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Il ricordo di Iole Caluzzi, vedova del compianto maestro Bione Franchini, nel bollettino parrocchiale di Carpineti

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Unità pastorale di Carpineti

(335/8257036)

San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano,

Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 06 al 13 dicembre 2020

DOMENICA

06 dicembre

Seconda domenica di Avvento

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. famiglia di Fontanesi Flavio) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

LUNEDI’

07 dicembre

Memoria di S. Ambrogio. S. Messe ore 10.00 con novena

festiva: ore 18.00 (libera intenzione) a S. Donnino

MARTEDI’

08 dicembre

Solennità dell’Immacolata S. Messe: Carpineti

ore 8.30 (def. Bertocchi Gianfranco ) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera int.) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

MERCOLEDI’

09 dicembre

S. Messa: ore 10.30 (def. Rondanini Pierino Mingo)
GIOVEDI’

10 dicembre

Memoria della Madonna di Loreto

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

VENERDI’

11 dicembre

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

SABATO

12 dicembre

S. Messe festive: ore 15.00 invitati in modo particolare, i bambini e i ragazzi del catechismo

ore 18.00 (libera intenzione) a S. Donnino

DOMENICA

13 dicembre

Terza domenica di Avvento Festa di Santa Lucia.

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Gentili Filippo) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (libera intenzione) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00

Meditazione domenicale. Chiamati alla conversione. Il tempo dell’attesa è anche un tempo della consolazione, perché è fondato sulla certezza che il liberatore d’Israele sta tornando, su una via che ciascun uomo, ora come allora, è invitato a preparare e spianare: lo dice nella prima lettura il profeta al popolo in esilio, per rinsaldare i cuori affranti e scettici. Lo grida anche Giovanni Battista nel Vangelo, nel primo episodio narrato dall’evangelista Marco, per spianare la strada al protagonista del racconto, il più forte, il detentore del diritto vero: Gesù di Nazareth, Messia e Figlio di Dio. Per questo nel salmo invochiamo la misericordia di Dio, perché ci doni di sperimentare profondamente questa consolazione e contemplare il meraviglioso “nuovo” che sta preparando per noi, e che sarà ben diverso da questo nostro mondo, destinato a passare con tutti i suoi limiti e le sue fragilità. Dio sta creando nuovi cieli e una terra nuova, dove abiterà la giustizia (seconda lettura).

Immacolata Concezione. La preghiera della festa dell’Immacolata Concezione definisce la Vergine come “degna dimora” per il Figlio di Dio: ciò che i fedeli hanno sempre percepito, ossia che l’incarnazione del Verbo di Dio non poteva che avvenire in un grembo umano non toccato dal peccato, viene ora celebrato nella solennità dell’Immacolata Concezione. Le letture di questa celebrazione contengono, a diverso titolo, un vero “protovangelo”: la promessa della vittoria del “seme della donna” sulla testa del serpente, annunciato nella prima lettura, si realizzerà nel Cristo obbediente, signore della storia. Egli vincerà il male per sempre (Vangelo), riscatterà ogni uomo dal limite e dalla fragilità. Questo segna di grazia è anticipato dall’Immacolata Concezione della Vergine: l’immagine di Maria aiuta ogni cristiano a crescere “santo e immacolato nella carità” (seconda lettura).

Una rosa per Maria. Nel cuore dell’Avvento, l’8 dicembre si celebra la solennità dell’Immacolata. È tradizione che a Roma, in piazza di Spagna, il Papa deponga un mazzo di fiori ai piedi della statua che rappresenta l’Immacolata. Quest’anno, però, salvo ripensamenti dell’ultima ora, quest’avvenimento non ci sarà, per evitare assembramenti. Sicuramente si troverà un modo alternativo per rendere omaggio alla Vergine. Faccio mia un’iniziativa del Santuario di Lourdes: metterò in chiesa, davanti alla statua della Madonna, un vaso dove chi vuole potrà deporre una rosa come simbolo e segno di amore e devozione alla Vergine Santissima, per chiedere ancora una volta l’aiuto ad uscire dalla pandemia che sta mettendo a dura prova il mondo intero. Se non è una rosa, potrà essere anche un altro fiore, simbolo d’amore.

Ricordiamo i nostri morti. Caluzzi Iole vedova Franchini di anni 96, deceduta in casa sua il 3 dicembre. Con lei scompare un’altra delle figure con radici carpinetane. Nata infatti a Carpineti, è stata qui battezzata il 6 luglio del 1924. Si era sposata con Bione il 1 febbraio del 1947 e con lui ha donato la vita a Laura e Luciano. Seguendo il marito che svolgeva il lavoro di mastro caseario, hanno vissuto diversi anni a Cavola per poi tornare stabilmente a Carpineti, nella casa che insieme alla sorella Irma avevano costruito in via Crispi, dove ha vissuto per tanti anni e dove ha concluso la sua lunga esistenza, accudita e circondata dall’affetto dei suoi cari. Personalmente, ho un particolare e caro ricordo di Iole in quanto la mia famiglia viveva a 10 metri dalla sua e molto spesso, essendo Luciano mio coetaneo, ci trovavamo in casa di uno o dell’altro in genere a giocare e non sempre eravamo calmi e tranquilli, ma la signora Iole con tanta pazienza e benevolenza, ci perdonava anche qualche disobbedienza. Donna dal tratto signorile ma molto discreta ed umile, cortese e accogliente, ha saputo affrontare le vicende della sua vita con tenacia e forza. Regina della sua casa che teneva sempre ordinata e ospitale, accoglieva i ragazzi che venivano a lezione di musica dal marito Bione, valente musicista e per tutti aveva un rassicurante sorriso. Quando venni parroco a Carpineti, mi dimostrò la sua soddisfazione che mi ha sempre rinnovato ogniqualvolta le facevo visita o la incontravo. Cresciuta in una famiglia cristiana, ha sempre conservato la sua fede, nutrendola con la quotidiana preghiera. Riceveva volentieri la visita delle suore e del sacerdote e pensando al giorno dell’incontro col Signore, aveva confidato alla figlia Laura che in quell’occasione si recitasse il Salmo 22 “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla”. E proprio a Gesù Buon Pastore e a Maria Immacolata la affidiamo perché possa entrare nella Gerusalemme celeste. Dopo la messa di commiato, il suo corpo è stato sepolto nel cimitero di San Prospero accanto al marito e ai suoi cari che l’hanno preceduta, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

Offerte ricevute: Giberti Daniela per la parrocchia. In memoria di Farioli Mario, i famigliari per la chiesa. In memoria di Santi Dino, i famigliari per la chiesa di Poiago. Anonimi offerenti per la Caritas di Unità Pastorale. A tutti grazie.