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Avvistato un lupo vicino al fiume Secchia

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Tra la Pietra e il fiume Secchia, è stato immortalato un esemplare i lupo nel primo pomeriggo. Lo scatto è stato fatto da Umberto Gianferrari.

9 COMMENTS

  1. Questo bell’esemplare di lupo mi fa chiedere all’autore dello scatto, da appassionato ed esperto quale egli è di fauna selvatica, se ritiene plausibile la presenza di ibridi tra cane e lupo sul nostro territorio, come sostiene chi attribuisce loro il minor timore verso l’uomo, tanto da farli avvicinare alle case nella attività predatoria, diversamente dal comportamento che avrebbero i veri lupi (una tesi che mi lascia qualche dubbio perché tutte le immagini fotografiche diffuse in questi anni hanno sempre dato l’idea di animali dall’aspetto di lupi, al cento per cento come si usa dire, quanto a sembianze e mantello).

    P.B. 11.12.2019

  2. Gentile sig. Paolo B. , appassionato sì, ma esperto NON sono ?. Mai, nelle decine e decine di Lupi immortalati con le fototrappole, mi è parso di cogliere, contaminazioni del cane. Anche perché, in linea generale,è difficile accoppiarsi con chi è visto principalmente come preda…..Credo sia leggenda quella secondo cui il Lupo ibridato, simil-cane, avrebbe meno paura dell’uomo, quindi più propenso ad attaccare in prossimità delle case…..Così, se ben ricordo, si espresse a Felina ad un corso, anche il dott. W. Reggioni. Lui si che è un esperto e su questo punto, sono d’accordo con lui.

    Umberto

    • Firma - Umberto
  3. Caro Sig. P.B. e caro Umberto, anch’io sono un appassionato, non certo un esperto, ma ho letto molti articoli in materia. L’ibridazione cane-lupo è comprovata in numerosi studi, con percentuali non trascurabili a livello di genotipo (studio del DNA) ma molto spesso non evidente nel fenotipo (aspetto esterno completamente “lupesco”), in quanto nella grande maggioranza dei casi si tratta di ibridazione “antica”, risalente a diverse generazioni precedenti, trattandosi, comunque, di incroci non frequenti, ma che restano con tracce nel DNA per moltissimo tempo. Sul fatto che queste ibridazioni possano influenzare il comportamento del lupo, rendendolo più confidente, ho qualche dubbio. Personalmente penso che il lupo, animale molto intelligente e con capacità notevoli di apprendimento, nelle generazioni recenti abbia smarrito il timore atavico nei confronti dell’uomo perché dall’uomo non è più perseguitato come in passato. Nell’ultimo decennio ho incontrato il lupo numerosissime volte, anche a distanza di poche decine di metri. Non mi sono mai sentito minacciato, ma, parimenti, non ho mai avuto la sensazione che il lupo “si curasse” di me. Semplicemente ha sempre proseguito per la sua strada, con estrema sicurezza. Cordiali saluti

    M.B.

    • Firma - M.B.
  4. Ringrazio Umberto per la sollecita risposta, che mi sembra peraltro completa ed esauriente visto che mette insieme il parere di un esperto, ossia un’opinione che immagino avere basi scientifiche, e l’esperienza, ovvero le decine e decine di immagini rilevate, che non sono di certo un dato privo di valore, anzi, ed è auspicabile che la risposta qui datami risulti convincente pure per i sostenitori della tesi opposta (cioè quella che non sono rari i casi di ibridismo lupo-cane, come ci siamo sentiti dire più di una volta).

    P.B. 13.12.2019

  5. Circa la ibridazione cane-lupo, M.B. ci dice trattarsi di fenomeno “antico”, pur se ne restano a lungo le tracce nel DNA, quasi sempre senza alcuna evidenza nel fenotipo, ossia nell’aspetto esterno, e metto insieme questa “notizia” con un articolo di Redacon del 21.10.2016, dal titolo piuttosto eloquente“Un esaustivo incontro ha fornito tutti i dettagli sulla situazione del lupo in Appennino”, dove si parlava di “ibridi introgressi….. molto spesso indistinguibili dai lupi”, non configurabili quindi come mezzi cani e mezzi lupi.

    Se poi aggiungiamo la nutrita casistica fotografica di cui parla Umberto, che non è una prova o conferma di scarso rilievo, mi chiedo come si potesse procedere nell’individuare gli esemplari sui cui intervenire, quando si parlava abbastanza insistentemente di catturare e sterilizzare i soggetti ibridi, in modo da preservare la purezza genetica del Lupo, un’idea che mi è sembrata circolare abbastanza a lungo, come dicevo, anche se oggigiorno non se ne sente più parlare, quantomeno nei termini di una volta (salvo una mia svista).

    La sensazione poi che non “si curasse di me”, come scrive M.B. circa i suoi numerosissimi incontri col Lupo, e come anche altri mi hanno riferito, depone la sua indifferenza, e non paura, nei confronti degli umani, forse perché non è più perseguitato come in passato, sempre a detta di M.B. – e pure io feci analoga considerazione commentando il predetto articolo del 2016 – il che smentirebbe in qualche modo la tesi secondo cui il lupo non costituisce mai pericolo per l’uomo perché lo teme e lo evita, e ne rifugge la presenza.

    A fronte di quanto capita di leggere ed ascoltare riguardo al Lupo, fatta ovviamente salva la legittimità di ogni opinione in merito, mi sono fatto un’idea molto poco scientifica, ma che non mi sembra del tutto campata in aria, ossia che su questo argomento – visto per l’appunto l’avvenuto cambiamento del contesto, vale a dire le diverse condizioni ambientali, e la differente antropizzazione del territorio, ecc… – occorrerebbe essere un po’ prudenti, guardasi cioè dall’esprimere affermazioni troppo perentorie ed “assolute”.

    P.B. 14.12.2019

    P.B.

    • Firma - P.B.
  6. Buona giornata. C’ è del lupo, ma non del tutto, per lo meno in riferimento alla
    subspecie italica: colore del mantello, forma e dimensione delle orecchie,
    proporzioni, morfologìa. La prova del 9 sarebbe l’ analisi di laboratorio. Naturalmente ci sarà sempre chi ne sa più di me.
    Grazie dell’ attenzione. Angelo

    Angelo

    • Firma - Angelo