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La buona notizia / Bismantova, tornano i souvenir all’Eremo. Aggiornamento, i commenti di Giovanelli ed Elda

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Grazie al Comitato per l’Eremo di Bismantova tornano nello stesso luogo di sempre i souvenir religiosi, accanto al Santuario. Un’attività avviata negli anni Quaranta del Novecento dai Benedettini e che fu interrotta alla loro partenza.

Chi è stato bambino ed è salito all’Eremo della Pietra di Bismantova, negli anni Settanta e Ottanta, conserva probabilmente nel cuore una immagine indelebile, assieme a quella di questo luogo colmo di spiritualità. E l’immagine è quella della bottega di souvenir che, i benedettini di Parma, tenevano sul sagrato. Era l’unica bottega di ricordini e piccoli e preziosi gadget che si poteva trovare in tutta la provincia e, per i più piccoli, entrarvi dopo un’ora di rigorosa messa, era un premio di affascinante bellezza. Tra color oro e argento, tra ferro e legno, si poteva scegliere tra santini, rosari, crocifissi, mirabolanti piccozze per bambini alpinisti con l’effige della rosa alpina e della Madonna di Bismantova, coltellini e calamite con immagini religiose. Proprio una di quelle botteghe che, diversamente, si potevano incontrare solo nelle gite in centro a Venezia, Roma o Firenze. Tutto questo durò dagli anni Quaranta del Novecento, come ricorda Elda Zannini sotto, ai primi anni Duemila, quando i Benedettini se ne andarono. Pure il presidio del Santuario, cessò, sino al drammatico crollo di un masso sul sagrato del 13 febbraio 2015 “punto più basso” nella storia di questo antichissimo eremo.

Con l’approssimarsi del Natale, ora, nel suo piccolo, rivive un pizzico di quella magia. Infatti, dal Comitato per il Restauro del Santuario di Bismantova, giunge un singolare invito. Nello stesso luogo di un tempo, nella stanza che affaccia sul sagrato assieme all’ingresso del santuario, c’è, per chi lo desidera, la possibilità di tornare a trovare i piccoli souvenir del rinomato luogo di fede a fronte di una piccola e libera offerta.

Chi lo desidera il giovedì, venerdì e sabato pomeriggio dalle 15 alle 17 può trovare i volontari per i propri acquisti.

“E’ un segno di riapertura del Santuario che è anche luogo di accoglienza dei visitatori” commenta don Giovanni Ruozi, parroco di Castelnovo Monti.

A cura dell’associazionismo locale, sono disponibili coroncine, immagini, calamite, portachiavi e altri piccoli oggetti simboli nella fede per la Madonna di Bismantova tanto radicata nelle genti di Appennino che a lei si rivolgono sempre con fiducia per ottenere protezione e grazie mai tanto necessarie come in questo periodo.

Intanto l’albero che sale verso il cielo nel sagrato del Santuario ora può respirare all’aperto mentre le radici affondano all’interno dell’eremo ristrutturato. Dopo essere state imprigionate per tanti anni sono innevate per la prima volta.

AGGIORNAMENTO, I COMMENTI

 

Il presidente del Parco nazionale, Giovanelli: “Segno di vitalità a una Bismantova sempre più ricca”

 

“Ricordo bene– commenta Fuasto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino – il punto vendita di souvenir dei Benedettini . Non c’era ancora il Rifugio poco più sotto e, questa, era l’unica attività; uno spazio piccolo e che si riempiva facilmente. Lo ricordo affollato. Già negli anni Cinquanta andavano molto le cartoline, poi via via altri souvenir turistici o religiosi. Questo ritorno è molto bello, un altro segno di vitalità ”.

Un apertura che per Giovanelli significa “un ritorno in termini nuovi dell’antico eremo, che a breve sará un punto  visita, ricco di immagini e documenti audio video; speriamo sia sede una scuola sulla Laudato Sii , oltre che un spazio per le associazioni locali, una sala convegni. In questi anni ci sono molti ritorni : il Sassolungo che era scomparso tra la vegetazione e ora è in vista ed è frequentato da giovanissimi come palestra di alpinismo. C’è un nuovo raccordo tra la Pietra e le frazioni circostanti, con i sentieri e accessi segnalati e molto frequentati. Si sta realizzando un piccolo punto informativo a Campo Pianelli. C’è stato il recupero-rinnovo dell’area  Orti dei frati. C’è ormai una novità ogni tre mesi, la Pietra ha superato il momento di stallo di quando chiuse il Santuario . Ora non è solo alpinismo, in cui come sito eccelle davvero”. Ormai si stanno rilanciando tutte le diverse vocazioni.

 

Elda Zannini, scrittrice: “Notizia bellissima, era già attivo negli anni Quaranta

 

“Notizia bellissima – commenta a Redacon Elda Zannini, nota per i suoi racconti ambientati anche alla Pietra di Bismantova - che mi fa tornare ai ricordi del passato, verso la metà degli anni Quaranta, quando alla Pietra ci si arrivava a piedi per sentieri, vi andavano a frotte, in processione intonando canti di lode alla Madonna, o silenziosamente a piedi scalzi per ringraziarLa per qualche grazia ricevuta”.

“La guerra era finita da poco e dopo i vari riti di riconciliazione in chiesa la gente usciva sorridente e si infilava nel negozietto dei ricordini, bisognava fare la fila, ma ognuno doveva portarsi a casa qualcosa. Lì trovavi l’umile Fra Remigio che ti serviva e davanti alla porta Padre Colombano il benedettino cieco, ma con l’orecchio molto fine che riconosceva dal calpestio sui sassi del sagrato se era un uomo o una donna, se c’era un bambino o più di uno e cominciava a fare domande e a raccontare storie. Così la gente non si annoiava ad aspettare il proprio turno e il negozietto filava a meraviglia. Ricordo che negli anni ’70 il sabato e la domenica andavano tre ragazzine ad aiutarli e la sera tornavano a casa con la paghetta abbondante che si erano guadagnate”.

 

3 COMMENTS

  1. E’ un ottima notizia speriamo che la pietra torni ai fasti d’un tempo anche considerando che il 2021 sarà l’anno di Dante !
    Cerchiamo quindi di farci trovare preparati e che ognuno di noi, Montanari e non, dia il proprio piccolo contributo !
    Grazie

    Denis C.

    • Firma - Denis C.