Home Diocesi ne' Monti Bollettino dell’Unità pastorale di Carpineti: vita parrocchiale dal 9 al 16 agosto

Bollettino dell’Unità pastorale di Carpineti: vita parrocchiale dal 9 al 16 agosto

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 09 al 16 agosto 2020

 

DOMENICA 

09 agosto

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Grasselli Giancarlo) ore 11.15 (def. di Montermini Onildo) ore 18.00 (pro populo)     Pontone ore 10.00     Seminario ore 11.00     Pantano ore 11.15 
LUNEDI’

10 agosto

Festa di S. Lorenzo

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

11 agosto

Memoria di S. Chiara di Assisi

S. Messa: ore 18.00 (def. Ferrari Nunzio e Bruno)

MERCOLEDI’

12 agosto

S. Messa: ore 10.30 (def. Moscatelli Cesare)
GIOVEDI’

13 agosto

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
VENERDI’

14 agosto

La condizione del credente è sempre, in un certo modo, quella di colui che è invitato a camminare sul mare della vita malgrado i dubbi e i timori, confidando solamente nella parola del Signore.

Memoria di S. Massimiliano Kolbe

S. Messa: ore 10.00 (def. Gasperini Franco)

SABATO

15 agosto

Solennità dell’Assunta Sagra di Pontone e Marola

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Grasselli Giancarlo) ore 11.15 (def. Pina) ore 18.00 (pro populo)

Pontone ore 10.00     Seminario ore 11.00     Pantano ore 11.15 

DOMENICA

16 agosto

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Rossi Teresina) ore 11.15 (pro populo) ore 18.00

(def. Bonini Ines e Anita)     Pontone ore 10.00     Seminario ore 11.00     Pantano ore 11.15 

 

                                               ATTIVITÀ DI UNITÀ PASTORALE E VICARIALI

Lunedì 10 agosto ore 21.00 riunione genitori dei bambini della prima comunione. Distanziati in oratorio con mascherina.

 

Mercoledì 12 agosto ore 11.00 oratorio di Castelnovo ne’ Monti incontro vicariale programmazione catechesi 2020/21

 

  Giovedì 13 agosto “ritorno a Mandra” ore 18.00 partenza dal piazzale del cimitero di Pianzano, ore 19.00 arrivo

al santuario e momento di preghiera, a seguire, presentazione del progetto “Salviamo Mandra”.

 

Domenica 16 agosto ore 12.00 nella chiesa del Seminario di Marola S. Messa in ricordo di Mons. Pietro Ganapini

 

MEDITAZIONE DOMENICALE. Riconoscere nella fede la presenza di Dio. La parola di Dio che la liturgia propone per questa domenica ruota attorno alla presenza rassicurante di Dio e chiama in causa la fede grazie alla quale l’uomo può diventare discepolo testimone. La prima lettura propone, nella vocazione di Elia, l’esperienza di come il profeta sia condotto a modificare la propria immagine di Dio, che si rivela a lui nel sussurro del vento che sfiora la sua vita. Ogni volta che anche noi incontriamo il Signore nella sua Parola facciamo questa esperienza mistica di silenzio e di cuore pronto ad accoglierlo. La seconda lettura, nella parola dell’apostolo Paolo alla comunità di Roma, mette in luce la “poca” pazienza dell’apostolo che vorrebbe già vedere tutti credere in Cristo e appartenere al suo Corpo che è la Chiesa. Alla sua impazienza fa da contrasto la pazienza di Dio. Nel vangelo Gesù raggiunge la barca dei suoi discepoli camminando sulle acque. Il Maestro è il Signore presente nel silenzio, che incoraggia e ci raggiunge sulla barca della nostra vita. Siamo noi ad avere poca fede. Per questo falliscono i nostri tentativi di andare, come Pietro, incontro al Signore. Per questo rischiamo ad affrontare nelle miserie della vita quotidiana. Ma il rimprovero di Gesù non è burbero: la sua mano tesa è il segno del suo amore per noi

FESTA DELL'ASSUNTA, ECCO LE COSE DA SAPERE. Il 15 agosto si festeggia l’Assunzione della Vergine Maria al cielo. Per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e per essere stata preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione ed è anticipazione della risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini avverrà dopo il Giudizio finale. Fu papa Pio XII il 1° novembre 1950 a proclamare dogma di fede l’Assunzione di Maria. Le Chiese ortodosse celebrano nello stesso giorno la festa della Dormizione della Vergine.

Perché il giorno dell'Assunta è detto anche ferragosto? Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.

MEDITAZIONE PER LA SOLENNITÀ DELL’ASSUNTA. Maria, la beatitudine della fede. Nella solennità dell’Assunzione della Vergine Maria in cielo la parola di Dio che la liturgia propone si orienta su due aspetti. Uno che profuma di terra, l’altro che profuma di cielo. Il vangelo di Luca presenta la Vergine Madre, incinta di Gesù, a casa di Elisabetta. C’è da glorificare, magnificare e ringraziare il Signore per le grandi opere che ha compiuto e compie. Il “sì” delle due donne s’incontra in una città della Giudea verso la quale Maria s’incammina. Immagine della Chiesa in cammino verso la Gerusalemme del cielo. E del cielo, seconda prospettiva, parla la seconda lettura, tratta dalla prima lettera ai Corinzi. Il fondamento di tutto è il Signore risorto, primizia di coloro che sono morti. È il germoglio, la vita che non muore, nella quale tutte le altre vite prendono origine e forza. Maria vive da risorta grazie alla primizia che è il suo Figlio Gesù. Nella prima lettura la donna è preservata dalla furia del drago, immagine del male. La violenza del mostro non la tocca e il figlio può essere messo in salvo. La festa dell’Assunzione ci invita quindi a riflettere anche sul “mistero” del corpo umano. Nella sua bellezza e nella sua sofferenza esso rivela sempre l’amore del Padre, che anche alla nostra carne mortale ha riservato un destino di gloria eterna.

