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Villa Minozzo e Ventasso aderiscono alla raccolta firme contro la propaganda fascista

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Anche i Comuni di Villa Minozzo e Ventasso aderiscono alla raccolta firme per promuovere la proposta di legge contro la propaganda nazi-fascista. La proposta punta a mettere al bando non solo la diffusione delle ideologie fasciste e naziste, attraverso un aumento di pena se la propaganda avviene online, ma anche gli oggetti che richiamino a quelle simbologie.

Al pari del Comune di Sant’Anna di Stazzema (Toscana), che in questi giorni si è fatto promotore di questa importante proposta di legge contro la propaganda nazi-fascista, tutti i paesi dell’ Appennino Tosco Emiliano hanno condiviso perdite e dolore.

Nel 1950, la frazione di Cervarolo, e per lei il Comune di Villa Minozzo, ricevette la medaglia d’argento al valor militare. Non fu l’unica frazione del comune ad essere segnata dal sangue innocente, sparso dalla mano nazi-fascista o versato per la giusta lotta di Liberazione. Tutte le frazioni pagarono un crudele tributo di fucilazioni, torture, deportazioni e incendi che non è possibile dimenticare.

Furono anni atroci: prima dell’armistizio ci furono le violenze, i manganelli, l’olio di ricino, il confino per dissidenti e devianti; dopo, l’orrore assoluto di una violenza cieca e brutale che ha colpito senza mai rispetto la popolazione civile in ogni fascia di età.

Oltre a Castelnovo ne' Monti, ora anche a Villa Minozzo e Ventasso è possibile aderire a questa proposta di legge contro la propaganda nazi-fascista, recandosi presso il Municipio per depositare la propria firma entro il 31 marzo 2021.  In questo modo sarà possibile portare questa proposta in Parlamento.

"Certo la legge già vieta la ricostituzione del partito fascista, ma questo non è abbastanza - afferma il sindaco di Villa Minozzo e presidente Alpi-Apc, Elio Ivo Sassi. Sono quotidiani gli insulti, intollerabili alla memoria, di quanti ostentano con strafottenza saluti romani, osceni “gadget” del ventennio, busti del duce, fasci littori o diffondono falsità storiche e tesi negazioniste varie. Queste offese intollerabili non sono goliardate e vanno punite con severità e rigore per rispetto delle nostre vittime innocenti e dei combattenti nella lotta di liberazione".