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Test rapidi e gratuiti anche a persone con disabilità e ai loro familiari. Si allarga il piano di screening regionale

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Da oggi in Emilia-Romagna anche le persone con disabilità e i loro familiari conviventi hanno diritto ad effettuare un tampone antigenico rapido e gratuito in farmacia.

Si allarga ulteriormente la platea degli aventi diritto a partecipare al grande pianto di screening della Regione: lo ha stabilito la Giunta regionale, in accordo con le associazioni di categoria delle farmacie. Oltre al personale scolastico, a tutti gli studenti e ai loro familiari, entrano a far parte del target anche le persone con disabilità certificata, collaboranti e in grado di indossare la mascherina, e i loro familiari conviventi.

Le persone con disabilità e i loro familiari si vanno quindi ad aggiungere ad una ampia fascia di popolazione che ha diritto al test:

  • tutti gli scolari e gli studenti da 0 a 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori (anche se separati e/o non conviventi e tutori/affidatari), fratelli e sorelle ed altri familiari conviventi, nonché i nonni non conviventi
  • gli studenti universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna e quelli che, benché qui assistiti, frequentano Università fuori regione
  • il personale dei servizi educativi 0-3 anni e quello scolastico di ogni ordine e grado, compresi gli Enti di formazione che erogano i Percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) e gli studenti che li frequentano

Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito della Regione. Il tampone verrà poi effettuato in autotest, o in alternativa dal familiare convivente accompagnatore.

Per quanto riguarda invece le persone con disabilità che non riescono a indossare la mascherina, e quindi a garantire le condizioni di sicurezza in farmacia al momento del test, è importante ricordare che sono già destinatarie delle misure di controllo dell’infezione da Coronavirus erogate direttamente dalle Aziende sanitarie per le categorie più a rischio.

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