Home Cronaca Anche domenica 8 marzo sono sospese le messe con presenza dei fedeli

Anche domenica 8 marzo sono sospese le messe con presenza dei fedeli

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I Vescovi della Regione riuniti a Bologna hanno deliberato la sospensione anche per domenica 8 marzo della celebrazione della Eucarestia con la presenza dei fedeli. La Diocesi di Reggio Emilia invita a seguire le celebrazioni in televisione secondo tempi e orari di cui al comunicato che segue.

Ricordiamo anche che su RADIONOVA è possibile seguire la Santa Messa in diretta alle ore 10.

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Nel rispetto delle disposizioni comunicate in data odierna dai Vescovi dell’Emilia-Romagna a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla informa che domenica 8 marzo 2020 i fedeli che lo desiderano avranno la possibilità di seguire in diretta due Celebrazioni eucaristiche:

  • alle 10.30, su Teletricolore (canale 10 del digitale terrestre) e in live streaming sul canale YouTube diocesano “La Libertà Tv” (raggiungibile anche dal sito web diocesi.re.it) e sulla pagina Facebook de “La Libertà” (giornale diocesano), la Messa presieduta nella cappella del Vescovado dal Vescovo stesso;
  • alle 18, su Telereggio (canale 14 del digitale terrestre), la Messa presieduta nella Cattedrale di Reggio Emilia dal Vicario generale della Diocesi monsignor Alberto Nicelli.

Si intende dare in questo modo al maggior numero di persone la possibilità di raccogliersi in preghiera, rimanendo nella propria abitazione, per partecipare alla liturgia festiva.

La Diocesi, tramite il suo Centro per le Comunicazioni sociali, trasmetterà inoltre in live streaming sul canale YouTube diocesano “La Libertà Tv” (raggiungibile anche dal sito web www.diocesi.re.it) e sulla pagina Facebook de “La Libertà” (giornale diocesano) anche la santa Messa feriale, da lunedì 9 a venerdì 13 marzo, che sarà celebrata alle ore 8.30 nella cappella del Vescovado dai Canonici della Cattedrale.

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IL VESCOVO CAMISASCA INVIA AI FEDELI LA LETTERA CHE SEGUE

 Cari fedeli della nostra Chiesa di Reggio Emilia - Guastalla,

sento la necessità di accompagnare la Nota dei Vescovi dell’Emilia Romagna, che viene diffusa oggi, in merito alle attenzioni da avere a causa della diffusione del Corona Virus, con questa mia lettera, che si aggiunge a quella che già vi ho scritto in data 24 febbraio 2020.

La decisione di sospendere la celebrazione pubblica della Santa Messa, sia nei giorni festivi che in quelli feriali, sino al 14 marzo p.v., è una decisione grave che noi Vescovi abbiamo preso dopo una lunga e approfondita riflessione e preghiera.

Tutti sappiamo l’importanza centrale della celebrazione eucaristica festiva, e anche feriale, nella vita della Chiesa e delle nostre comunità, grandi e piccole che siano.

Negli anni scorsi siamo ritornati più volte su questo tema. Ricordate l’espressione dei martiri africani dei primi secoli della Chiesa: sine domenico non possumus (non possiamo vivere senza la celebrazione domenicale). Di recente ho scritto per voi una Lettera Pastorale proprio su questi temi. Perché allora arrivare a una conclusione così forte, quando ancora rimangono aperti altri luoghi di ritrovo (anche se l’orientamento generale mi sembra andare verso una progressiva chiusura)?

Perché nessuno di noi, Pastori del Popolo di Dio, può assumersi la responsabilità di una possibile diffusione del contagio, pur in presenza di tante precauzioni che abbiamo raccomandato. Non si tratta soltanto di difendere noi stessi (molti martiri hanno affrontato anche la morte pur di accedere alla celebrazione eucaristica e alla Comunione). Dobbiamo assumerci la responsabilità di ridurre al minimo le occasioni di contagio. Il nostro radunarci potrebbe essere occasione di contagio, che potrebbe infettare poi anche coloro che non partecipano alle nostre celebrazioni. Riconoscere questo nostro dovere per il bene pubblico, non è soltanto obbedienza a una raccomandazione dello Stato, ma è fondamentalmente un atto di carità verso tutti i nostri fratelli. Molto dipende da come noi vivremo e aiuteremo a vivere questo tempo di digiuno eucaristico.

Raccomando perciò che la Domenica preveda sempre un momento di preghiera: è possibile assistere, attraverso la radio e la televisione, alla celebrazione eucaristica, purché questo avvenga con spirito di vera pietà e di silenziosa partecipazione. Possiamo raccoglierci con i famigliari per la recita del Santo Rosario, per la lettura e la meditazione del Vangelo del giorno. Con la nostra preghiera sosteniamo così i nostri fratelli malati, le loro famiglie, l’enorme sacrificio dei medici e degli operatori sanitari, il perseverare della speranza in ore così drammatiche per l’economia del Paese. Auspico che, soprattutto durante la Santa Quaresima, la preghiera avvenga anche durante i giorni feriali, attraverso la Via Crucis, la meditazione delle pagine evangeliche che raccontano la Passione e la Resurrezione di Gesù, e l’invocazione a Maria, Madre della Chiesa e Salute degli Infermi.

Questo tempo può essere perciò un tempo di distrazione, ansia, paura, oppure di rinascita, raccoglimento, carità operosa. Un tempo anche di revisione dei nostri stili di vita, di riscoperta delle relazioni più prossime, in particolare quelle con i figli e i nipoti.

Non manchi in nessuna casa il pensiero confidente alla Provvidenza di Dio e all’intercessione dei Santi.

Su tutti voi, in particolare su coloro che sono soli, anziani, malati, il mio affetto e la mia benedizione.

+ Massimo Camisasca

Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla

 

6 COMMENTS

  1. L’apostasia dilaga.
    Anche quelli che dovrebbero essre i nostri Pastori, dimostrano più di non credere alla potenza salvifica della S.Messa che per secoli ci ha salvato da tutti i morbi.
    Possano essi ravvedersi e nostro Signore perdonarli.

    esule in Patria

    • Firma - esule in Patria
  2. il signore ci vuole molto bene e non credo che sia offeso di non essere celebrato in queste difficili domeniche, resta comunque il dono della fede e se vogliamo possiamo sempre pregarlo e rendergli grazie dalle nostre case, la s messa manca anche a me, per uscire da questa brutta situazione serve l’impegno di tutti, e presto potremo ricelebrare con gioia tutti insieme la s.messa, aiutati che il ciel ti aiuta.

    anonimo

    • Firma - anonimo