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Anno dantesco, a Reggio si parte nel ricordo del Purgatorio e della Pietra di Bismantova

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Nell’ambito e in preparazione all’anno dantesco 2021 – settimo centenario della morte di Dante Alighieri - si colloca un’importante iniziativa promossa dalla Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi – Sezione di Reggio Emilia, in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Emilia e Guastalla e la Società Reggiana di Studi Storici.

Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 11.00, presso la sala conferenze del convento della Ghiara (corso Garibaldi 44 – Reggio Emilia), il professor Giulio Ferroni, docente emerito della Sapienza di Roma e autore di approfonditi studi e volumi sulla letteratura italiana, terrà un incontro sul tema “L’Italia di Dante”.

Seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso,l’ autore compirà un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane: una mappa del nostro Paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia. L’incontro con tanta bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l’attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere. Da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, si seguono con Dante i diversi volti di questo paese “dove ’l sì suona”, “serva Italia”, “bel paese”, “giardin dell’impero”: un percorso attraverso la storia, l’arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.

Attenzione particolare sarà riservata anche al territorio reggiano: infatti Dante nel canto IV del “Purgatorio” ricorda la Pietra di Bismantova e nel successivo canto XVI cita Guido da Castello.

Dante è stato oggetto di accurati studi da parte dei soci della Sezione di Reggio Emilia della Deputazione, tra cui mons. Leone Tondelli. Inoltre nell'ottobre

1965 la Deputazione promosse il Convegno di studi “Reggio ai tempi di Dante” in occasione del settimo centenario della nascita del Poeta.

Nel 1921, in occasione del sesto centenario della morte del Poeta, il Comune di Reggio Emilia pose sulla facciata di un’abitazione dell’allora via del Cavalletto – oggi via Guido da Castello – una lapide per ricordare il luogo in cui sorgeva la casa dell’illustre reggiano citato da Dante. Nel 1922 su proposta della Deputazione Reggiana via del Cavalletto venne intitolata a Guido da Castello.

L’incontro di sabato 22 febbraio sarà introdotto da Giuseppe Adriano Rossi, presidente della Sezione di Reggio Emilia della Deputazione di Storia Patria; Franco Ferrari curerà la lettura di alcuni testi tratti dal volume di Giulio Ferroni “L’Italia di Dante”, edito da La Nave di Teseo.

 

Nella foto: la lapide di via Guido da Castello

Nella foto: Giacomo B. Zambelli, Dante Alighieri

Nella foto: La Pietra di Bismantova