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Coronavirus, con la Pasqua e la bella stagione arrivano i droni a controllare

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Le belle giornate ormai pienamente primaverili e le incombenti festività pasquali rappresentano in queste ore una forte tentazione rispetto alla situazione di isolamento domestico imposta per frenare l’epidemia da Covid-19. Ma proprio in questi giorni in cui i dati nazionali appaiono in leggero miglioramento, è importante attenersi alle indicazioni e ai comportamenti imposti per arginare il virus. Per questo nelle prossime giornate saranno effettuati controlli congiunti che coinvolgeranno tutte le Forze dell’Ordine, dalla Polizia locale dell’Unione Appennino, ai Carabinieri, la Polizia Provinciale e la Polizia Stradale, per garantire così la sicurezza di tutti. Nelle giornate del ponte di Pasqua per questi controlli saranno utilizzati anche due droni: uno in dotazione alla Polizia Provinciale, e uno della ditta DiFly di Parma, che lo ha messo a disposizione gratuitamente, pilotato da Marco Pesci. I droni sono in grado di geolocalizzare e visualizzare in tempo reale eventuali trasgressori delle limitazioni agli spostamenti da casa. I controlli potranno riguardare l’intero territorio dell’Unione.

L’Amministrazione di Castelnovo Monti, viste le segnalazioni delle stesse Forze dell’Ordine di un maggior rischio di trasgressioni nei prossimi giorni, ricorda a tutti che è ancora fondamentale stare a casa, in quanto l’emergenza è ancora in una fase acuta: è possibile spostarsi soltanto per motivi di lavoro, sanitari o di stretta necessità (come andare a fare la spesa), o per attività fisica entro un raggio massimo di 200 metri da casa. In caso si sia sottoposti a quarantena, non è possibile uscire nemmeno per questi motivi: chi si trova in tale condizione e dovesse essere colto fuori casa rischia una denuncia penale per epidemia colposa, come accaduto nei giorni scorsi a una donna della bassa reggiana.

8 COMMENTS

  1. Egregio signor Mb non mi sembra così eccessivo visto che ci sono svariate persone che non vogliono saperne di stare in casa. Abito in zona molto isolata ma nonostante tutte le raccomandazioni si vedono gruppi di persone in passeggiata addirittura con bambini e a far notare la cosa si è pure minacciati!!!

    jimmy

    • Firma - jimmy
  2. 200 metri non è scritto da nessuna parte. Il decreto parla di “immediate vicinanze dell’abitazione”. Concordo sul fatto che 200 possa essere una distanza ragionevole, però ritengo sbagliato dare notizie non vere. Basterebbe scrivere la verità

    Marco

    • Firma - Marco
  3. Pur comprendendo le difficoltà di porre limitazioni diverse a seconda delle caratteristiche territoriali e densità di popolazione, non riesco a parificare le potenzialità di contagio tra chi si sposta nei centri abitati, con chi se ne va a fare una camminata solitaria in un bosco. Dove c’è la possibilità di farlo, il rischio di contagio è minore camminando in mezzo ai boschi che facendolo nei paraggi delle abitazioni. Poi indiscutibilmente occorre tanto buon senso e senso del dovere sempre e comunque.

    Antonio D.Manini

    • Firma - Antonio D.Manini
    • Desidero far notare che nel caso della passeggiata solitaria nel bosco non è il rischio del contagio che prevale, ma il rischio di incidente con la necessaria attivazione del sistema del soccorso e aggravio per l’ospedale. Vedi incidenti ai due fratelli (guide alpine!!) di Madonna di Campiglio che a pochi giorni di distanza han dovuto essere soccorsi con tanto di elicottero dal SAER: uno per incidente in scialpinismo e l’altro in arrampicata!