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Prevalenza Lega in Appennino, analisi della minoranza castelnovese

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Sul fatto che la Lega sia il primo partito in Appennino ci scrivono i consiglieri comunali di minoranza Nadia Vassallo e Alessandro Davoli.

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Ebbene il presidente Bonaccini è stato riconfermato nel suo ruolo di primo macchinista della locomotiva Emilia Romagna. Ciò non mi sorprende affatto, mai ho  pensato che la rete del potere emiliano romagnola cedesse il passo ad un'altra compagine politica, soprattutto di destra. Quello che mi ha sorpreso di questa tornata elettorale è l'espressione del voto sugli Appennini ed in particolare su quello Reggiano che è riuscito ad invertire la direzione di marcia. Un voto netto a favore della Lega non perché la montagna sia razzista, fascionazista come ripetutamente leggiamo, bensì un voto di punizione per chi in questi ultimi 5 anni non ha voluto " ascoltare il grido di dolore " non solo delle mamme ma di molti rappresentanti della nostra comunità: strade, commercio, scuole, sanità, imprese, artigiani, famiglie, anziani. Criticità e allarmi sempre ridotti di importanza, edulcorati perché i panni sporchi si lavano in casa e non vanno mostrati al mondo; non screditiamo il nostro territorio, va tutto bene; non evidenziamo questo problema parliamone tra noi; il punto nascita  chiuso? e vabbè, mettiamolo da una parte e proseguiamo cercando di non perdere altri servizi (cosa per altro disattesa); il commercio è subissato da tasse e in concorrenza sleale con i colossi del web? E che sarà mai, organizziamo eventi e cerchiamo di esserci; le strade sono dissestate? sensi unici alternati; e via di questo passo senza dare risposte concrete e senza dare soluzioni, in un tourbillon di rimpalli di responsabilità tra protagonisti della politica con un occhio di riguardo al capo supremo per non farlo troppo innervosire.
Bene il capo supremo, senza venire, anche lui, a fare campagna elettorale sul nostro Appennino, le sue visite sono state per una inaugurazione e un paio di pranzi, è stato riconfermato. Ha dovuto però ricredersi su alcuni punti di quelli sopra. Ora attendo le sue delibere per rimettere in sesto tutto il dissesto di questa sua precedente politica che tanto ci ha tolto. Non so quale sarà il nuovo (o vecchio?) atteggiamento dei sindaci della nostra montagna. So con certezza che continueremo a vigilare e a denunciare le storture di cui verrò  a conoscenza sia che mi si faccia partecipare o meno ai vari tavoli. Ringrazio  tutti i cittadini della montagna che si sono recati a votare perché solo attraverso questo strumento democratico conquistato a fatica è possibile manifestare il proprio assenso o dissenso nei confronti delle azioni politiche di chi amministra la cosa pubblica . Grazie per essere stati chiari.

(Nadia Vassallo)

 

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Riflessioni su una vittoria e una sconfitta.

Domenica 26 gennaio, durante le elezioni regionali ero al seggio numero 1 di Castelnovo Monti, e assieme a me, in tutti gli undici seggi, i rappresentanti di lista, donne e uomini volontari Lega, oltre a due del M5S; in servizio per assistere elettori e controllare lo svolgimento regolare del voto.

Pochi minuti dopo le 23 di domenica ha fatto capolino al mio seggio, si è affacciato sulla porta il sindaco Enrico Bini, mi ha guardato e ha fatto cenno con il capo. Ho notato sorpreso che era scuro in volto, nonostante il primo "exit poll" appena annunciato a Porta a Porta, favorevole a Bonaccini.

Man mano che le schede venivano lentamente scrutinate, ho compreso perché era così preoccupato. Castelnovo Monti stava mandando un segnale forte e chiaro alla politica regionale.

Non solo l'infame chiusura del reparto maternità, un servizio essenziale e fortemente simbolico per le nostre donne e le nostre famiglie, anche lo svuotamento dell'Ospedale Sant'Anna, ormai ridotto ad un reparto periferico dell'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, l'incuria decennale delle nostre strade e la mancanza di progetti strategici efficaci per contrastare la veloce agonia della nostra comunità.

Sì, Bini era molto scuro in volto, e anche invecchiato, cosi mi è parso, e la sua consapevolezza del disastro del suo partito e delle sue politiche che da cinque anni sta portando avanti come presidente dell'Unione Montana.

