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Asp Don Cavalletti: approvato l’iter per l’affidamento dei servizi all’ASC Teatro Appennino

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Carpineti – Nella serata di mercoledì, 20 gennaio, si è svolta l’assemblea dell’Asp (Azienda Servizi alla Persona) don Cavalletti di Carpineti, rappresentata dai sindaci dell’Unione Montana dell’Appennino Reggiano. Una seduta che ha visto l’approvazione di un passaggio molto importante: l’assemblea infatti ha espresso l’orientamento di gestire la Casa Residenza Anziani mediante contratto di servizio con l’Azienda Speciale Consortile (Asc) Teatro Appennino, dopo l’espletamento delle procedure previste dalla L.R. n.12 del 2013. Di fatto prende il via la confluenza dei servizi dell’Asp Don Cavalletti nell’Asc Teatro Appennino, già attiva da diversi anni, unica azienda speciale pubblica presente sul territorio dell’Unione, che gestisce servizi culturali, di promozione del territorio e sociali.

L’Assemblea ha rappresentato il primo passaggio formale per questo iter, prendendo atto dell’incarico da affidare alla dottoressa Roberta Rava (che già la scorsa primavera aveva curato il progetto di fattibilità finanziaria per la riqualificazione e gestione della Don Cavalletti) affinché rediga un nuovo piano industriale, che valuterà l’impatto del conferimento dei servizi attualmente in capo all’Asp Don Cavalletti all’Asc Teatro Appennino. Inoltre sarà costituito un nucleo tecnico-politico, che a seguito dello studio proporrà all’Assemblea i passaggi ulteriori verso il conferimento dei servizi all’ASC.

La presidentessa del Consiglio di Amministrazione dell’ASP Don Cavalletti, Avvocato Elisa Codeluppi, appresa la decisione dei Sindaci, ha deciso di ritirare le proprie dimissioni dalla carica presentate la scorsa settimana, esprimendo apprezzamento per il passaggio ad ASC, e mettendo le proprie competenze e la propria professionalità a disposizione per agevolare i prossimi passaggi.

“Ritengo sia un momento importante – afferma il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi – che pone il Don Cavalletti in condizioni migliori per affrontare il futuro, anche in termini del miglioramento strutturale. Per questo motivo tutti i sindaci dell’Unione hanno trovato l’accordo su questo passaggio, approvato all’unanimità, e che sarà affrontato tenendo ovviamente in grande attenzione il ruolo, l’esperienza e la situazione del personale della struttura. È nostra intenzione preservare e mantenere i livelli occupazionali, tenendo anche conto della ristrutturazione dell’edificio precedentemente adibito a stalla e fienile, di proprietà dell’Asp Don Cavalletti, ad appartamenti protetti per ospiti autosufficienti”.

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  1. Da estraneo al problema, non ho elementi per esprimermi sulla ipotesi di riconversione o trasformazione gestionale dell’ASP don Cavalletti, ma voglio nondimeno soffermarmi un attimo sopra un aspetto collaterale, a mio vedere affatto secondario, ossia l’intenzione di adibire ad appartamenti protetti per ospiti autosufficienti l’immobile di proprietà dell’Ente che era in precedenza adibito a stalla e fienile.

    Mi sembra un’idea appropriata e che io valuterei di estendere, se non lo si è già fatto o messo in conto, e mi riferisco al fornire un appoggio a chi sceglie di rimanere a casa propria, finché gli sia possibile, ed ha tuttavia bisogno di un supporto giornaliero, ancorché non continuativo, vedi ad esempio nelle faccende domestiche come il fare la spesa con preparazione dei pasti (oppure il consegnarli dalla cucina dell’Ente).

    Io non so se vi siano già esperienze dal genere sul territorio montano, e quali risultanze abbiano dato qualora esistenti, ma sulla carta lo vedrei come un servizio utile ed importante, che da un lato va incontro alla “domiciliarità”, cioè a chi desidera restare a casa propria, pur necessitando di un qualche sostegno, per ragioni di età e non solo, e nel contempo crea occupazione (con riferimento al personale addetto al servizio).

    P.B. 22.01.2021

    P.B.

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