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Casina, sventato il furto al caseificio Migliara

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Dopo il recente colpo al caseificio San Pietro di Valestra, nel comune di Carpineti, la ormai soprannominata banda del Parmigiano Reggiano tenta un nuovo colpo in Appennino. Questa notte ha infatti preso di mira il caseificio di Migliara, dell’omonima frazione del comune di Casina.

Il colpo è stato però sventato grazie all'allarme prontamente giunto al 112 e all'immediato intervento delle pattuglie delle stazioni dipendenti dalla compagnia di Castelnovo Monti, che hanno mandato a monte due tentativi furtivi consumatisi a distanza di circa 6 ore l’uno dall’altro.

Sono riusciti a fuggire, seppur a mani vuote, ma questa volta le probabilità di identificarli sono alte. Nelle mani dei carabinieri un furgone ducato di colore bianco rubato a Riolo Terme nel ravennate lo scorso 6 novembre, che sarebbe servito a caricare le forme di Parmigiano, ma poi abbandonato dai malviventi durante la fuga dai malviventi. Il furgone è stato rinvenuto a qualche km dal caseificio e servirà al rilievo delle impronte digitali che saranno inviate al RIS di Parma per le comparazioni scientifiche con i soggetti censiti in banca dati.

Due i tentativi di furto sventati: il primo poco dopo le 21.00 di ieri quando la banda ha tentato di perpetrare il furto al caseificio “Migliara”. L’attivazione dell’allarme sonoro unitamente ai rumori sentiti dal casaro, hanno allertato i carabinieri e messo in fuga i ladri al sopraggiungere della pattuglia.

Il secondo in piena notte, poco dopo le 3.30 di oggi: i ladri hanno tentato un secondo colpo anch'esso sventato dall'arrivo dei carabinieri e si sono dati alla fuga, desistendo in maniera definitiva dai loro intenti delittuosi. Sui fatti i carabinieri hanno avviato le indagini in ordine al reato di tentato furto aggravato.

Proprio nei giorni scorsi su Redacon avevamo ricostruito le modalità di azione della banda, auspicando l'utilizzo di strumenti di indagine scientifica per individuare gli autori di questi furti.

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