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Ricordo di suor Maria Rosa dell’Apparizione di Lourdes, Carmelitana Minore della Carità

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Carissimi tutti,

mentre arrivava la neve, nelle prime ore del mattino del 26 marzo, suor Rosa, la più anziana tra le Carmelitane Minori della Carità, si è serenamente addormentata nel Signore, in compagnia della Santa Vergine.

Negli ultimi giorni aveva avuto febbre e questo l'ha ulteriormente indebolita.

Ieri sera come sempre ha pregato da sola, prima di addormentarsi, a voce alta e poi si è affidata per sempre.

Donna "grintosa", con un carattere forte ma nello stesso tempo dolce e materna, ha vissuto tanta parte della sua vita in questa Casa, condividendo gioie e dolori con tanti Sassolesi. E' l'anno del settantesimo per la Casa della Carità di Sassuolo e l'anno del Capitolo per la Congregazione Mariana: suor Rosa che è stata capace di scelte coraggiose e lungimiranti e di grande fede ci aiuti a essere testimoni luminosi per il mondo piccolo e grande che ci circonda.

Sarà sepolta nel cimitero di Fontanaluccia, dove si trovano diverse altre Sorelle Carmelitane Minori. Chiediamo una preghiera di consolazione anche per tutti noi, noi tutti della Casa di Sassuolo

 Con queste parole la comunità della Casa della Carità“ La Visitazione” di Sassuolo ha annunciato la partenza di suor Maria Rosa dell’Apparizione di Lourdes, Fiorita Castagnetti, di 95 anni; era nata a Quattro Castella nel 1924 e si era poi trasferita con i suoi a Bibbiano.

Era entrata nella Famiglia delle Case della Carità arrivando a Fontanaluccia nel 1956 e aveva fatto la professione solenne il 22 agosto 1964.

Se ne è andata il giorno dopo la solennità dell’Annunciazione del Signore; dalle parole e dall’esempio luminoso di Maria, Vergine e Madre, amata come compagna del suo lungo viaggio, si è lasciata sempre attrarre per cercare il volto del Figlio e per seguirlo.

“Eccomi sono la serva del Signore”

Con dedizione, energia e generosità suor Rosa ha risposto alle diverse chiamate a servire il Signore e i Poveri in tanti luoghi dove è stata mandata: nel 1958 ha iniziato con suor Giuseppina la presenza alla Casa di riposo di Montecchio; nei primi anni 60 è stata a Felina nella “Casa nostra” dove don Artemio Zanni accoglieva bambini orfani e famiglie povere. Ha aperto la Casa della Carità a Fosdondo di Correggio; ha quindi trascorso alcuni anni alla Casa di Riposo dello Spettacolo viaggiante coi Servi della Chiesa a Scandicci (Firenze). Poi ha continuato il suo servizio a Cella, Gaiano, Cagnola e soprattutto a Sassuolo in diverse riprese, accompagnando il trasferimento della Casa da viale della Pace a viale Cimarosa aiutata da don Ercole Magnani e col sostegno dell’ing. Pietro Marazzi.

A metà degli anni 90 è stata mandata con suor Roberta in Vescovado a Piacenza con mons. Luciano Monari all’inizio del suo ministero episcopale.

“Fate quello che vi dirà

Custodiva un dialogo confidente col Signore; suor Rosa nutriva quotidianamente la sua fede con la Parola di Dio, con una preghiera silenziosa in Cappella ma le piaceva anche una lode fatta a voce alta, con la fedeltà alla Liturgia delle Ore e all’Adorazione Eucaristica. Dal suo nome e dai tanti pellegrinaggi con l’Unitalsi a Lourdes ha coltivato una vera passione per il Santo Rosario che animava tutte le mattine con gli ospiti. Cercava le tracce della presenza di Dio nella storia, era attenta all’attualità, amava leggere il quotidiano e restare aggiornata su quanto accadeva vicino e lontano.

 “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

Pur essendo una donna dal carattere forte, ‘una comandante’, era chiaro per lei che il Padrone di Casa era il Signore e che a Lui andava reso un regale servizio nei suoi amici prediletti, i più piccoli e poveri. Nello scommettere sulla forza della debolezza, tra le tante scelte profetiche si è lasciata provocare da don Mario Prandi ad accogliere il piccolo Fabio, un bimbo gravissimo, coinvolgendo e provocando diverse mamme e famiglie di Sassuolo, custodendolo gelosamente fino alla fine.

L ’Onnipotente sa fare prodigi con la nostra umanità limitata e fragile; suor Rosa ha fatto le sue fatiche col passare degli anni, con i limiti di salute e con la graduale perdita di autonomia, ma ha provato a fidarsi del Signore e della comunità che l’ha custodita.

Sr Rosa amava la compagnia, trovava vita e sapore in tante piccole cose, le piaceva andare in giro, era golosa di dolci, gustava alla sera una partita a pinnacolo con tre amici, preferibilmente vincendo.

Il Signore, attento a tutto e a tutti, nella sua misericordia non le farà mancare la sua gioia  per sempre. “Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”

Suor Ines Talignani (responsabile Carmelitane Minori della Carità)

 

Nelle foto: suor Rosa