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Enrico (Chicco) Salimbeni è uno degli interpreti de “L’alligatore” in onda dal 25 novembre su Rai2

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In un terso e tiepido pomeriggio autunnale, Enrico (Chicco) Salimbeni è in passeggiata lungo l'anello della Pietra di Bismantova quando viene raggiunto telefonicamente per un'intervista. Lo scopo della chiamata è quello di raccogliere informazioni su “L'alligatore”: una mini serie televisiva di imminente lancio della quale l'artista - castelnovese doc, classe 1965 -, è uno degli interpreti. Le quattro puntate che compongono la trasmissione andranno in onda su Rai2 dal 25 novembre, da alcuni giorni già disponibili in prima assoluta su RaiPlay (produzione Fandango).
“Preciso che, essendo un noir, nelle vicende narrate di buoni ce ne sono pochi”: queste le parole con le quali Chicco esordisce. “Il malavitoso Bruno Celegato, da me interpretato, si inserisce in una scena popolata in prevalenza da criminali e forze dell'ordine. Matteo Martari è il protagonista di questa serie: un ex cantante blues che, dopo anni di carcere per un crimine mai commesso, uscito di prigione, prova a modificare le sorti della sua vita diventando investigatore privato”.
“Il corriere columbiano” è il titolo della puntata dove recita Chicco. Le riprese sono state girate da novembre 2019 a marzo 2020 tra Roma e Padova.

“Interpretare un ruolo forte e per certi versi bastardo è divertente. Mi da gusto. Anche se poi magari non sono esattamente in linea con ciò che chi mi conosce si aspetta di vedere. In passato alcuni miei amici mi hanno detto di esserci rimasti male nel vedermi in ruoli duri”, così prosegue il nostro.
Nel cast compaiono anche altri due reggiani Andrea Gherpelli e Eleonora Giovanardi, ma nel parlato non è presente la cadenza emiliana che invece lascia il posto ad un deciso accento tipico veneto.
Senza svelare nulla della trama, questa è la sintesi che Enrico fornisce dell'opera: “tradimenti , omicidi, amore, attesa, la scoperta di indizi che ricostruiscono gli eventi, pensieri, malinconia, rabbia, inseguimenti, sparatorie, sono gli ingredienti – per altro tipici del genere giallo - che mixati si apprezzano nella pellicola”.

Enrico in chiusura vuole ricordare il suo attaccamento all'Appennino che cerca di promuovere anche con la sua professione in ogni occasione che gli viene propizia. E' profondamente legato alla sua terra e alle sue origini. Attaccamento questo reso ancora più forte da quando, dopo venticinque anni di permanenza a Roma, ha scelto di tornare ad abitare a Castelnovo. Ora si dedica con passione e tenacia al suo “Bosco Salimba”: il castagneto, tramandatogli dal nonno, e ora di famiglia, situato a Marola, coltivato direttamente da lui che quest'anno ha dato un ottima resa. Il sogno di Enrico è fare di questo bosco un luogo di incontro, un centro di arte e socialità … i lavori in corso sono ora sospesi a causa del naturale letargo invernale, riprenderanno con energia in primavera col risveglio della natura.

Che un attore, ormai più che affermato e conosciuto in ambito cinematografico grazie alle numerose interpretazioni che ha all'attivo, abbia mantenuto con fierezza un vincolo con le proprie origini celebrandole e facendone vanto, è ovviamente motivo di orgoglio per l'Appennino e per chi lo abita. A Enrico (Chicco) Salimbeni va riconosciuto il merito che ha nella diffusione della cultura del nostro territorio che ha sempre con se e che dunque esporta nei luoghi in cui si muove.

6 COMMENTS

  1. Complimenti a Chicco per il ruolo interpretato. Le physique du rôle, (ovvero la faccia da delinquente), data l’origine montanara, ce l’hai. Ahahah … ???
    Sei un vanto per la nostra comunità, anche per la cura del castagneto di famiglia.
    Ancora bravo!

    Alessandro Raniero Davoli

    • Firma - Alessandro Raniero Davoli