di Ventasso vuole in poche righe farVi gli auguri per l'avvio del nuovo percorso assieme a tutti gli studenti che riprendono le lezioni alla scuola primaria e secondaria. Riparte un'altra bella avventura e come Amministrazione Comunale vogliamo chiederVi di essere protagonisti di un grande progetto che vede la resilienza del territorio come elemento a cui tendere. Non inteso come semplice “ricordo di tempi antichi” (e forse non più replicabili) ma come progettazione di un futuro per la montagna che parta dai valori che questa esprime.

E’ importante mantenere “il fuoco acceso senza ancorarsi alle ceneri del passato”

La scuola è per le aree montane uno dei punti di ancoraggio delle comunità e della stessa sopravvivenza dei paesi e dei borghi.

Anche se con qualche difficoltà logistica (come per la scuola elementare di Ligonchio), nel nostro Comune siamo ancora in grado di mantenere la copertura delle strutture e dei sevizi per le famiglie e per gli studenti come negli anni passati. A Ligonchio transitoriamente, e con la fattiva collaborazione della dirigenza e del corpo insegnante, verranno accorpate la scuola materna e l’elementare. Grazie poi al cospicuo finanziamento che ci è stato riconosciuto sull’edilizia scolastica speriamo di mettere “a regime” in pochi anni anche questa situazione con la costruzione di un nuovo edificio scolastico che comprenda le due scuole.

Una altra esortazione è di portare i Vostri studenti "a scuola di montagna". Facendo scoprire ai Vostri bambini e ragazzi il territorio che li circonda, dove vivono e dove iniziano a crescere, a vivere. Parlare di storia, tradizioni, economia, società, borghi e campanili rappresenta una formazione delle giovani generazioni a essere parte della comunità, anche in senso civico. I bambini e i ragazzi potranno andare via, per completare la loro formazione e per trovare opportunità di lavoro più consono alle loro aspettative, ma l’importante è mantenere accesa la speranza del rientro sul nostro territorio con un accresciuto bagaglio di conoscenze con cui migliorare il tessuto sociale della montagna stessa.

Con l’impegno di venire di persona a salutere voi e gli studenti tutti, auguro buona scuola a tutti.

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