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18 marzo: Giornata nazionale in memoria dei morti per covid

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Un anno fa, nella notte, un convoglio di camion militari telonati lasciava Bergamo coi cassoni pieni di bare di morti per covid che non potevano essere seppellite nei cimiteri locali per mancanza di spazio e neppure cremate negli impianti del territorio oppressi da superlavoro.

Le immagini di quel convoglio sono diventate virali, come si dice oggi, ed hanno segnato forse il punto di disperazione più basso del Paese di fronte alla sfida della pandemia.

Ad oggi i morti per covid in Italia hanno superato le 100.000 unità e in loro memoria oggi si celebra la Giornata nazionale delle vittime della pandemia.

Nella nostra montagna i deceduti per covid registrati dalla AUSL dall'inizio della pandemia ad oggi sono i seguenti: Baiso 8, Canossa 8,  Carpineti 8, Casina 12, Castelnovo ne' Monti 30, Toano 6, Ventasso 20, Vetto 4, Vezzano 15, Viano zero, Villaminozzo 12 per un totale di 123.

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IL RICORDO IN DIOCESI

Giovedì Messa in Cattedrale nella Giornata nazionale per le Vittime di Covid

Alle ore 18 il vescovo Camisasca presiede la celebrazione. Diretta diocesana in tv e in streaming

Nella Giornata nazionale per le Vittime di Covid, giovedì 18 marzo, il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca presiederà la santa Messa alle ore 18 in Cattedrale nella vigilia della solennità di san Giuseppe. La celebrazione sarà preceduta, alle ore 17.15, da un momento istituzionale di memoria,  in piazza Prampolini a Reggio Emilia, al quale il vescovo parteciperà insieme al sindaco Luca Vecchi.

La Messa sarà un momento prezioso di vicinanza alle tante famiglie che in questi lunghi mesi hanno perso un loro caro e in particolar modo a tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di prendere parte al rito delle esequie.

Chi desidera partecipare in presenza è invitato a contattare l’Ufficio Liturgico della Diocesi all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero telefonico 0522.1757932 il martedì dalle 9 alle 13, specificando il numero dei partecipanti e i nomi dei defunti che si chiede di commemorare.

La celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta a cura del Centro diocesano per le Comunicazioni sociali in tv su Teletricolore (canale 10) e in streaming sul canale YouTube La Libertà Tv e sulla pagina Facebook del settimanale La Libertà.

Nel corso della stessa giornata del 18 marzo, in Cattedrale a Reggio Emilia, a partire dalla Messa delle ore 10.30 fino alle ore 17, si svolgerà l’Adorazione eucaristica alla quale è possibile prender parte per la preghiera personale. All’inizio di ogni ora sarà recitato il santo Rosario.

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LA MEMORIA DELLA REGIONE

La ricorrenza istituita dal Parlamento. In Emilia-Romagna 11.236 le persone decedute

Per chi non c’è più. Per chi resta e non dimentica, giovedì 18 marzo, è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19, istituita dal Parlamento.

Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, esprimono il proprio cordoglio per chi ha perso la vita a causa dell’epidemia e ribadiscono l’impegno della Regione a contrastarne la diffusione con ogni mezzo.

“Il numero delle persone che non ci sono più è impressionante. Il nostro pensiero va a tutti loro: 11.236 uomini e donne, a oggi, in Emilia-Romagna, 103.001 fino a ieri in Italia. Dietro a ciascuna di queste persone che non è più con noi c’è una famiglia che ha sofferto e che soffre tuttora. Ci sono amici, colleghi, affetti. Ogni singola perdita rappresenta una ferita per la nostra comunità. Un colpo durissimo inferto da un’epidemia che all’inizio travolse la nostra regione in pieno, e poi ancora nei mesi a seguire, vicini come eravamo all’epicentro. Medici, infermieri, operatori sanitari e sociosanitari, tecnici e volontari hanno combattuto e continuano a combattere duramente tutti i giorni, da più di un anno. Così come fondamentali sono stati, e lo sono tuttora, tutti i lavoratori e le lavoratrici dei servizi essenziali”.

“Dal conto nostro- proseguono presidente e assessore- come Regione, non verremo mai meno al nostro impegno contro il Covid. In questo momento, l’arma migliore che abbiamo sono i vaccini: stiamo intervenendo a tutti i livelli per avere quantitativi sufficienti per vaccinare molto di più e in fretta. Allo stesso tempo, davanti alla nuova ondata, non possiamo esimerci dall'assumere quelle misure di sicurezza e distanziamento che, purtroppo, sono ancora necessarie per contenere i contagi e mantenere in sicurezza i nostri ospedali. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per aumentare la capacità di cura e assistenza delle strutture ospedaliere e dei servizi territoriali e domiciliari, investendo su edifici e tecnologie, ricerca e terapie, personale e assunzioni”.

“Fare tutto questo- concludono Bonaccini e Donini- è il nostro modo, concreto, per rispondere al bisogno di sicurezza e salute dei cittadini, senza distinzione di categorie e di reddito. Ma è anche il modo più appassionato per esprimere il nostro cordoglio – che è dell’intera comunità regionale - nei confronti di coloro che non ci sono più. E’ stato giusto e doveroso istituire questa Giornata: per chi non c’è più e per chi resta. Ci uniamo a chi ha perso i propri cari e a tutti loro ci stringiamo nel ricordo”

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Il ricordo nelle Case per Anziani della Federazione Diocesana Servizi Anziani (Fe.Di.Sa.) presieduta da don Gianni Manfredini

Un momento di condivisione, di riflessione e di preghiera dedicato alle persone che hanno pagato il prezzo più alto alla pandemia: è questo l’invito che il Consiglio direttivo della Federazione Diocesana Servizi Anziani (Fe.Di.S.A.), in accordo con l’Ufficio di Pastorale della Salute della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, rivolge alle 17 residenze per anziani associate in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid in calendario il 18 marzo.
“Abbiamo vissuto un anno drammatico – sottolinea il presidente di Fe.Di.S.A., don Gianfranco Manfredini – in cui abbiamo sofferto e condiviso tante sofferenze delle persone e delle famiglie: la malattia, i lutti, i distanziamenti cui nelle nostre case si è fatto fronte moltiplicando gli sforzi per assicurare comunque i contatti e per evitare che l’impossibilità delle visite generasse negli ospiti un senso di solitudine e abbandono”.
“Ai parroci cui fanno riferimento le strutture e a tutti gli operatori – prosegue il presidente della Federazione nata vent’anni fa per iniziativa della Diocesi e di Confcooperative - chiediamo in questa occasione un pensiero del tutto particolare per quanti sono scomparsi a causa del Covid, condividendo questa memoria e il momento di preghiera con gli ospiti che lo vorranno, con la semplicità e lo spirito di famiglia che connota e deve connotare le nostre case”.
L’invito del Consiglio di Fe.Di.S.A. – cui fanno riferimento 17 strutture parrocchiali con 750 posti di casa-residenza per anziani e altri 70 di centro diurno e servizi per disabili – prevede il ricordo delle vittime del Covid alle 10,30 del 18 marzo, con la recita della preghiera "Per la liberazione dalla pandemia nella conversione dei cuori”; alle 18,00, poi, le stesse strutture sono invitate a partecipare, in collegamento, alla Santa Messa che sarà celebrata dal Vescovo in Cattedrale e sarà trasmessa in diretta – a cura del Centro Comunicazioni Diocesano - su Teletricolore (canale 10) e sulle pagine youtube e facebook del settimanale diocesano La Libertà.