La nostra gente montanara ha parlato chiaro. Qui sotto si è espressa con un urlo che chi ci ha governato, chi siede ancora sullo scranno di primo cittadino nei nostri comuni non può ignorare oltre o coprire con un vuoto chiacchiericcio in politichese.

Sindaci della montagna ascoltate la nostra, la vostra gente!

 

- Castelnovo Monti: Lucia Borgonzoni, 3109 voti, 53.23 %; Stefano Bonaccini, voti: 2452, 41.98 % ;

Lega Salvini, voti: 2471, 44,47 %;

Partito Democratico, voti: 1413, 25,43%.

 

- Baiso: Lucia Borgonzoni, 854 voti,  50.06 % Stefano Bonaccini, 764 voti,  44.78 %

Lega Salvini, Voti: 642, 39.63 % ;

Partito Democratico, Voti: 573, 35.37 %

 

- Carpineti: Lucia Borgonzoni, voti: 1167,  50.37 %; Stefano Bonaccini, voti: 1031, 44.50 %

Lega Salvini, Voti: 887, 39.94 % ;

Partito Democratico, Voti: 623, 28.05 %

 

- Casina: Lucia Borgonzoni, voti: 1156, 46.02 % ; Stefano Bonaccini, voti: 1222, 48.64 %

Lega Salvini, voti: 786, 33.32 % ;

Partito Democratico, voti: 725, 30.73 %

 

- Toano: Lucia Borgonzoni, voti: 1317, 58.30 %;  Stefano Bonaccini, voti: 829, 36.70 %

Lega Salvini, Voti: 1017, 47.10 % ;

Partito Democratico, Voti: 531, 24.59 %

 

- Ventasso: Lucia Borgonzoni, voti: 1345, 56.82 % ; Stefano Bonaccini, voti: 924, 39.04 %

Lega Salvini, Voti: 1009, 45.10 % ;

Partito Democratico, Voti: 545, 24.36 %

 

- Vetto: Lucia Borgonzoni, voti: 602, 56.79 % ; Stefano Bonaccini, voti: 428, 40.38 %

Lega Salvini, Voti: 433, 43.3 % ;

Partito Democratico, Voti: 264, 26.4 %

 

- Viano Lucia Borgonzoni, voti: 927, 49.76 %; Stefano Bonaccini, voti: 818, 43.91 %

Lega Salvini, voti: 670, 37.77 % ;

Partito Democratico, voti: 536, 30.21 %

 

- Villa Minozzo: Lucia Borgonzoni, voti: 1149, 55.94 % ; Stefano Bonaccini, voti: 821, 39.97 %

Lega Salvini, voti: 967, 48.99 % ,

Partito Democratico, Voti: 473, 23.96 %

 

La Lega di Salvini ha battuto sonoramente il Partito Democratico.   A Castelnovo Monti Lega al  44,5% contro il PD al 25,43%, a Toano Lega al  47% contro il PD al 24.59 %, a Ventasso Lega al 45% contro PD 24,3% e a Villa Minozzo Lega al 48,99% contro il PD al 23.96 %.

In otto comuni su nove, sola eccezione Casina, Lucia Borgonzoni ha vinto su Stefano Bonaccini con ampio margine. Quel che è mancato è stata la città di Reggio e la Bassa, con l'esclusione di Boretto e Brescello.

Per la montagna reggiana una vittoria della Lega e del centro destra, sul PD e il centro sinistra, ma anche una sconfitta poiché non ha eletto nessun consigliere montano, che, nonostante l'ottimo risultato, 3.080 preferenze, poteva essere la competente e tosta Cinzia Rubertelli, originaria di Villa Minozzo.

Bravo a Gabriele Delmonte, rieletto consigliere regionale. Lui, che è di Montecchio, si è speso da anni a favore dell'Appennino, sostenendo la lotta per la riapertura del reparto maternità dell'Ospedale Sant'Anna, a fianco delle Cicogne di Montagna e del comitato Dinamo, per il ripristino dei servizi ospedalieri, tagliati dalla giunta Bonaccini con l'ignobile appoggio degli amministratori della montagna. Delmonte si è occupato anche della nostra agricoltura, della viabilità precaria e del progetto strategico della Diga di Vetto, il cui indiscusso padre nobile è il tenace ramisetano. Lino Franzini, (a lui mancò la fortuna non il valore!).

