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Castelnovo, altre mascherine in arrivo da Confimprese Nord-Ovest

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Il Comune di Castelnovo Monti e la Croce Verde di Castelnovo e Vetto hanno ricevuto nei giorni scorsi un’importante donazione, di circa 2000 mascherine, attraverso un’azione solidale verso le regioni più colpite dall’emergenza Coronavirus, da parte di Confimprese Nord-Ovest.

L’Associazione è attiva da diverso tempo sul territorio cinese con diversi progetti per la valorizzazione del Made in Italy, e tra questi ve ne sono alcuni ideati dalla castelnovese Monia Tamburini insieme ad aziende italiane con cui collabora. “Ringraziamo Confimprese Nord-Ovest e la nostra concittadina Monia – afferma il sindaco Enrico Bini – per questa importante donazione rivolta alle associazioni che operano nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione. Il bisogno di dispositivi di protezione individuale in questo periodo è quotidiano e costante: ricordiamo che queste mascherine sono monouso, con un utilizzo consentito di alcune ore soprattutto per chi opera in situazioni di rischio elevato come gli operatori del soccorso, poi debbono sostituirle. Avere la disponibilità di questi presidi significa correre meno rischi per loro e per la popolazione che ha necessità dei servizi. Un pensiero lo voglio rivolgere, cogliendo l’occasione, ai tanti medici, infermieri, operatori delle Pubbliche assistenze e dell’intero sistema di soccorso che in queste settimane si sono ammalati, e purtroppo un numero consistente in tutta Italia ha pagato con la vita la dedizione al lavoro e a chi è stato colpito dall’epidemia”.

Aggiunge il presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, Iacopo Fiorentini: “Anche io voglio ringraziare di cuore Monia che ha fatto da tramite per questa donazione. Continuiamo ad avere necessità di molte mascherine perché i nostri servizi in questo periodo si sono moltiplicati, tra interventi d’emergenza, trasporti e assistenza a persone ammalate, il servizio di consegna a domicilio dei medicinali e della spesa per le fasce deboli della popolazione. I nostri volontari sono davvero degli “eroi silenziosi” perché nessuno ha mai espresso timori o si è sottratto a questi tanti impegni, pur nella consapevolezza di rischiare la salute. Ora i dati sembrano fornirci segnali di speranza per un’uscita dalla fase di emergenza acuta, ma bisognerà mantenere comunque ai massimi livelli l’attenzione per evitare nuovi contagi”.