Offerte ricevute. In memoria di Rossi Anna, le figlie per la chiesa. Montecchi Carlo per la parrocchia. In memoria di Marani Rosanna, la famiglia Fontana Luca, alcune colleghe di lavoro, per la chiesa di Pontone. A tutti grazie!  

Ricordiamo i nostri morti

Marani Rosanna vedova Malvolti di anni 85, deceduta ad Albinea Casa Madonna dell’Uliveto, il 01 agosto. Nata alla Creta di Pontone il 12 gennaio del 1935 e battezzata il 17 da don Dario Cigarini ha vissuto tutta la sua esistenza in questo territorio. Ha ricevuto dalla sua famiglia una educazione umana e cristiana alla quale Rosanna si è sempre ispirata. Giovanissima, ha iniziato il suo impegno nella comunità insegnando il catechismo ai bambini e militando nell’Azione Cattolica, collaborando per tanti anni con don Primo Stefani. Il 07 aprile del 1969 si è sposata nella chiesa di Pontone con Malvolti Giovanni e dalla loro unione è nata la figlia Elisabetta. Ha lavorato per molti anni nell’azienda “Confit” a Carpineti, dove si è fatta apprezzare dai datori di lavoro e dalle colleghe; ha saputo coniugare il mondo industriale e quello agricolo da cui proveniva. Donna tenace, volitiva, estroversa, schietta, con un carattere forte, allegro e positivo, non si è mai arresa di fronte alle vicende della vita, sapendo coglierne sempre i lati positivi. Alla morte del marito ha saputo prendere “in mano” la situazione e gestire le sue cose. La parrocchia era per lei la seconda casa; aveva compreso che per tenere unite le famiglie delle tante borgate disseminate sul territorio parrocchiale bisognava collaborare con il parroco, e lei è stata geniale nell’organizzare iniziative e feste che raggiungessero questo scopo. Da quando il parroco non risiede più in canonica, lei è diventata il punto di riferimento dei successori di don Primo e per tutti i parrocchiani. Ha saputo adeguarsi ai caratteri diversi di don Eugenio, don Luigi, don Stefano e da 15 anni a questa parte anche con il mio. Per la Rosi, come confidenzialmente la chiamavamo, il sacerdote era colui che rappresentava il Signore e come le donne del vangelo, che seguivano Gesù e lo servivano, così ha fatto lei. La chiamavo in modo scherzoso “Parrochessa” e lei con il suo ciglio spigliato e sorridente si compiaceva sapendo che avrebbe comunque ottenuto quello che chiedeva, che non era mai per soddisfare un suo desiderio ma quello dei tanti che facevano riferimento a lei. Personalmente sono grato a Rosanna per la stima, la devozione e l’aiuto che non mi ha mai fatto mancare e sono certo che anche tutta la parrocchia condivida il mio grazie. Carissima Rosanna, ci mancherà tanto il tuo entusiasmo, le tue corse in macchina, le tue telefonate, il tuo “tam tam” per far arrivare a tutti gli avvisi che immancabilmente ogni domenica distribuivi ai partecipanti alla Santa Messa. Aveva la capacità di coinvolgere anziani e giovani; ogni iniziativa di bene la vedeva pronta a sostenerla.  La cura e la visita agli anziani e ammalati, la vicinanza alle famiglie in difficoltà, erano il modo concreto di testimoniare la buona novella del vangelo. Ha combattuto la buona battaglia della vita, sopportando con tanta forza e dignità anche la malattia e il dolore, senza mai lamentarsi; può dire con San Paolo: “Ho conservato la fede” che è stata per lei un sostegno e una forza. Una gioia grandissima è stata la nascita della nipotina Melissa che, anche se piccola, conserverà per tutta la vita il ricordo di una nonna speciale. Gli ultimi mesi della sua vita hanno coinciso con il periodo del Coronavirus, ha avuto accanto a sè Elisabetta, Melissa, Marco ed Egidio, i suoi cari, ma anche tante altre persone amiche che, pur non potendo farle visita, l’hanno ricordata specialmente con la preghiera. Avrebbe voluto tornare nella sua chiesa e, quando l’abbiamo riaperta, mi ha telefonato esprimendomi la sua gioia. Si è preparata all’incontro con il Creatore, ricevendo con serenità i Sacramenti della fede. È spirata accanto ad una chiesa dedicata alla Madonna dell’Uliveto, ha passato l’ultima notte nella chiesa di Pontone dedicata all’Assunta; sono certo che la Vergine Maria, a cui Rosanna era particolarmente devota, le abbia già trovato un posto in Paradiso, dove si sarà già messa ad organizzare qualcosa. Il suo funerale, animato dalla musica e dai canti della corale parrocchiale, è stato una dimostrazione di affetto riconoscente. Hanno concelebrato con me, don Creardo e don Villiam. Una rappresentante del comitato pro-restauri della chiesa, di cui Rosanna era parte attiva, ha voluto, con un sobrio ma toccante ricordo, salutarla al termine della celebrazione. Il suono a distesa delle campane l’hanno salutata e accompagnata nell’ultimo viaggio terreno, preludio della Pasqua di resurrezione. Il suo corpo sepolto accanto al marito nella terra del camposanto di Pontone, vi riposi in pace. Condoglianze ai famigliari.