A Gabriele Delmonte, idealmente conferisco la cittadinanza onoraria della montagna reggiana, con la speranza che in regione ancora combatta determinato per noi.

Grazie a tutti i 3.109 elettori di Castelnovo Monti e agli 11.626 di tutto l'Appennino, sono fiero di voi! Grazie anche a nome di Matteo Salvini e di Lucia Borgonzoni.

 

(Alessandro Raniero Davoli, consigliere comunale, capogruppo Castelnovo Libera, consigliere Unione Montana dei comuni dell'Appennino reggiano)

16 COMMENTS

  1. Siccome i sindaci rappresentano o almeno dovrebbero rappresentare tutti i cittadini dei loro comuni, speriamo che tengano conto anche delle loro volontà e non continuino a guardare, per consolarsi, solo i risultati elettorali che provengono da lontano. Sento da parte di sindaci e di appartenenti alla sinistra locale molti rallegramenti per la vittoria di Bonacini, sarebbe meglio dire per lo scampato pericolo, però, finita la festa, invito tutti a porre, democraticamente, l’attenzione sull’espressione di voto dei nostri territori, sulla volontà espressa da coloro che chiedono di cambiare. La scelta dei sindaci può essere tra il rappresentare davvero i montanari, oppure continuare a supportare diligentemente politiche regionali come quelle che conosciamo. Vedremo presto quale sarà la loro scelta, se staranno con la loro gente o come sempre, col partito.

    Antonio D. Manini

    • Firma - Antonio D. Manini
  2. Quali sono le azioni concrete che hanno fatto i 2 eletti reggiani della Lega in consiglio regionale per la nostra montagna ? E soprattutto che effetti hanno avuto ?
    Per azioni si intendono fatti non solo presenza ad avvenimenti (vedi comizio di Salvini in piazza Martiri ) o filmati di frane/ dissesti stradali ecc.

    IC

    • Firma - IC
  3. Bini ha sicuramente dei buoni motivi per essere “scuro in viso”. È una chiara indicazione che i Montanari non sono contenti di come il PD li ha trattati. Ma questa non è una sorpresa. A parere dello scrivente è la pura e cruda verità.

    MA

    • Firma - MA
  4. Davoli ascolti gli elettori.
    Alle amministrative dello scorso anno lei ha avuto il 22,1 % dei voti, e la lega alle europee il 41,31%.
    Bini il 60,6% dei voti alle amministrative a fronte di 27,67 % del PD alle europee.
    Nel comune di castelnovo (fonte il sole 24 ore).
    Il voto non è come la mozzarella che scade in un paio di giorni.
    La lega raccoglie voti solo quando la competizione è a livello nazionale, come ha cercato di fare salvini in quest’ultima tornata. A livello locale (lei e la borgonzoni) non avete abbastanza appeal evidentemente.

    AG

    • Firma - AG
  5. Il PD (Partito della Deflazione) rappresentato in Regione dal neoconfermato Bonaccini, è il principale sostenitore in Italia delle politiche di austerità propugnate dall’Unione Europea, come pure delle politiche di immigrazione virtualmente illimitate. Austerità significa taglio dei salari e dei servizi pubblici (scuola, sanità, sicurezza, pensioni). Le politiche di austerità e di immigrazione sono la conseguenza del liberismo internazionale globalizzato, a favore dei profitti e contro i lavoratori dipendenti (ivi compresi i lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e i liberi professionisti, cioè tutti quelli che non vivono di profitti finanziari ma del proprio lavoro). È del tutto evidente che queste politiche vanno contro gli interessi della maggioranza dei cittadini; dunque, ogni passo in avanti di queste scelte politiche viene di fatto approvato ‘al riparo del processo elettorale’, come acutamente osservava il senatore Monti. Di solito, si procede con un ‘fate presto!’ o un ‘non c’è alternativa’ oppure un ‘ce lo chiede l’Europa’. Per ritardare il più possibile l’impatto con gli elettori, questi vengono divisi in elettori di serie A e di serie B; quelli di serie B (detti anche ‘residenti delle aree interne’) sono quelli sacrificabili. È evidente che la popolosa (e ricca) Pianura è un serbatoio di voti non sacrificabili – ma arriverà prima o poi la crisi anche anche lì. Quindi i tagli necessari alle politiche di austerità si fanno dove i voti sono sacrificabili (cioè pochi – contiamo i numeri dei montanari, al di là delle percentuali). I risultati si vedono, li vediamo ogni giorno, e le recenti elezioni li confermano.

