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Il sì della Giunta all’ampliamento del Paesaggio naturale “Collina reggiana-Terre di Matilde”: 11 i comuni montani coinvolti

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Approvato dalla Giunta regionale l'ampliamento del Paesaggio naturale e seminaturale protetto “Collina reggiana-Terre di Matilde”. La porzione di territorio della collina reggiana compreso tra il crinale appenninico tosco-emiliano e la pedecollina reggiana, che interessa i bacini idrografici del fiume Enza e parte del Secchia.

Entrano a far parte dell’area altri 7.194 ettari suddivisi in sei aree differenti: la lunga dorsale del monte Valestra e del monte Fosola nel comune di Carpineti; il comparto delle argille mesozoiche della val Tresinaro e della media val Secchia; il raccordo tra le rocche di Canossa e Rossena e l’alta pianura reggiana nel comune di San Polo d’Enza; il settore meridionale del torrente Dorgola, sempre a Carpineti; il monte Venera nel comune di Castelnovo ne’ Monti e l’area del parcheggio del Parco della “Pinetina”.

L’estensione complessiva dell’area raggiunge così 29.777 ettari distribuiti su 11 comuni: Casina, Carpineti, Vezzano sul Crostolo, Viano, Albinea, Canossa, San Polo d’Enza, Baiso, Scandiano, Vetto e Castelnovo ne' Monti.

La necessità di ampliare il perimetro istitutivo è nata dagli Enti locali e dall’Ente Parchi Emilia Centrale. Le caratteristiche peculiari di questi settori della collina reggiana conferiscono oggi maggiore omogeneità territoriale al Paesaggio.

La Delibera regionale e le caratteristiche del Paesaggio protetto “Collina reggiana-Terre di Matilde” sono consultabili a questo link.