Home Diocesi ne' Monti Le parole del vescovo Massimo Camisasca nel bollettino parrocchiale di Carpineti

Le parole del vescovo Massimo Camisasca nel bollettino parrocchiale di Carpineti

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 07 al 14 marzo 2021.

 

DOMENICA 

07 marzo

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Mariani Vittorio e Marisa)

ore 18.00 (def. Bertolini Alide)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

LUNEDI’

08 marzo

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
MARTEDI’

09 marzo

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
MERCOLEDI’

10 marzo

S. Messa: ore 10.30 (def. Prandini Luca)
GIOVEDI’

11 marzo

 

E’ la persona di Gesù Cristo il nuovo tempio in cui si incontra il Padre e i suoi doni.

Lasciamo che la sua Parola purifichi le nostre false immagini di Dio e le nostre false attese per essere in comunione con lui.

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

VENERDI’

12 marzo

S. Messa: ore 15.00 (def. Rossi Vinicio e Rivi Guerrino) Via Crucis
SABATO

13 marzo

S. Messe:           ore 10 (libera intenzione)

ore 18.00 a S. Donnino

DOMENICA

14 marzo

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Monti Domenico e Ferri Ines.)

ore 18.00 (secondo intenzione)    Pontone ore 10.00         Pantano ore 10.00 

 

Meditazione domenicale. Il nuovo culto, tra scandalo e compimento. Non è così facile individuare il centro focale della liturgia della parola di questa domenica. La scena evangelica della contestazione del tempio plasticamente espressa dal violento zelo di Gesù, potrebbe indicare il superamento iscritto nella rivelazione cristiana, in relazione a tutta la tradizione religiosa giudaica, che ha il suo punto di inizio e il suo fondamento nella celeberrima pagina delle Dieci Parole rivolte a Israele perché possa vivere liberamente nella propria terra. Questa tradizione dei dieci comandamenti (prima lettura) presenta gli aspetti che determinano quella concezione legalistica che si manifesta anche nel tempio, l’istituzione più sacra dell’Antico Testamento. Questo superamento è indicato da Paolo nella seconda lettura in cui, a fronte di due esperienze religiose che hanno fallito, quella monoteistica giudaica e quella politeistica greco-romana, si fa annunciatore della rivelazione definitiva: la Crocifissione di Gesù, manifestazione suprema della sapienza di Dio, che si rivela pienamente nella Resurrezione. Questo messaggio è in piena sintonia con il vangelo giovanneo secondo cui il nuovo Tempio è lo stesso Gesù morto e risorto.

Quaresima missionaria. In questa terza domenica desideriamo ricordare e pregare per la missione diocesana in Madagascar, dove sono tuttora presenti Don Luca Fornaciari e Don Simone Franceschini, Suor Giacinta Gobetti e i laici Giorgio Predieri, Enrica Salsi e Luciano Lanzoni. Non possiamo dimenticare che per oltre cinquant’anni in questa missione ha lavorato il nostro compaesano Mons. Pietro Ganapini, deceduto lì nel giugno scorso e lì sepolto. Il suo ricordo è ancora vivo e la sua opera, a favore soprattutto dei ragazzi con la costruzione di numerose scuole, è quanto mai viva. Preghiamo per i missionari e le popolazioni che vivono nell’Isola Rossa (altro nome dato al Madagascar); tra i paesi più poveri del mondo. La povertà diffusa della gente, frutto di speculazioni e conflitti, apra i nostri occhi sulle situazioni di disagio che incontriamo intorno a noi, perché ciò che vivono i nostri missionari sia di esempio anche alle nostre comunità. “Spezzare il pane, non dando le briciole, ma condividendo concretamente qualcosa che togliamo dalla nostra tavola”. “Questa volta pago io”. Come famiglia rinunciamo a qualcosa della nostra mensa e facciamo la spesa per qualche famiglia o persona che si trova in difficoltà. Se non conosci nessuna situazione o preferisci “custodire nell’anonimato il tuo dono”, puoi affidare la spesa fatta alla caritas parrocchiale che sarà “le tue mani e i tuoi piedi” per arrivare a chi è nel bisogno.

Riflessione e preghiera del nostro vescovo Massimo. Da più di un anno ormai siamo attraversati da una terribile pandemia, che assume volti sempre nuovi e misteriosi. Essa scuote le nostre esistenze, ci segna con la malattia e la morte, spesso lontana e isolata, di molti nostri famigliari e amici. Ci allontana gli uni dagli altri. Ha obbligato la chiusura di tante nostre imprese. Ha allontanato i nostri ragazzi dalla scuola e dai loro amici. Ha provocato nuove, gravi povertà. Ha creato disagi psichici di gravissima portata che necessiteranno di lungo tempo per poter essere curati. Soprattutto ha indebolito la nostra speranza. Per molti, purtroppo, tutto ciò ha rappresentato una ragione sufficiente per allontanarsi dalla vita quotidiana della Chiesa, dalla catechesi, dalla celebrazione eucaristica. Accanto a tutto questo, si è insinuata nelle nostre menti una forma subdola di materialismo ateo che ci ha fatto rivolgere alla scienza come all’unico approccio possibile per l’affronto del male. Mentre rinnoviamo il nostro grazie agli scienziati e ai ricercatori e li invitiamo a continuare nella loro opera, siamo assieme consapevoli che la scienza non detiene le chiavi ultime della vita: esse stanno in Dio, nostro Padre, che segue, guida e corregge la nostra esistenza. Benché Egli non sia l’origine del male, in questo mondo imperfetto, segnato dal peccato e dalla morte, Dio si serve del male per la nostra conversione, per richiamarci a ciò che è essenziale, a ciò che resta, alla vita che non finisce. Chiediamo perciò a Lui, con animo filiale e insistente, la conversione dei nostri cuori e delle nostre giornate per ottenere dalla sua misericordia la fine della pandemia. Suggerisco una breve preghiera da recitare in famiglia.

A Te, Signore Onnipotente e Misericordioso, rivolgiamo la nostra supplica: allontana da noi il peccato che ha fatto entrare la morte nel mondo. Conduci a te i nostri cuori e liberaci dalla pandemia che affligge le nostre esistenze e quelle di tanti nostri fratelli e sorelle. Ridonaci la gioia dell’incontro, la fatica del lavoro, la certezza della vita che non finisce. Riaccendi in noi la sete e la gioia per i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia. Aiutaci ad essere vicini a chi soffre. Guarisci i nostri malati, assisti in modo particolare i nostri ragazzi e le loro famiglie. Dona a tutti la conoscenza di Te, Padre Creatore, del tuo Figlio Salvatore e dello Spirito Santo Consolatore. Per l’intercessione di Maria Santissima e di san Giuseppe, patrono della Chiesa, ottienici presto questa grazia che ti chiediamo con animo fiducioso e filiale.

 

Offerte ricevute: In memoria di Rivi Rosa, anonimi offerenti per la parrocchia. In memoria di Lamberti Tonino, i famigliari per la parrocchia di Poiago. A tutti grazie!

 

E’ la persona di Gesù Cristo il nuovo tempio in cui si incontra il Padre e i suoi doni.

Lasciamo che la sua Parola purifichi le nostre false immagini di Dio e le nostre false attese

per essere in comunione con lui.