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Il commento di Fausto Giovanelli al libro Il Volto Santo e le sue vie: “Piacentini ci ha restituito il senso originario e il valore spirituale della Via”

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Riceviamo e pubblichiamo il commento di Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, in merito al libro di Giuseppe Piacentini "Il Volto Santo e le sue vie".

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Dobbiamo ringraziare Giuseppe Piacentini, che con il suo libro recentemente pubblicato e dedicato a “il Volto Santo e le sue vie”, ci ha restituito il senso originario e il valore culturale e spirituale della Via.

Le odierne realizzazioni, ricostruzioni e interpretazioni dei tanti cammini storico religiosi che attraversano l’Italia e l’Appennino, rischiano di presentarli come un moderno lunapark.
Mappe cartacee, mappe sul web, lavori di continuo sul tracciato, guide turistiche, geo-referenziazione, promozione, segnaletica distintiva, sviluppo di piccole attività di ospitalità e ristorazione, reiterazione di loghi studiati da professionisti. Tutto ciò ci offre quel che si chiama un “nuovo prodotto turistico”.

In effetti tale è nelle intenzioni degli enti pubblici, che dopo aver verificato le possibilità di attraversamento dei terreni ed espletati i cento passaggi della burocrazia di oggi cui neanche le vie della storia e della fede riescono a sottrarsi, aprono cantieri, sistemano tracciati e appongono loghi e frecce direzionali. E tale è anche nelle intenzioni di privati e di singoli, che aprono b&b, servizi di ristorazione e alloggi, informazioni e chi guida.

Ma un percorso storico religioso non è più solo un “bel sentiero nel bosco”, non può vivere solo di opere
pubbliche, panorami e servizi forniti a chi cammina. Ha bisogno di mettere a fuoco motivazioni e valori culturali e spirituali alti che accompagnino il desiderio di relax, esercizio fisico, curiosità turistica con qualcosa di più profondo.
E’ questo qualcosa di più profondo che moltiplica il valore del sentiero segnalato su cui si cammina, dei segnali e dei servizi che si incontrano.

Ricostruendo storia, culto e leggenda del Volto Santo, Giuseppe Piacentini - diacono e comandante dei CC Forestali del PNATE - ha posato questo mattone, come una prima pietra, duratura e indispensabile. E’ la base di valore di cantieri e lavori che sono in corso tra Canossa e San Pellegrino, di quelli che partiranno presto in Lunigiana e poco più tardi in Garfagnana.

La storia, la leggenda, le convinzioni e passioni di fede, che hanno fatto del Volto Santo del Crocifisso ligneo di Lucca un punto di riferimento attraverso i secoli, vengono indagati e documentati da Piacentini attraverso un’esplorazione unica e originale di quella storia, in luoghi e angoli noti e meno noti del nostro territorio tra Mantova e Lucca: dalla Pieve di Toano a quella di Campigliola (Castelnovo ne’ Monti) all’abbazia di Frassinoro, a Rocca Soraggio in Garfagnana, a Co’ di Ponte a Rossena a Luni a S. Pellegrino a Reggio a Parma.

E’ un libro fondamentale per le Vie del Volto Santo, perché non si diffonde “sul come, dove”, ma si concentra sul “perché”. Scavalca le diatribe di giornata sul tracciato del cammino (passa un po’ più in qua … un po’ più in là) e ricostruisce un senso. Un senso che è tutt’uno con la storia millenaria del territorio, dell’Europa e del Mediterraneo, e vive ancora nel presente nella fede di molti.

Davvero un gran buon lavoro! Quando, molto presto, attorno a Bismantova o presso Marola, vicino a Sarzano o presso Civago incontreremo il logo della Via Matildica del Volto Santo ne sapremo di più. Capiremo meglio il significato di quel luogo e sarà un camminare più ricco. Così sarà anche per il cammino toscano tra Pontremoli, Fivizzano, i Carpinelli, Castelnuovo Garfagnana e Barga.

Un libro costa almeno 1000 volte meno di un cantiere. Ma a volte – e questo è il caso – porta silenziosamente un valore aggiunto ancor più grande al territorio, alla vita e al patrimonio di tutti.

Fausto Giovanelli