    G.P.U.

    • Firma - G.P.U.
  6. Quello che i leghisti sarebbero razzisti, fascisti, nazisti e altri isti, è una cosa vergognosa per chi lo dice. Se proprio vogliamo dire la verità le uniche aggressioni a gazebo si sono avute da frange di sinistra, vergognosi poi certi commenti per la scelta di campo da parte di Sinise Mihailovic. Del resto l’unica volta che ci fu uno speronamento di una nave di migranti (Kater i Rades) con decine di morti, avvenne con un governo di centro sinistra. Viene da dire: da che pulpito.

    periperi

    • Firma - periperi
    • Per favore basta propaganda e fake news (segno distintivo della bestia propagandistica della lega), gli eccessi e le aggressioni sono avvenute numerose anche ad attivisti pro Bonaccini a causa anche della tensione creatasi ritengo. Ma non dimentichiamo purtroppo i troppi gesti vergognosi che si sono visti e che ancora vediamo (anche nel giorno della memoria) con svastiche disegnate, scritte ingiuriose alle porte di persone ebraiche, offese alla Segre, stadi pieni di simboli fascisti e nazisti ect ect. o anche quello e’ opera della sinistra ?! X quanto riguarda il contesto dobbiamo prendere atto che, il commercio come lo abbiamo conosciuto sino ad ora e’ finito. Il commercio on line e’ il presente. Si deve pensare a come trasformare le attuali attivita’ e renderle ancora appetibili. Conclude ritenendo la viabita’ il punto su cui si debba puntare per il futuro della montagna

      Stalingrado

      • Firma - Stalingrado
      • Le svastiche sono manifestazioni di stupidità alla pari di certe falci e martello. Ma la lega cosa c’entra? Nessun commento invece sulla nave speronata in adriatico? Fosse successo per direttive di Salvini… Io potrei anche non essere intimamente leghista, ma di fronte a certa ipocrisia e al tentativo reiterato di usare la magistratura a fini politici … Ma del resto anche Dante fu condannato a morte per baratteria.

        periperi

        • Firma - periperi
  7. Ma veramente qualcuno è stupito del risultato in appennino? Siamo seri. Scommettere un centesimo sulla vittoria del PD in appennino sarebbe stato da folli. Quello che però faccio fatica a comprendere, è la posizione di Nadia Vassallo. Non tanto sui contenuti, per la quale dimostra coerenza, ma sui toni. Sbattere la porta difficilmente porta buoni frutti. Mi sarei aspettato un’analisi più pacata, un complimento ai vincitori ed un invito a collaborare. Sinceramente, se io fossi dall’altra parte, leggendo quanto scrive, prima di sedermi ad un tavolo a “trattare” con lei, ci penserei 10.000 volte e probabilmente lo farei solo per educazione. Per ottenere risultati si dovrebbe anche comunicare in modo positivo. Poi ognuno costruisce la sua leader come meglio crede. C’è addirittura chi va a suonare ai citofoni.

    Alessandro Torri Giorgi

    • Firma - Alessandro Torri Giorgi
    • Premettendo che che i vincitori non sono una novità politica, anzi, sono elementi ben conosciuti dai comitati, pertanto faccio notare che è bene cercare di collaborare con coloro che vogliono collaborare e che ci si siede ai tavoli se si è invitati a tutti i tavoli e non solo a quelli che fanno comodo, sinora non è stato così. Personalmente riconosco onore a chi ha il coraggio di dire ciò che pensa e che di ruffiani e di arrivisti ce ne sono anche troppi.

