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Un riccio… dispettoso. Presentazione del libro di Gianluca Gualandri alla Pieve di San Vitale

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Come un riccio nelle mutande è titolo che è a dir poco “evocativo” dell’ultima fatica dell’autore carpinetano. Di sicuro  la sensazione non è troppo piacevole: la stessa sensazione è quella che vuole suscitare nei lettori. il “manufatto letterario” verrà presentato in anteprima il 12 ottobre alle ore 17:00 alla Pieve di San Vitale, storica location carpinetana garanzia di emozioni in netto contrasto con ciò che si proverebbe avendo un irto animaletto in mezzo alla biancheria intima.

Adriano Arati (Gazzetta di Reggio) e Chiara Torcianti (Ass. Bailando por la Vida) dialogheranno con “l’artigiano delle parole” Gianluca Gualandri che illustrerà il testo proposto. Ovviamente non è questa la sede per svelare i contenuti delle pagine vergate nel corso degli ultimi 25 anni rubando attimi di tempo alla quotidianità, ma non si può certo tacere sul fatto che l’elaborato prende spunto dalla vita del carpinetano doc. Tra le righe, oltre a elementi di pura fantasia, trovano spazio fatti realmente avvenuti assieme a persone realmente esistite ed esistenti ma soprattutto emozioni e sentimenti realmente provati: della serie “ogni riferimento a persone, cose o fatti davvero accaduti è puramente intenzionale”.

La pungente penna del narratore ritrae un’umanità che combatte, sogna, teme, spera calando i piccoli eroi del quotidiano in situazioni bizzarre e stravaganti ma molto, molto vicine alla vita di ogni giorno di ciascuno di noi. Ed è quindi sfogliando le pagine composte da frasi dure, secche, concrete, che si impara anche a conoscere l’enigmatico e un po’ ombroso Gianluca Gualandri, che alla richiesta di presentarsi riferisce poche e scarne parole.

È uomo d’Appennino, venuto alla luce nell’autunno del ’63, il 30 settembre. Al riguardo così si esprime: “Quasi nessun personaggio famoso ha fatto altrettanto. Evidentemente non è una data che attira un gran che”. Prosegue dicendo che è anche riuscito a laurearsi in Economia e Commercio e a frequentare un Master. Aggiunge che il volumetto fresco di stampa, edito da Europa Edizioni, arriva dopo Storie, storiacce e incubi da dopo sbronza, Fagiani si nasce... lupi si diventa e Aliti di follia. Conclude la conversazione dicendo: “Non ho intenzione di dire nient’altro se non in presenza del mio avvocato.” Saluta e se ne va. Probabilmente sarà più esplicito col pubblico che assisterà alla presentazione del libro.