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Onda della Pietra, come lo sport reagisce all’emergenza Coronavirus

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Tra coloro che sono colpiti dalla chiusura obbligata a causa dell’emergenza Covid-19 ci sono anche i lavoratori, abbonati, istruttori e tutti coloro che frequentano abitualmente l’Onda della Pietra, il centro benessere e sportivo di Castelnovo ne’ Monti.

Dopo aver festeggiato lo scorso dicembre i 10 anni dall’apertura, la chiusura totale dell’attività è stata un fulmine a ciel sereno. Ripartire sarà difficile, ma la voglia è tanta. Ne parliamo con il direttore della struttura Roberto Zanini.

Per contrastare il Corona Virus avete dovuto chiudere l’intero centro benessere. Come avete vissuto questo difficile momento?

Subito non eravamo consapevoli della situazione, poi piano piano ci siamo dovuti rendere conto che queste misure erano necessarie. Ovviamente il pensiero è andato ai nostri clienti e a tutti i ragazzi che lavorano all’Onda, che sono veramente tanti.

Dopo più di tre settimane di stop come cercate di mantenere i contatti con i vostri abbonati?

Abbiamo mantenuto i contatti cercando di comunicare la situazione con messaggi WhatsApp.

Avete pensato a qualche attività da poter fare a distanza tramite video e tutorial?

Da subito abbiamo attivato sulla nostra pagina facebook corsi on-line. Due appuntamenti giornalieri, il primo alle ore 10 del mattino e il secondo alle ore 18 del pomeriggio. Devo veramente ringraziare tutti i ragazzi che ci hanno lavorato e realizzato i video. Un ringraziamento particolare alle istruttrici Eleonora Gussetti e Francesca Russo che hanno coordinato il tutto.

I vostri dipendenti e istruttori come stanno reagendo?

Siamo tutti molto preoccupati: con la struttura chiusa non ci sono flussi di cassa e purtroppo ci sono almeno 50 persone che lavorano, mangiano e vivono con l’Onda.

Quando la quarantena sarà finita pensi che tornerà tutto come prima o si dovrà pensare a corsi a numero chiuso per limitare l’affollamento?

Credo che tutto dipenderà molto dalla scoperta di un vaccino e non sapendo quando sarà disponibile penso che la ripresa dovrà essere graduale. Il nostro software di gestione ingressi è già predisposto per gestire e limitare il numero degli ingressi e addirittura anche la durata temporale di ogni singolo ingresso. Penso quindi che con un po’ di buona volontà, da parte dei nostri abbonati, potremo gestire al meglio e in sicurezza la normale attività futura.

Dal punto di vista economico quanto sarà dura ripartire? Avrete bisogno d’aiuti da parte delle istituzioni?

Messa in sicurezza la salute, che è la cosa più importante, la parte economica sarà la vera nota dolente. I nostri bilanci sono pubblici per cui ora dirò cose che possono sembrare esagerate ma che tutti possono verificare. Per costruire Onda nel 2009 è stato acceso un mutuo che prevedeva una rata annuale (suddivisa in rate mensili) di circa € 200.000, una cifra veramente grossa. In questi 10 anni abbiamo sempre onorato il nostro debito e pagato dipendenti e fornitori (grazie ad una gestione oculata e grazie ai nostri abbonati che hanno sempre avuto fiducia in noi), ovviamente i nostri bilanci sono sempre stati chiusi a sostanziale pareggio, cosa che non ci ha permesso di capitalizzare. Una capitalizzazione oggi ci permetterebbe di guardare al futuro con più tranquillità. Ma non è cosi’ per cui sappiamo che dovremo lottare ancora per 2 anni per raggiungere l’agognato  break even point. Pertanto il momento è veramente difficile e il rischio per l’azienda dal punto di vista economico è altissimo.

Vedere palestre e piscine chiuse fa soffrire, dal tuo punto di vista misure così estreme erano necessarie?

Vista l’ecatombe di persone penso che purtroppo si sarebbe dovuto chiudere anche prima, ma del senno di poi sono piene le fosse.

State pensando a come comportarvi con i vostri abbonati e corsisti che si sono visti sospendere i corsi per oltre un mese?

Come dicevo il nostro software sta già lavorando e gli abbonamenti slitteranno automaticamente in avanti del periodo di chiusura. Per tutto il resto, nel limite del possibile, cercheremo di adottare compensazioni per tutti. Chi investe nell’Onda non perde i soldi e soprattutto investe nel territorio. Onda non è solo una macchina economica, è soprattutto attenzione alle persone, attenzione ai più deboli e questo ci piacerebbe non venisse mai a meno.

Quale messaggio vorresti mandare?

Al popolo della Montagna manderei questo messaggio condiviso virtualmente con tutti i ragazzi che lavorano all’Onda. Penso con orgoglio che se non ci fosse Onda bisognerebbe inventarla e se non ci fosse sarebbe un enorme impoverimento del nostro territorio (come tutte le altre attività). Quando tutto ripartirà stiamo vicini alla Montagna, compriamo in Montagna. E’ necessario capire che possiamo contare solo su di noi e saremo noi stessi gli autori del nostro futuro!

2 COMMENTS

  1. L’Onda della Pietra è come fosse la mia seconda casa, mi ha permesso in questi 10 anni di nuotare per migliaia di km, personalmente ritengo doveroso, anche se possano passare mesi prima della riapertura, non pretendere (almeno da parte mia) nessun rimborso e nessun recupero da parte della splendida gestione. Questo quello che farò io per dare un minimo aiuto alla ripresa di questa importante struttura…. Spero che qualcuno condivida e imiti la mia decisione.

    Colombani Gabriele

    Gabriele Colombani

    • Firma - Gabriele Colombani