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Battista non c’è più: ma alla “sua” Casa Cantoniera si festeggiano suoi 100 anni

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“Ritorno in gioco per un giorno alla Casa Cantoniera”: a Casina il ricordo di Battista Caroli in occasione del centenario della nascita esce dalle quattro mura di casa per essere condiviso con la comunità.

Battista Caroli

Giovedì 5 dicembre presso il Centro Comunale Casa Cantoniera Casina, dove, dall’apertura nel 2002, Battista Caroli trascorreva i pomeriggi leggendo i quotidiani locali, giocando a scopone e conversando con gli amici, ci saranno diverse attività in sua memoria: dalle 16 un torneo di scopone a sostegno del Centro di Ascolto di Casina; come premi cesti di prodotti gastronomici di qualità; alle 17 la presentazione del libro “1919” di Paolo Lazzaro Capanni e alle 18.30 un aperitivo cui farà seguito la conclusione del torneo di scopone e la premiazione delle coppie vincitrici con cesti di prodotti di qualità.

Battista Caroli non c’è più, il suo tempo si è fermato a 98 anni, ma la moglie e la figlia hanno scelto di conservare il suo 100° compleanno come giorno di festa. Era nato il 5 dicembre 1919 a Reggio Emilia, uno dei pochi all’epoca a nascere in ospedale con parto cesareo, ultimo di 4 fratelli, al termine di un percorso avventuroso in mezzo alla neve che aveva portato la mamma all’ospedale cittadino da Casa Pazzi di S. Giovanni di Querciola dove la famiglia aveva trovato riparo durante la guerra.

La famiglia Caroli era originaria di Baiso: per nove generazioni aveva abitato lo stesso fondo al Casale con matrimoni all’interno della borgata, poi, il 21 novembre 1881 Giovanni Caroli, carrettiere, nel trasportare un carico di legna, è colpito da un tronco e muore il pomeriggio stesso a 39 anni. La moglie Santa Severi e gli 8 figli si disperdono tra Baiso, S. Donnino, Viano, Casola…

Battista Caroli

L’ultimogenito ha 1 anno soltanto e cresce con la mamma: è Adelmo, il papà di Battista. Giovanissimo tenta la via dell’emigrazione in Svizzera, ma un episodio di razzismo lo convince a tornare e trovare lavoro come mezzadro, mettendo su famiglia con Giovanna Coriani, una compaesana buona e riservata, analfabeta come lui che imparerà a leggere e scrivere nelle trincee della prima guerra mondiale. Dopo qualche anno a S. Donnino di Carpineti, si insedia a Bussina, tra Casina e Carpineti, qui crescono i figli Ettore, Olga, Aldo e Battista. Mentre Ettore emigra a Genova e Olga a Bologna, Aldo e Battista mettono su famiglia a Bussina e continuano la mezzadria fino alla vigilia degli Anni Sessanta quando l’industria ceramica approda anche sui nostri monti.

“Mio papà era una persona comune e perciò stesso straordinaria perché straordinari ci rende la vita - lo ricorda la figlia Giovanna -. Nato alla fine di una guerra e combattente in un’altra; patriota durante la Resistenza e socialista sempre; mezzadro prima e operaio poi, riassume nella propria vita la storia di un secolo. Tra le doti che sentivo riconoscergli primeggiano l’intelligenza e l’onestà, allora mi piace parlare per lui di 'intelligenza morale': sapeva tenere la barra, nella vita di famiglia come in quella della comunità in occasione della sua esperienza amministrativa di presidente dell’Eca (Ente Comunale Assistenza), di consigliere comunale e vicesindaco".

"Le sue scelte - conclude la figlia - andavano oltre l’orizzonte della sua famiglia: mi consola che sia più ampio anche il ricordo. Vorrei ricordare insieme a lui la generazione dei padri che hanno fatto l’Italia. Farà piacere a mia mamma e a me se saremo in tanti giovedì e se la partecipazione al torneo di scopone aiuterà il Centro d’ascolto di Casina a sostenere i momenti di difficoltà in cui molti ancora si trovano”.

Nunzio Ferri in piedi con Battista Caroli ed Eda Rinaldi alla Cantoniera (estate 1917)

1 COMMENT

  1. Grazie di cuore a Giovanna e alla sua mamma per aver pensato alla nostra attività sul territorio in questa ricorrenza importante, con una bella iniziativa che rende omaggio ad una persona speciale quale era Battista. Buon torneo a tutti !

    I volontari del Centro di Ascolto Caritas Casina

    • Firma - I volontari del Centro di Ascolto Caritas Casina