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“Dieci piccoli film per qualcosa di nascosto”. Racconti di Emanuele Ferrari. Otto – Il vino

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Otto – Il vino

All’inizio bisogna aspettare. Bisogna sempre aspettare se vuoi una cosa buona diceva mio nonno Lelio. Io questa cosa dell’attesa che fa diventare le cose buone l’ho sempre sentita dire da mio padre, che mi ripeteva quello che gli diceva mio nonno, tutte le volte che si metteva a fare il vino. Mio padre ha continuato a fare il vino anche dopo che mio nonno Lelio è morto, ha piantato una vigna come Noè, mentre mio nonno una vigna non l’aveva mai avuta, solo dei filari sparsi nei campi, e alberi maritati con la vite, dei filari per segnare il confine aperto della terra, dei campi.

Mio nonno, diceva mio padre che prima di mettere i grappoli nella mostadora dove venivano pestati con i piedi nudi, li prendeva in mano uno per uno e se li rigirava tra le mani e poi toglieva gli acini che gli parevano brutti o rovinati e poi delicatamente adagiava il grappolo sul fondo di legno o sopra altri grappoli a fare un letto soffice d’uva. Mio padre oggi fa un ottimo lambrusco, di quelli che chiamano casalini, scuro e grosso, con la schiuma corposa che svanisce piano e non sembra neppure fatta d’aria, ma resta appena sulle labbra e nella bocca, come una nebbia spessa. Mio padre dice però che neppure il suo miglior lambrusco della migliore annata è lontanamente paragonabile al vino che faceva mio nonno.

Il vino aspetta nei grappoli, negli acini, diceva mio nonno Lelio.

Aspetta nelle mani che lo raccolgono, aspetta nei piedi che aprono la pelle dell’uva e mescolano il succo. Aspetta nei tini e poi nei mastelli. Aspetta nelle botti che aspettano nelle cantine e sotto le pietre. Aspetta poi nelle damigiane il vino. Le damigiane che mio nonno legava con la rafia per tenerle ferme. Aspetta infine nella bottiglia, che aspetta la luna giusta per accogliere il vino. Se non ci sono tante e piccole e anche lunghe attese le cose buone non vengono, diceva alla fine mio nonno Lelio, appena prima di bere il suo primo bicchiere di vino nuovo dell’anno nuovo, appena prima di aver aspettato un po’, che il vino aspettasse anche lui nel bicchiere.

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