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Coronavirus: il sindaco Enrico Bini mette in quarantena un senzatetto per proteggerlo

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Enrico Bini. Foto: Benito Vanicelli

Per la prima volta dopo 4 anni, dorme sotto un tetto”. Non poteva rispettare la prescrizione di rimanere a casa per evitare il diffondersi del Coronavirus perché, essendo un senzatetto, una casa non ce l'ha. E così, per dotarlo di un tetto provvisorio ed evitare che restasse a vagabondare in giro ed entrasse a contatto con altra gente, con il rischio di contrarre il virus lui stesso e poi diffonderlo a sua volta, il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza di quarantena. A Robert, senzatetto ‘per vocazione’, di origine liberiana, è stato dato un appartamento che l’amministrazione comunale aveva a disposizione e dove vivrà per i prossimi 15 giorni.

A Castelnovo abbiamo intensificato i controlli con i carabinieri – precisa Bini –, i quali hanno fermato tutte le corriere, per verificare le motivazioni delle persone che si spostano. Su una di esse hanno trovato Robert che aveva intenzione di andare a Bologna, come aveva fatto anche ieri (giovedì, ndr). L’abbiamo fatto scendere e abbiamo cercato di trovare una soluzione per fermarlo, perché insisteva dicendo che doveva andare a Bologna. Quindi, per far sì che non vagabondasse in giro, siccome una casa non ce l’ha, l’abbiamo messo in quarantena in una appartamento libero, dove starà per 15 giorni. Il nostro obiettivo era fermarlo: ha bisogno di essere tenuto lì e accudito, se no se ne va tutti i giorni da Castelnovo a Bologna, in corriera e treno. La quarantena era l’unica soluzione”.

Al senzatetto sono stati fatti subito i primi accertamenti. “Non ha febbre né altri sintomi – sottolinea il sindaco –. Questa sera (ieri, ndr), per la prima volta dorme sotto un tetto. Il riscaldamento è acceso, gli abbiamo portato da mangiare, e continueremo a portargli i pasti, e a prenderci cura di lui, controllando che non compaiano sintomi del virus, per tutto il periodo”.

Da quattro anni Robert dorme vicino alla Coop. “Lo seguo da un bel po’ di tempo – rivela Bini –, lui è residente a Reggio, è cristiano, molto credente, suo padre, nel suo paese d’origine, è un predicatore. Robert lavorava a Reggio, ma dice di essere stato chiamato dal Signore per predicare: si è licenziato, ha lasciato la sua casa ed è venuto a Castelnovo, scegliendo di vivere all’aperto. Fa il predicatore, è sempre ben vestito, non sappiamo dove vada a prendersi cura di sé, non disturba nessuno, non chiede elemosina, diversi cittadini gli portano da mangiare. Da 4 anni stiamo cercando di convincerlo a trovargli una sistemazione diversa”.

Ottimo fare controlli – commenta il consigliere Alerssandro Raniero Davoli –, condivido l’intervento a favore del cittadino extracomunitario ‘R.’ per la salute di tutti”.

(Giuliana Sciaboni per il Resto del Carlino – Reggio Emilia)