      Antonio D. Manini

      • Firma - Antonio D. Manini
    • Gentile Alessandro, lei da molto tempo ne ha fatto una questione personale contro le Cicogne e contro Nadia in particolare, entrambi colpevoli di non essere allineati al Partito, al Presidente, al sindaco, alla chiusura del punto nascite. E’ legittimo il suo comportamento, anche perché non è maleducato. Però, questo suo essere schierato a difesa di tutti i suoi valori, non le consente di capire le ragioni dell’altro, che sia Nadia o un qualsiasi altro pensiero critico. Chi conosce la vicenda sa che Nadia da oltre due anni deve anche sopportare la difficile situazione di esclusione che le è stata fatta proprio perché pensiero critico e quando si è presentata alle elezioni con una lista civica e quindi non organica ad alcun partito si è squarciato il cielo. Purtroppo tutto questo è dovuto alla mancanza di allenamento al vantaggio più importante della democrazia: l’alternanza. In un certo senso chi comanda si ritiene l’unico veramente legittimato a farlo perché gli altri son tutti difettosi. Che dire… oggi c’è l’impegno dichiarato di Bonaccini a riaprire, lo farà, ci ingannerà? Lo sapremo presto, di certo questo è frutto del lavoro di cinque anni per il punto nascita, col sole e con la neve. Pensi che esattamente 12 mesi fa le Cicogne vennero brutalizzate dalla stampa, dai 5 Stelle e addirittura dal vignettista di TuttoMontagna perché andarono da Bonaccini con il vestito buono e le scarpe lucide per aprire nuovi spazi con la ragionevolezza… Ogni giorno ha la sua croce.

      Gianni Marconi

  8. Si trattava di elezioni regionali ma con valenza a livello politico nazionale, considerato il ruolo importante dell’Emilia Romagna ; tuttavia sono state considerate da molti con valenza locale di tipo provinciale o comunale. In altre parole chi ha votato il movimento leghista ha compreso di aver avallato a livello nazionale un partito il cui leader ignora i principi dello stato di diritto (vedi citofono)? Ed inoltre movimenti che si dichiarano a favore della donna promuovono un partito la cui candidata (donna )è sempre stata oscurata e messa in secondo piano dal suo leader, che ha addirittura fatto interi comizi al suo posto sostituendosi a lei?

    IC

    • Firma - IC
  9. Mi scusi se mi intrometto sig. periperi , ma quando lei dice… la lega cosa c’entra? L’accordo elettorale fatto da Salvini con Casapound? Non mi venga a dire che Casapound non è fascista …
    Scusi tanto per l’intrusione

    Massimo Carpineti

    • Firma - Massimo Carpineti
    • Trovo abbastanza stucchevole parlare di queste cose, con i problemi che ha l’italia oggi, ma qualcuno non sa parlare d’altro e allora si getta su questo, pazienza. Comunque, leggo sull’Avvenire:

      “Il rapporto Eurispes riserva qualche sorpresa riguardo alla colorazione politica di chi nega l’Olocausto. «La credenza che la Shoah non abbia mai avuto luogo – si legge – vede il picco di intervistati “molto” d’accordo tra chi si riconosce politicamente nel Movimento 5 Stelle (8,2%), concordi complessivamente nel 18,2% dei casi; la più alta percentuale di soggetti concordi (abbastanza o molto) si registra però tra gli elettori di centrosinistra (23,5%). I revisionisti risultano più numerosi della media a sinistra – per il 23,3% l’Olocausto degli ebrei è avvenuto realmente, ma ha prodotto meno vittime di quanto si afferma di solito – ed al centro (23%), meno a destra (8,8%)».

      Non voglio commentare questi dati.
      Salvini fece male ad avere un abboiccamento con casapound? Sì. ma la cosa finì li. Faccio comunque notare che Casapound è sempre stata ammessa a presentare proprie liste, cosa se ne deduce? che non è fascista? Non lo so. Io comunque non ho nessuna simpatia per quel movimento e penso che la shoa causò 6 milioni di morti ebrei e il nazismo 21 milioni di morti tra i russi (solo per citare due numeri).
      il fascismo di oggi comunque è altro: ad esempio abbiamo (e al governo allora non vi era Salvini) appoggiato il golpe in Ucraina finanziato da Soros, Cia e compagnia bella, e portato avanti materialmente da Pravij Sector, cioè i neonazisti ucraini.
      questo solo per dire che è meglio lasciar stare certe cose perchè ve ne sarebbe per tutti. Quel fascismo è morto, io starei attento ad altre forme di fascismo. E su quelle non mi trovo d’accordo con nessuno tra coloro che stanno in parlamento. Hasta siempre.

      periperi

      • Firma - periperi