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Al Pronto Soccorso di Castelnovo ne’ Monti e alla Croce Verde Alto Appennino: una sola parola “grazie”

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Riceviamo e pubblichiamo

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Croce Verde Alto Appennino

Scrivo solo oggi di un infortunio domestico capitatomi la settimana scorsa, naturalmente non perché io ritenga possa essere di vostro interesse mettervi a parte dei miei piccoli o grandi infortuni, ma perché penso sia giusto rammentare a chi eventualmente se lo fosse scordato (o consideri la cosa scontata) quanto siamo fortunati ad avere nel nostro crinale un servizio h24 di assistenza pubblica (la nostra amata Croce Verde) e un pronto soccorso accogliente ed efficiente.

Vi racconto quindi l'antefatto: la settimana scorsa per l'appunto, si era a martedì, mi reco tutta contenta in palestra a Castelnovo ne' Monti, dopo un intenso (oddio) allenamento di un'oretta circa, mi cambio prendo la macchina e mi dirigo verso casa mia (a Marmoreto).

Li arrivata, era già buio, mi appresto a salire le scale quando, all'improvviso, vengo colta da un'illuminazione e penso "già che ci sono prendo anche un po' di legna così faccio un giro solo".

Devo dire che mai idea fu più azzeccata! Infatti scendo le scale, mi avvicino alla legna tutta bella impilata (merito di mio fratello Maurizio) e naturalmente coperta da un bel telo.

Senza abbandonare lo zaino della palestra e un'altra borsa, mi carico sul braccio sinistro tre/quattro bei "ciocchi" di legna e poi girandomi a mezzo faccio per portare la gamba sinistra avanti ... ecco, se dovessi dirvi dove sono inciampata ..., con sicurezza non saprei stabilirlo, quello che però di certo mi ricordo è  la caduta a peso morto e a faccia in avanti che senza tanto ne quanto ho fatto.

Arrivata a terra, dopo un piccolo rimbalzo (a proposito il suolo è veramente tosto) la prima cosa che ho pensato è stata "mi sono rotta lo zigomo", più altre cose carine che non vi sto a raccontare ...

Per farla breve (sic !) con una mano e senza muovermi, riesco a prendere il cellulare dallo zaino e chiamo mia cugina e il marito (Liliana e Piero volontario della Croce Verde), che naturalmente si precipitano a soccorrermi.

Constatato che ero ancora viva, fanno subito il numero del 118 (Emilia-Romagna pronto soccorso emergenza) che provvede con solerzia ad inviarmi la Croce Verde che ha sede a Busana.

Giunti sul posto l'equipaggio formato da Nando Stefanelli, Franca Moretti e Elia Martini, dopo una prima valutazione delle mie condizioni, in particolare rivolte al mio viso, mi caricano sull'ambulaza e con tutti i riguardi (Nando bravissimo autista) mi portano al pronto soccorso dell'ospedale S. Anna.

Ospedale S. Anna

Qui arrivata vengo accolta con cortesia e un'infermiera (purtroppo non ne conosco il nome) mi informa che mia cugina Monica con il marito Vittorio Sono già arrivati ( io ho tanti parenti).

Il medico di guardia il Dott. Croci dopo essersi accertato delle mie condizioni, decide di farmi fare tac e raggi (perché già che c'ero avevo sbattuto anche ginocchio e spalla).

Viene avvisato il tecnico radiologo Andrea Lodo, in reperibilità a casa, che procede a "passarmi ai raggi x".

Alla fine l'esito è una grande contusione al viso (dovreste vedere che bei colori ho sul volto) ma per fortuna niente di rotto, nonostante la gran botta (è noto che ho la testa dura).

Naturalmente in servizio erano presenti anche gli infermieri del turno di pomeriggio e quelli del turno di notte, che ringrazio infinitamente tanto e con i quali mi scuso perché non conosco i loro nomi.

Riesco a tornare a casa nella stessa serata, avendo fatto tutti gli accertamenti del caso e con la terapia da seguire.

Questa è la fine del racconto (mi vorrete scusare se vi ho ammorbato con i fatti miei) ma ci tenevo molto a ringraziare tutti.

Voglio inoltre aggiungere un'ultima considerazione, fino a 25 anni fa (prima del 1994) non esisteva in montagna un pronto intervento dislocato sul crinale, l'ambulanza arrivava da Castelnovo per tutti.

Non devo certo essere io a farvi notare quanto è grande il nostro territorio, ma grazie alla volontà del Dott. Danilo Manari e insieme a lui un gruppo di amici e conoscenti (sia io che mio padre Mario abbiamo fatto parte del primo gruppo di volontari) viene fondata la Croce Verde Alto Appennino, che da allora soccorre subito tutti quelli chi si sentono male o malissimo. Un grande servizio a tutela di tutti. Insieme al nostro ospedale.

(Ornella Coli)

 

 

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