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“Aree montane e aree urbane dopo il Coronavirus”, seminario online della riserva Mab Unesco

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Continua la discussione e l'approfondimento sul tema rapporto e relazione tra città e montagna, lanciato dal presidente del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, Fausto Giovanelli. Appuntamento il 10 giugno alle 17 con il seminario online "Aree montane e aree urbane dopo il Coronavirus".

Le città necessitano di nuovi spazi verdi, ma anche di costruire relazioni territoriali di prossimità con le aree rurali e montane vicine, magari raggiungibili in un'ora.

Le campagne e le montagne hanno bisogno di presenza umana, di connettività digitale e materiale, di mobilità di persone, di opportunità formative, di sbocchi commerciali vicini e remunerativi per le loro produzioni agro alimentari, che possono essere fornite fresche e riconosciute come genuine e di sicura qualità.

Dopo l'emergenza Covid siamo ancora più consapevoli della necessità di avere città più abitabili e montagne più abitate.

Ecco allora un primo appuntamento organizzato dalla Riserva Mab Unesco Appennino Tosco Emiliano per rilanciare le connessioni e le relazioni tra città e Appennino, in un momento in cui la Riserva vuole allargarsi, vuole avvicinarsi alle città e le città all'Appennino per una reciproca collaborazione all'insegna della sostenibilità.

Iscrizione obbligatoria al link https://forms.gle/cWriLJkWuLui9zTu5 

1 COMMENT

  1. Più di un segnale confermerebbe che stiamo assistendo ad un rinnovato interesse verso il nostro territorio, da parte di chi vive altrove – come traspare del resto anche dall’articolo “Mab Appennino: dopo il Covid la montagna sarà meta privilegiata per l’estate” – il che sembra avere un carattere del tutto spontaneo, e a fronte di ciò, ossia proprio su questo esempio, credo che la mano pubblica dovrebbe innanzitutto assecondare e favorire tale spontaneismo, prima di incanalarsi verso altre “progettualità”, e fare altrettanto, quanto a sostegno ed incoraggiamento, per le attività già presenti sul nostro territorio, così che possano continuare (riesce infatti difficile immaginare un ripopolamento stabile dei nostri luoghi se mancano i cosiddetti esercizi di vicinato e quei mestieri di cui una comunità non può oggettivamente fare a meno).

    P.B. 09.06.2020

    P.B.

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