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Ciao Roberto “Robby” Tavolazzi, dj di tutti noi

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“Ci hai fatto emozionare, ci hai fatto sognare, ci hai fatto innamorare, ci hai fatto cantare, ci hai fatto ballare. Un altro pezzo di storia della Taverna che se ne va! Viva Roberto ‘Robby’ Tavolazzi. Tutti noi ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento doloroso. Ciao Robby”. Inizia così il post sulla pagina "I Love Taverna Music" in ricordo di Roberto Tavolazzi noto disc jockey della montagna.

Quella di Roberto è un ulteriore ferita  per tutti quelli che hanno frequentato la Tavernetta, un luogo non solo di divertimento, ma anche di aggregazione, dove molte storie sono nate e tanti ricordi si sono poi fermati nelle nostre menti.

La sua morte è un trauma anche perchè inaspettata, nonostante il periodo sia quello che è. Il covid sta portando via pezzo per pezzo la nostra giovinezza e il ricordo dei nostri 20 anni.
Sulla sua pagina moltissimi sono i ricordi e pensieri a lui dedicati. Ne riportiamo volentieri alcuni.

Carla Spaggiari: Ciao Robby Tavolazzi io ti voglio ricordare non solo per la tua musica e le tue serate all’insegna del divertimento, ma soprattutto per la tua grande umanità. Ricordo una sera su al laghetto dove tu hai organizzato una cena per far sì che il tuo amico Pepo già gravemente malato ri-incontrasse due vostri vecchi amici ed ad ognuno di loro hai dedicato la loro canzone preferita dei momenti della loro gioventù .
Tu sei ancora a vecchio stampo vai a trovare i malati e stai loro vicino come neanche un parente sa fare, questo lo posso confermare per quello che ho visto con Biccio. Per oltre otto anni tutte le domeniche, e se non riuscivi la domenica era il sabato, sei andato da lui lo hai portato in giro e al bisogno ti sei fermato e lo hai anche imboccato.

In struttura sei stato apprezzato e stimato per quello che sei stato con mio fratello e con tutti gli ospiti della struttura, per questo tu più di chiunque altro non ti meritavi di essere solo gli ultimi momenti, adesso ti saluto e spero dove andrai di essere insieme a tanta tanta gente.

Marco Pervilli: Bah, da dove potrei cominciare Robby Tavolazzi? Forse proprio dalla fine, una fine che nessuno avrebbe mai pensato, con quel maledetto virus che ti ha portato via. Si, perché tu eri (non me ne volere Elena Govi) un po’ un pezzo di tutti noi, di tanti di noi.
Poi riavvolgo il nastro, vado alle nostre serate al Gallo d’oro, quando portavi le tue cassette con la tua musica che si ascoltava in birreria, spesso facendo le “ore piccole” perdendoci nelle chiacchierate dei nostri 20 anni.
Penso alle tante serate in Taverna, quanti sabati sera, domeniche pomeriggio, Natali e ultimi dell’anno a far festa insieme, a ballare e cantare con la tua musica. Quante cene e bicchierate abbiamo fatto, era un appuntamento fisso per un certo periodo la domenica sera!
Poi le cene al lago, i film di Bud Spencer, la nostra esperienza come “alunni” all’IFOA a Reggio, dove ci chiamavano Starsky ed Hutch perché arrivavamo sempre sul filo di lana all’inizio dei corsi, sgommando nel parcheggio (1990) guardando il calendario, una vita fa,ma tutto così presente stasera.
Quante volte ci siamo presi per il culo (dire presi in giro non è da noi) con l’Inter, le partite a busche qualche ragazza qualche battuta che ci faceva “montar su”.
Penso a tutti gli amici del bar di Pecorile, quando organizzavamo le macchinate per raggiungere Cervarezza per venire a divertirci, soprattutto grazie a te! Io, Ivan Ferrari , il Doich, Gianfi, Grillo, Caramello, Biro, Pelli, Mey, Moris, Mus, hai regalato a tutti noi le ore più felici e spensierate della nostra gioventù, ogni volta che ci si vedeva era comunque una battuta, un aneddoto, a decine potrei raccontarne, sei stato un amico per tutti noi Robby, ti abbiamo voluto bene, anche quando ci dicevamo “te un esen” o “ognun sa ad ca sua” mi sembra tutto così assurdo, comunque ovunque andrai adesso, mi raccomando, volume a palla che le strobo proverò ad attaccartele io, come facevo un tempo. Ciao amico.

Manuela Magnani: Abbiamo lavorato in taverna, quante risate. Eravamo tanto amici si scherzava sempre. Tu eri unico, e lo rimarai sempre nel mio cuore. Un abbraccio forte forte alla tua Elena e a tua figlia, Robby, fai ballare gli angeli
Ti voglio tanto bene r.i.p, ciao mio grande amico.

Ornella Coli

1 COMMENT

  1. Grazie per i ricordi che ancora adesso sono così vivi in noi!! Gli anni spensieratezza, degli amori travagliati e anche delle bellissime storie a lieto fine!!! Quante emozioni e quante risate in Taverna!! Fantastica! RIP Roberto!!
    Marcella

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