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‘La luce di Cristo illumini i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre opere’: l’esortazione di don Pietro per la festività della presentazione di Gesù al Tempio

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Riceviamo e pubblichiamo

31.1.2021 Domenica IV del tempo ordinario anno B

Introduzione alle letture

Dt 18,15-20:
Il testo invita ad ascoltare sempre i messaggeri che Dio sceglie
per far sentire la sua voce tra gli uomini.

Salmo Responsoriale Sal 94,1-2; 6-7ab; 7c-9:
Il Salmista ci invita a prestare attenzione alle parole del Signore,
e ci sprona a non seguire esempi disastrosi del passato.

1Cor 7,32-35:
L’apostolo mette l’accento su ciò che conta veramente nella vita:
amare Dio e il prossimo.

Mc 1,21-28:
L’evangelista ci narra dei primi passi di Gesù nella sua missione
di annuncio del regno e di liberazione dal male.

 

Calendario settimanale
Domenica 31 Gennaio domenica IV del Tempo Ordinario

Martedì 2 Febbraio Festa della Presentazione del Signore
Santa Messa a Felina ore 20,30
Se non abbiamo la possibilità di partecipare alla santa Messa, possiamo accendere una candela (Cristo luce del mondo) leggendo e meditando il brano del vangelo della festa (vedi vangelo prossima festività) e concludendo con le nostre preghiere personali ed il Padre Nostro.
La luce di Cristo illumini i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre opere.

Venerdì 5 Febbraio Festa di sant'Agata

Domenica 7 Febbraio domenica V del Tempo Ordinario

Domenica 31 Gennaio domenica IV del Tempo Ordinario

 

Fondazione Don Artemio Zanni
E’ convocata per lunedì 8 febbraio alle ore 21.00 l'assemblea della Fondazione don Artemio Zanni.
L'Assemblea si svolgerà in video conferenza.
Chi desidera partecipare può richiedere il link di collegamento inviando una email entro domenica 7 Febbraio all'indirizzo:
[email protected].

 

Un racconto per l'anima: filastrocca
Un signore di Scandirci
buttava le castagne e mangiava i ricci.
Un suo amico di Lastra a Signa
buttava i pinoli e mangiava la pigna.
Un suo cugino di Prato
mangiava la carta stagnola e buttava il cioccolato.

Tanta gente non lo sa e dunque non se ne cruccia:
la vita butta via e mangia soltanto la buccia

(G. Rodari, Filastrocche in cielo e in terra).

 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo quarto
Un'ecologia integrale
140. A causa della quantità e varietà degli elementi di cui tenere conto, al momento di determinare l’impatto ambientale di una concreta attività d’impresa diventa indispensabile dare ai ricercatori un ruolo preminente e facilitare la loro interazione, con ampia libertà accademica. Questa ricerca costante dovrebbe permettere di riconoscere anche come le diverse creature si relazionano, formando quelle unità più grandi che oggi chiamiamo “ecosistemi”. Non li prendiamo in considerazione solo per determinare quale sia il loro uso ragionevole, ma perché possiedono un valore intrinseco indipendente da tale uso. Come ogni organismo è buono e mirabile in sé stesso per il fatto di essere una creatura di Dio, lo stesso accade con l’insieme armonico di organismi in uno spazio determinato, che funziona come un sistema. Anche se non ne abbiamo coscienza, dipendiamo da tale insieme per la nostra stessa esistenza. Occorre ricordare che gli ecosistemi intervengono nel sequestro del biossido di carbonio, nella purificazione dell’acqua, nel contrasto di malattie e infestazioni, nella composizione del suolo, nella decomposizione dei rifiuti e in moltissimi altri servizi che dimentichiamo o ignoriamo. Quando si rendono conto di questo, molte persone prendono nuovamente coscienza del fatto che viviamo e agiamo a partire da una realtà che ci è stata previamente donata, che è anteriore alle nostre capacità e alla nostra esistenza. Perciò, quando si parla di “uso sostenibile” bisogna sempre introdurre una considerazione sulla capacità di rigenerazione di ogni ecosistema nei suoi diversi settori e aspetti.

 

Per pregare con il Vangelo della prossima festività
Festa della presentazione del signore (Candelora) (Anno B)
2 Febbraio 2021
Vangelo secondo Luca (Lc 2,22-40)

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore — come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore — e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”.

 

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